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Classificazione energetica edifici: a cosa serve e come si calcola?

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Stai pianificando di cambiare casa? Allora potresti aver sentito parlare di classificazione energetica degli edifici. In questo articolo vedremo cos’è, perché è importante e quando è obbligatorio certificarla con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Prima, però, la classificazione energetica degli edifici in breve:

  • La classificazione energetica indica l’efficienza energetica delle abitazioni (anche appartamenti) e influenza l’importo delle tue bollette;
  • La classificazione energetica è certificata con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), obbligatorio per contratti di compravendita e locazione degli immobili.
  • Se stai cambiando casa, puoi farlo in pochi clic con Switcho: esegui voltura, subentro e nuova attivazione online attivando la tua offerta preferita, mentre noi pensiamo a tutta la burocrazia 😉
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Indice:

Cos’è la classificazione energetica per gli edifici? Ecco le classi previste

La classificazione energetica permette di misurare l’efficienza energetica di edifici ed immobili (come appartamenti o qualsiasi altro tipo di abitazione).

💡 Si tratta, quindi, di un indicatore del fabbisogno energetico di un edificio: ad una migliore classificazione energetica corrisponde una maggior efficienza dei consumi.

Questa classificazione viene certificata con l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), che indica anche la classe energetica di appartenenza di un edificio.

Esistono dieci diverse classi energetiche e si distinguono in base al fabbisogno energetico dell’immobile:

CLASSE ENERGETICA DELL’EDIFICIOINDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE (EPgl)
A4
La classe più efficiente
Minore o uguale a 0,4 EPgl
Equivale ad un fabbisogno inferiore o uguale a 15 kWh/anno per metro quadrato
A3Tra 0,4 e 0,6 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 15 e 20 kWh/anno per metro quadrato
A2Tra 0,6 e 0,8 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 21 e 25 kWh/anno per metro quadrato
A1Tra 0,8 e 1,0 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 26 e 30 kWh/anno per metro quadrato
BTra 1,0 e 1,2 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 31 e 50 kWh/anno per metro quadrato
CTra 1,2 e 1,5 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 51 e 70 kWh/anno per metro quadrato
DTra 1,5 e 2,0 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 71 e 90 kWh/anno per metro quadrato
E
La classe più diffusa
Tra 2,0 e 2,6 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 91 e 120 kWh/anno per metro quadrato
FTra 2,6 e 3,5 EPgl
Equivale ad un fabbisogno tra 121 e 160 kWh/anno per metro quadrato
G
La classe meno efficiente
Maggiore di 3,5 EPgl
Equivale ad un fabbisogno superiore a 160 kWh/anno per metro quadrato

🌳 Le abitazioni con una classificazione energetica superiore (cioè una classe energetica più alta) permettono di risparmiare sulla bollette e ridurre l’impatto ambientale.

Classificazione energetica: come calcolare la classe degli edifici

Abbiamo visto che la classe energetica di appartenenza di un edificio varia a seconda dell’indice di prestazione energetica globale (EPgl) e, quindi, del fabbisogno energetico annuo espresso in kWh per ogni metro quadrato.

In generale, l’indice EPgl misura il consumo energetico dell’abitazione e si basa sul rapporto tra l’energia necessaria per climatizzare un appartamento alla temperatura di 18 °C e la sua superficie netta calpestabile.

In questo calcolo, quindi, hanno particolare rilevanza la superficie dell’immobile (in metri quadrati) e le spese per il riscaldamento. Se la tua abitazione ha un impianto di riscaldamento a gas, i metri cubi (Smc) utilizzati vengono moltiplicati per 8,3 per essere convertiti in kWh.

La classificazione energetica di un edificio, comunque, tiene in considerazione tre elementi principali:

  • Esposizione e geometria dell’immobile;
  • Involucro esterno: tipologia di infissi, spessore dei muri e i materiali di costruzione dell’edificio;
  • Impianto di riscaldamento: in questa categoria ricade, ad esempio, la caldaia.

A cosa serve la certificazione APE di classificazione energetica per gli immobili?

Come abbiamo visto, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) certifica il fabbisogno energetico di un immobile e, quindi, la sua classe energetica di appartenenza.

Si basa sui tre elementi che abbiamo già discusso (esposizione e geometria, involucro esterno e impianto di riscaldamento) e ha una validità di 10 anni.

Il certificato APE è sempre obbligatorio in caso di vendita o di affitto dell’immobile: in questo modo, l’acquirente (o l’affittuario) viene adeguatamente informato sulla classificazione energetica dell’abitazione. L’Attestato di Prestazione Energetica dovrà essere allegato al contratto di compravendita o locazione.

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Come ottenere il certificato APE? Chi può rilasciarlo e quanto costa

Per ottenere la certificazione APE per la classificazione energetica dovrai rivolgerti ad un tecnico abilitato che sia iscritto all’Albo dei Certificatori Energetici della tua regione e dovrai fornire diversi documenti:

  • Un documento di identità del proprietario;
  • La planimetria catastale;
  • Una visura catastale;
  • Il libretto dell’impianto o di centrale (per impianti autonomi o centralizzati).

Solo il proprietario dell’immobile può richiedere l’APE energetica. Il costo della certificazione energetica APE viene deciso dal tecnico a cui scegli di rivolgerti: in generale, il prezzo si aggira tra i 100 e i 250 euro.

Ti ricordiamo che non è possibile eseguire l’autocertificazione di prestazione energetica e non puoi rivolgerti ad un parente per ottenere l’APE.

Inoltre, la legge richiede che il tecnico effettui un sopralluogo nell’edificio per poter rilasciare l’attestato. Per questo motivo, potresti dover attendere anche diverse settimane prima di ottenere la tua certificazione APE.

👉 Se hai fretta, ti consigliamo di farlo presente al tecnico a cui intendi rivolgerti.

L’elenco dei certificatori energetici APE per ogni regione

Se non conosci alcun certificatore energetico, puoi visionare online l’elenco dei certificatori energetici iscritti all’albo della tua regione. Qui sotto trovi i link all’elenco dei certificatori riconosciuti nelle diverse regioni italiane:

Sardegna, Toscana e Veneto non hanno istituito un albo professionale ad hoc per i certificatori energetici e non è disponibile alcun elenco ufficiale online. Ti invitiamo a seguire le disposizioni regionali per individuare una figura professionale adatta ad effettuare la certificazione APE.

Come fare la riqualificazione energetica

La riqualificazione energetica consiste in un insieme di interventi eseguiti per aumentare l’efficienza energetica di un edificio e, quindi, ridurre il fabbisogno energetico.

Esempi di interventi possono riguardare l’installazione di pannelli solari o l’efficientamento dell’impianto di riscaldamento.

Questo tipo di lavori viene generalmente effettuato da aziende specializzate nel settore, che si occupano di stabilire gli obiettivi da raggiungere, pianificare gli interventi necessari, verificare la possibilità di ottenere detrazioni fiscali e, infine, eseguire i lavori.

💡 Le detrazioni fiscali sono solitamente previste in forma di riduzione dell’Irpef o Ires in rate annuali di pari importo e possono coprire fino al 65-75% delle spese sostenute. Puoi leggere di più sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Compravendita casa senza certificazione energetica APE: si può fare?

Come abbiamo visto, il certificato APE è sempre obbligatorio in caso di compravendita di un immobile.

Come venditore, è importante informare l’acquirente sulla classificazione energetica dell’abitazione, perché questa può avere conseguenze importanti sulla spesa per le bollette.

L’Attestato di Prestazione Energetica deve essere allegato al contratto di compravendita. È tecnicamente possibile che il contratto sia firmato anche in assenza dell’APE energetica, ma sono previste sanzioni amministrative fino a 18.000 euro.

👉 Qualora la vendita avvenisse senza la certificazione APE, questa mancanza non inficerà sulla validità dell’atto.

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Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 10 Maggio 2024
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