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Pratica Enea 2024: detrazioni incluse, quando e come inviarla

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La pratica ENEA è fondamentale per poter ottenere le agevolazioni fiscali legate ai cosiddetti bonus casa. Il nuovo portale è stato messo a disposizione dei cittadini che vogliono beneficiare delle detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi a partire dal 26 gennaio 2024. In breve: 

  • Se vuoi beneficiare delle detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi hai l’obbligo di inviare la comunicazione all’ENEA;
  • La dichiarazione ENEA va inviata online, tramite il portale dell’Agenzia entro 90 giorni dalla fine dei lavori;
  • Il mancato invio della pratica potrebbe esporre al rischio di perdere le detrazioni, ma puoi rimediare ricorrendo alla remissione in bonis

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Indice

Cos’è la comunicazione ENEA e perché va inviata

L’invio della pratica all’ENEA è fondamentale se si vuole beneficiare delle agevolazioni fiscali legate ai bonus edilizi. Parliamo di una pratica obbligatoria. Ma a cosa serve? 

La comunicazione va inviata all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) per comunicare lo stato di avanzamento dei lavori di efficientamento energetico, ristrutturazione e adeguamento sismico. 

In particolare, dovrai inviare la pratica se decidi di sfruttare uno dei bonus edilizi tra: 

  • Bonus ristrutturazioni: la detrazione del 50% per gli interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia;
  • Bonus mobili: la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione;
  • Ecobonus: la detrazione fiscale dal 50% all’85%, a seconda dei casi, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
  • Superbonus: la detrazione del 70% per il 2024 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.

L’invio della pratica ENEA va effettuato, da parte di privati e professionisti, esclusivamente in via telematica, utilizzando il portale bonusfiscalienea.it realizzato d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia delle Entrate. 

⚠️ Ricorda che hai 90 giorni dalla fine dei lavori per inviare la comunicazione all’ENEA. 

Dal 26 gennaio 2024 è attivo il nuovo portale telematico. Per i lavori effettuati dal 1° gennaio al 25 gennaio 2024, quindi, la data ultima da tenere in considerazione è quella del 25 aprile. 

Certificazione ENEA: chi deve farla e per quali interventi

L’obbligo di presentazione della comunicazione ENEA sussiste per alcune specifiche tipologie di intervento per la detrazione dell’Ecobonus al 65% e per bonus ristrutturazioni e bonus mobili, in particolare: 

  • Pratica ENEA per ristrutturazioni e strutture edilizie: riduzione della trasmittanza delle pareti verticali, delle strutture opache orizzontali e inclinate, dei pavimenti;
  • Pratica ENEA infissi: riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi;
  • Pratica ENEA per impianti tecnologici: installazioni di pannelli solari per acqua calda, sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione o con generatori di calore ad aria a condensazione, pompe di calore per climatizzazione, sistemi ibridi, generatori di calore a biomassa, microgeneratori, sistemi di contabilizzazione del calore, impianti fotovoltaici, sistemi di bulding automation;
  • Pratica ENEA per elettrodomestici: forni, lavastoviglie, frigoriferi, piani cottura, asciugatrici ma solo se collegati a interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 10 gennaio 2019 (spese sostenute nel 2020) e 1° gennaio 2020 (spese sostenute nel 2021).

La registrazione e l’accesso al portale possono essere effettuate dalle persone fisiche, tramite SPID, o dalle persone giuridiche, tramite credenziali email e password

Se accedi con lo SPID puoi scegliere il tipo di utenza tra beneficiario, intermediario o asseveratore (in alcuni casi, infatti, la pratica può essere eseguita solo da un professionista abilitato).

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Come si compila la pratica ENEA: passaggi ed esempi

Una volta effettuato l’accesso al portale, ti troverai nella tua Area personale, dalla quale potrai cliccare sulla voce “Inserisci nuova dichiarazione” oppure “Nuova dichiarazione”. 

Vediamo, quindi, come compilare la pratica ENEA con degli esempi sulle informazioni da inserire. Abbiamo anche raccolto alcune immagini del portale e ti avvisiamo che potresti notare delle differenze di design tra le diverse sezioni. Alcune, infatti, sono estrapolate dal nuovo portale ENEA. Altre, invece, sono ricavate dalla guida ufficiale alla pratica ENEA, in cui potrai trovare tutti i dettagli su come compilare la certificazione.

Tieni, però, presente che le informazioni da inserire non cambiano. 

Dopo aver effettuato l’accesso, dovrai compilare la scheda descrittiva. La prima sezione è quella che richiede l’inserimento dei dati del beneficiario.

1️⃣ DATI BENEFICIARIO

dati beneficiario pratica enea

Nel caso la pratica venga compilata da persona fisica, si dovranno indicare i seguenti dati: 

  • Nome e cognome;
  • Sesso;
  • Data e luogo di nascita;
  • Luogo e indirizzo di residenza;
  • Codice fiscale;
  • Un recapito telefonico.

Se, invece, a compilare la pratica è una persona giuridica (scegliendo tra soggetto con partita IVA, condominio o altro soggetto) si dovranno indicare:

  • Ragione sociale;
  • Partita IVA/codice fiscale;
  • Sede legale;
  • Recapito telefonico.

Nella scheda successiva, andranno, invece, indicati i dati dell’immobile.

2️⃣ DATI IMMOBILE

dati immobile pratica enea

Qui bisognerà fornire diverse informazioni relative a: 

  • L’indirizzo dell’immobile oggetto degli interventi;
  • I dati catastali;
  • La superficie utile;
  • Il titolo di possesso;
  • Il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio;
  • L’anno di costruzione;
  • La destinazione d’uso;
  • La tipologia edilizia. 

Una volta compilati questi campi, si dovrà passare alla scheda descrittiva degli interventi che conterrà i dati di tutti i lavori per i quali vige l’obbligo di comunicazione all’ENEA.

3️⃣ DESCRIZIONE INTERVENTO

scheda interventi pratica enea

I dati da inserire, in questo caso, dipenderanno dal tipo di intervento. A titolo di esempio, puoi farti un’idea dei dati richiesti in caso di installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria: 

pratica enea solare termico

Per fornire anche un altro esempio, ecco la sezione da compilare in caso di sostituzione con sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore):

pratica enea sistema ibrido

4️⃣ INVIO E CONFERMA

Una volta compilata la scheda descrittiva degli interventi, non ti rimarrà che controllare i dati inseriti, validare e salvare la pratica. A quel punto, potrai cliccare sul pulsante “Invia dichiarazione”. 

Al termine della procedura, ti verrà inviata una email di conferma all’indirizzo che hai indicato a inizio pratica, che conterrà la data di trasmissione e il codice identificativo (CPID) da conservare.

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A chi rivolgersi per fare la pratica ENEA e quali sono i costi

Come hai potuto vedere, la comunicazione da inviare all’ENEA è complessa e ricca di dati specifici legati al tipo di intervento effettuato. Non è improbabile, quindi, compiere errori derivanti dall’inserimento di dati sbagliati. 

Proprio per questo motivo, molto spesso i beneficiari delle agevolazioni fiscali per i bonus casa scelgono di rivolgersi a tecnici specializzati – spesso si tratta della stessa impresa che esegue gli interventi – per garantire la correttezza delle informazioni e il loro inserimento. 

Un aiuto prezioso che ha un costo che può oscillare tra i 100 euro e i 300 euro, a seconda dell’intermediario al quale ci si rivolge. 

Inoltre, la pratica ENEA può essere compilata anche da CAF o commercialisti.

Comunicazione ENEA errata, non inviata o inviata in ritardo: cosa succede?

Ma cosa succede se la comunicazione ENEA presenta errori nella compilazione? Per fortuna, la pratica può essere corretta anche se è già stata inviata. 

⚠️ Attenzione, però, perché la correzione deve essere effettuata entro il termine previsto per la dichiarazione dei redditi (l’anno di riferimento deve essere quello in cui sono state sostenute le spese).

Se, invece, la comunicazione ENEA non è mai stata inviata, c’è il rischio di perdere la detrazione. Ma questo dipende se la pratica riguarda: 

  • Il bonus ristrutturazioni ed elettrodomestici: in questo caso, non c’è rischio di perdere l’agevolazione né di ricevere una sanzione, ma la comunicazione rimane obbligatoria;
  • L’Ecobonus: si può ricorrere all’istituto remissione in bonis, ma solo se la comunicazione viene inviata prima di ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento oppure prima del termine ultimo fissato per la dichiarazione dei redditi, versando una sanzione di 250 euro. 

In linea generale, proprio per evitare queste situazioni, conviene sempre rivolgersi a un intermediario. 

Federica Antignano

Federica Antignano

Web writer e copywriter con esperienza nella redazione di contenuti in ambito energia e finanza per importanti testate online, Federica affianca il team Switcho come collaboratrice esterna nella creazione di articoli per il blog aziendale. La sua dedizione va oltre il semplice lavoro, è un impegno sincero nel fornire informazioni utili e contenuti di valore ai lettori.
Aggiornato il 14 Giugno 2024
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