Desideri cambiare l’intestatario delle bollette di gas ed elettricità ma non sai come fare? In questo articolo facciamo chiarezza: vedremo quando conviene ricorrere alla voltura e quali sono le principali differenze tra voltura con accollo e senza accollo. Approfondiremo inoltre quali sono i documenti necessari, oltre che i costi e i tempi da mettere in conto.
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Indice:
- Quando ricorrere alla voltura
- Voltura senza accollo o con accollo: quale scegliere?
- Voltura senza accollo: di cosa si tratta
- Voltura con accollo: in cosa consiste
- Come fare per richiedere la voltura con o senza accollo
- Cosa fare se la voltura viene rifiutata per morosità
Quando ricorrere alla voltura
I processi di voltura e subentro sono operazioni che permettono di cambiare l’intestatario della fornitura di gas e luce. Ma come capire se l’operazione di cui hai bisogno è una voltura o un subentro? Innanzitutto, è necessario conoscere lo stato attuale del tuo contatore: serve capire se è o meno attivo.
La voltura si fa quando contratto e contatore sono attivi e si vuole solo cambiare l’intestatario della bolletta. Il subentro, invece, si effettua quando il contratto di fornitura è stato chiuso e bisogna attivarne uno nuovo.
Ecco due esempi di situazioni in cui potresti richiedere una voltura luce o una voltura gas:
- hai affittato o comprato una casa ed entri immediatamente dopo la partenza dell’inquilino precedente;
- condividi un appartamento e il coinquilino a cui è intestata la bolletta si trasferisce;
- decesso della persona a cui erano intestate le bollette nel tuo nucleo familiare.
Comunemente la voltura si fa con il fornitore con cui sono attivi i contratti di luce e gas. Tuttavia, dal 2021 è possibile eseguire contestualmente alla voltura anche un cambio di fornitore. Con questa pratica, si può passare direttamente a una tariffa più conveniente e iniziare così a risparmiare da subito (e se lo fai con Switcho, gestiamo noi tutta la burocrazia per te, gratuitamente 😃).
Come abbiamo accennato, puoi ricorrere al subentro quando vai a vivere in una casa dove l’inquilino precedente ha chiuso i contratti di fornitura, ad esempio se l’immobile è stato vuoto per un certo periodo. In questo caso puoi scegliere il fornitore che vuoi e attivare una fornitura nel servizio di maggior tutela o nel mercato libero, a seconda di quello che ritieni più conveniente.
➡️ Per approfondire puoi leggere la nostra guida su mercato libero o mercato tutelato dell’energia
Voltura senza accollo o con accollo: quale scegliere?
Se la pratica che fa al caso tuo è la voltura, ti troverai davanti a due possibili tipologie di volture: con accollo e senza accollo. Entrambe hanno lo scopo di cambiare il nome dell’intestatario sulle bollette, ma i casi in cui in si possono utilizzare sono diversi. In questa tabella trovi una panoramica delle due operazioni 👇
VOLTURA SENZA ACCOLLO | VOLTURA CON ACCOLLO |
---|---|
Non serve pagare debiti pregressi | È necessario pagare debiti pregressi |
Costo: circa 30€ per la luce e circa 60€ per il gas | Costo: gratuita |
Quando farla: sempre tranne in caso di decesso o divorzio | Quando farla: solo in caso di decesso o divorzio |
Tempi: 5-7 giorni lavorativi | Tempi: 5-7 giorni lavorativi |
Voltura senza accollo: di cosa si tratta
Il processo di voltura senza accollo, chiamato anche “voltura ordinaria” ti evita di ereditare le eventuali posizioni debitorie del precedente intestatario.
Grazie a questa pratica, quindi, non dovrai saldare eventuali bollette non pagate. Si tratta del tipo di voltura più comune, da fare in tutti i casi in cui non c’è un legame di convivenza o parentela con il precedente intestatario.
La voltura senza accollo NON è un’operazione gratuita, infatti prevede diverse voci di costo che variano in base al mercato (libero o tutelato) e alla fornitura (luce o gas). Per semplificare, possiamo dire che generalmente il costo per una voltura è di circa 25-30€, ed include l’onere amministrativo del fornitore.
A questo si somma un eventuale deposito cauzionale, solitamente dovuto all’avvio del contratto se si opta per un metodo di pagamento diverso dall’addebito automatico sul conto. Nel caso del mercato a maggior tutela, poi, va ad aggiungersi anche una marca da bollo da 16€.
Dal momento della richiesta al fornitore, la voltura avverrà entro circa 5-7 giorni lavorativi: il consiglio è quindi quello di chiedere il cambio di nominativo sulle bollette poco prima di entrare nella nuova casa.
Voltura con accollo: in cosa consiste
In caso di voltura con accollo, il nuovo intestatario si dovrà fare carico anche di eventuali debiti lasciati dalla persona a cui era intestato il contratto in precedenza.
Ciò accade in virtù del legame di parentela o convivenza che sussiste tra il precedente e il nuovo intestatario.
La voltura con accollo, infatti, si può richiedere nei seguenti casi:
- decesso dell’intestatario (voltura mortis causa): l’erede convivente può richiedere la voltura, inviando al fornitore il certificato di morte del vecchio intestatario;
- separazione o divorzio: in questo caso l’intestazione deve passare al coniuge che rimane in casa. A tal fine, è necessario presentare l’autorizzazione scritta del coniuge intestatario delle fatture oppure una copia della sentenza di separazione/divorzio che assegna al secondo coniuge la casa e i relativi contratti di luce e gas.
La voltura con accollo è gratuita e, proprio come quella senza accollo, richiede 5-7 giorni lavorativi affinché il cambio di nominativo sia effettivo su tutte le bollette.
Come fare per richiedere la voltura con o senza accollo
I documenti necessari per richiedere la voltura sono gli stessi sia per la voltura con accollo che per quella senza accollo. Vediamoli rapidamente:
- Dati del nuovo intestatario;
- Dati del precedente intestatario;
- Indirizzo di fornitura e codice POD o PDR, i due codici che identificano le forniture rispettivamente di luce e gas;
- Autolettura del contatore di luce e gas;
- La potenza impegnata per la luce (che solitamente è di 3 o 3,5 kW, anche questo dato si trova sulla bolletta) e l’utilizzo della fornitura gas (acqua calda, riscaldamento, cucina);
- Il codice IBAN se decidi di pagare tramite addebito automatico sul conto (SDD);
- Il titolo di possesso dell’immobile.
Puoi richiedere la voltura direttamente sul sito del fornitore, oppure chiamando il numero verde (qui trovi i contatti di tutti i fornitori) o recandoti in un negozio del fornitore stesso.
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Cosa fare se la voltura viene rifiutata per morosità
Se il vecchio inquilino risulta moroso, in caso di voltura senza accollo non dovrai pagare il debito pregresso. Questo diritto è tutelato anche dall’AGCM che si è espresso in tal senso stabilendo che non è lecito per il fornitore chiedere il saldo delle bollette non pagate a un nuovo inquilino estraneo al debito. Per provarlo, ti basterà inviare al fornitore una dichiarazione di estraneità nella quale si dimostra di non avere alcun vincolo familiare con l’inquilino precedente.
Se invece devi fare una voltura con accollo, allora dovrai concordare con il fornitore un piano di rientro così da saldare le fatture non pagate.
Il fornitore può anche decidere di rifiutarsi di procedere alla voltura o sospendere la fornitura. In caso di voltura respinta è possibile, in ogni caso, rivolgersi a un altro fornitore. L’iter è il seguente: il fornitore attuale comunica al portale del distributore, il Sistema Informativo Integrato, il suo rifiuto di voltura, successivamente il cliente può fare domanda a un altro fornitore. Questo, a sua volta, potrà decidere se procedere o meno all’attivazione del nuovo contratto.
Fonti
https://www.arera.it/atlante-per-il-consumatore/elettricita/il-contratto/voltura-e-subentro
Voltura gas | ARERA
https://www.arera.it/atlante-per-il-consumatore/gas/il-contratto/voltura-e-subentro
Morosità pregressa | AGCM
https://www.agcm.it/media/comunicati-stampa/2018/11/Morosit%C3%A0-pregresse-pi%C3%B9-chiarezza-in-caso-di-voltura-o-subentro-di-forniture-di-energia-elettrica-e-gas