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Aumento energie rinnovabili: in Europa il solare supera il carbone

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Aggiornato il 27 Agosto 2024

L’impegno green dell’Unione Europea mette a segno un nuovo risultato: nel 2022 la produzione di energia solare ha superato quella basata sul carbone, per la prima volta nella storia. Vediamo nel dettaglio i dati diffusi dall’ufficio di statistica europeo.

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Indice

Nel 2022 il solare supera il carbone

L’elevato inquinamento causato dalla combustione del carbone ha portato l’Unione Europea a cercare nuove fonti di energia. Tra queste, quella solare che, nel 2022, risulta addirittura più impiegata rispetto al diffusissimo combustibile fossile.

Secondo i dati Eurostat, il solare ha fornito 210.249 Gwh nella produzione totale di elettricità europea, contro i 205.693 GWh prodotti dal carbone.

Non è solo il solare ad essere cresciuto: sebbene quest’ultima fonte energetica abbia registrato un aumento record – passando dall’1% della produzione elettrica europea nel 2008 al 18% nel 2022 – l’impatto delle fonti rinnovabili ha raggiunto il 41%. Nel 2021, questo dato si attestava al 37,8%.

Per quanto riguarda il carbone, il suo impiego va ridimensionandosi ogni anno. Ad oggi, sono solo due i Paesi UE a produrre carbone: Polonia e Repubblica Ceca, di cui solo la prima lo utilizza come fonte principale per la produzione di energia. 

❗ Un discorso differente va fatto per la lignite (o carbone marrone), che ha un contenuto energetico inferiore ed è impiegata da nove Stati membri dell’Europa. Da questa fonte sono stati prodotti 241.572 GWh di elettricità nel 2022, più che dal carbone vero e proprio.

Un punto sulle importazioni di carbone

Ancora ampiamente impiegato, dal momento che non viene prodotto in loco, il carbone viene in gran parte importato. Un fenomeno che non va diminuendo, anzi: proprio nel 2022 le importazioni hanno raggiunto il 74,4% (+15% rispetto all’anno precedente). L’obiettivo? Aumentare le scorte europee di combustibile, che hanno infatti raggiunto i livelli più alti dal 2008.

 I Paesi di provenienza del carbone sono stati:

  • Russia (24%)
  • Stati Uniti (18%)
  • Australia (17%)

Questo, almeno, fino ad agosto 2022: con l’arrivo delle sanzioni contro la Russia, infatti, le importazioni da questo Paese sono calate del 45%

L’impiego del carbone è in costante calo

I primi dati del 2023 mostrano un trend descrescente nell’uso del carbone per la produzione di energia:

  • La produzione è scesa del 22%, pari a 274 milioni di tonnellate;
  • Il consumo è calato del 23%, attestandosi a 351 milioni di tonnellate;
  • La diminuzione nel consumo di carbone ha superato i 100 milioni di tonnellate, uno dei cali più grandi mai registrati;
  • I Paesi che ne fanno maggiore uso sono Germania (37%) e Polonia (27%), che insieme raggiungono quasi due terzi del consumo totale.

🌱 Questi dati sono rappresentativi della volontà di decarbonizzazione dell’UE. In accordo con il Green Deal, infatti, l’Europa deve raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’abolizione dell’impiego del carbone gioca un ruolo fondamentale in questo obiettivo, dal momento che questa fonte di energia è tra le più inquinanti a causa dell’elevata emissione di gas serra e CO2.

Intanto le fonti rinnovabili crescono

A compensare il calo del carbone ci sono le fonti rinnovabili, il cui sempre maggiore impiego favorisce un buon mix energetico: oltre a ridurre la dipendenza dal carbone, queste fonti di energia aiutano a rendere il sistema più resiliente e sostenibile.

Insieme alla già citata energia solare, negli ultimi anni eolico e idroelettrico hanno rappresentato dei validi alleati dell’Europa nella produzione di energia pulita:

  • L’eolico rappresenta il 37% dell’energia rinnovabile usata in UE, e la sua diffusione è sempre più capillare nelle regioni costiere e nell’offshore – anche grazie all’evoluzione tecnologica di impianti e turbine.
  • L’idroelettrico, che genera il 30% dell’energia rinnovabile nell’Unione, è impiegato soprattutto nei Paesi montani come Austria e Svezia.

Anche l’Italia punta sull’energia green

Buone notizie anche dal nostro Paese dove, secondo i dati di Terna riferiti alla prima parte del 2024, la produzione da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta quella da fonti fossili.

L’energia pulita è cresciuta del 27,3% rispetto all’inizio del 2023, mentre si è registrata una flessione del 19% nella produzione di energia da fonti fossili. Emblematico è il dato riferito al solo carbone, in calo del 77,3%. 

Oltre agli investimenti effettuati, questi dati si spiegano anche con fattori meteorologici. L’aumento dell’energia idroelettrica, ad esempio, è stato favorito dalle forti piogge primaverili, mentre nelle regioni del Sud il clima secco e caldo ha avuto un buon impatto sull’energia fotovoltaica (+36,3%) e su quella eolica (+10,5%). 

Fonti

Solar overtook hard coal as electricity source in 2022 | Eurostat
https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-eurostat-news/w/ddn-20240819-1

Terna: a maggio il 52,5% della domanda di energia coperta da fonti rinnovabili, il valore mensile più alto di sempre | Terna spa
https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-maggio-2024
Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
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