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Piano transizione 5.0 per aziende: requisiti, vantaggi e domanda

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Aggiornato il 29 Agosto 2024

Da agosto 2024 è attiva la piattaforma del GSE dedicata al Piano Transizione 5.0: di che si tratta e a chi è rivolto? In breve 👇

PIANO TRANSIZIONE 5.0

Cos’èCredito d’imposta per le aziende che riducono i consumi
ObiettivoFavorire la trasformazione digitale e l’efficienza energetica
% credito d’imposta5%-45% della spesa sostenuta
A chi si rivolgeTutte le aziende con sede in Italia
PeriodoBiennio 2024-2025
DomandaOnline sul sito del GSE

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Indice

Cos’è il piano Transizione 5.0

Risparmio energetico e digitalizzazione spesso vanno di pari passo. Da questo presupposto nasce il programma di incentivi aziendali messo a punto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che prende il nome di “Piano Transizione 5.0”.

Insieme al Piano Transizione 4.0, il Piano Transizione 5.0 ha l’obiettivo di sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese: allo scopo sono stati stanziati 6,3 miliardi di euro.

L’incentivo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti in strutture produttive sul territorio italiano durante il 2024 e il 2025.

📅 Le aziende interessate possono già inviare la domande: dal 7 agosto 2024 è attiva la piattaforma del GSE dedicata alle domande per il credito d’imposta “Transizione 5.0”.

Quali spese rientrano nel credito d’imposta

Il bonus scatta in presenza di investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale, a patto che garantiscano una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento.

In particolare, come riportato sulla pagina del Ministero dedicata, tra le spese che danno diritto al credito troviamo troviamo: 

  1. Software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo;
  2. Software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui al punto 1;
  3. Beni materiali nuovi finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta (tra questi beni rientrano, ad esempio, alcuni impianti fotovoltaici);
  4. Spese per la formazione del personale sulla transizione dei processi produttivi (nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e nel limite massimo di 300 mila euro).

⚠️ Il credito d’imposta viene corrisposto proporzionalmente alle spese e all’efficacia dell’efficientamento energetico. In ogni caso, la spesa complessiva massima per ogni beneficiario non può superare i 50 milioni di euro.

Requisiti energetici per gli incentivi all’industria 5.0

Come detto, per accedere al bonus gli incentivi devono comportare un miglioramento dell’efficienza energetica: 

  • una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva, oppure
  • una riduzione dei consumi energetici di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento.

Cosa si intende con struttura produttiva? Siemens lo definisce come “l’insieme di edifici contigui dotato di autonomia tecnica, funzionale e organizzativa (centro di costo), finalizzato alla produzione (parziale o intera) di un bene oppure all’erogazione di un servizio.”

E cos’è un processo produttivo? Si tratta di una serie di attività volte a trasformare delle risorse in un prodotto e/o servizio.

Vediamo nel dettaglio le percentuali di credito d’imposta ottenibili, che vanno dal 5% al 45% della spesa sostenuta ⬇️

INVESTIMENTO FINO A 2,5 MILIONI DI EURO

% riduzione consumi energetici% credito d’imposta
Struttura produttiva: 3-6%
Processo: 5-10%
35%
Struttura produttiva: 6-10%
Processo: 10-15%
40%
Struttura produttiva: oltre 10%
Processo: oltre 15%
45%

INVESTIMENTO DA 2,5 A 10 MILIONI DI EURO

% riduzione consumi energetici% credito d’imposta
Struttura produttiva: 3-6%
Processo: 5-10%
15%
Struttura produttiva: 6-10%
Processo: 10-15%
20%
Struttura produttiva: oltre 10%
Processo: oltre 15%
25%

INVESTIMENTO OLTRE 10 MILIONI DI EURO

% riduzione consumi energetici% credito d’imposta
Struttura produttiva: 3-6%
Processo: 5-10%
5%
Struttura produttiva: 6-10%
Processo: 10-15%
10%
Struttura produttiva: oltre 10%
Processo: oltre 15%
15%

Decreto Transizione 5.0: chi ne può usufruire?

L’incentivo è diretto a tutte le imprese con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.

Sono però identificate alcune circostanze che impediscono l’accesso al credito:

  • Situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa;
  • Presenza di sanzioni interdittive;
  • Mancato rispetto delle norme sulla sicurezza e dei contributi previdenziali.

Domanda, iter e tempistiche per ottenere gli incentivi

Per accedere al credito è necessario presentare due certificazioni:

Certificazione ex-antePrecedente la spesa, attesta la diminuzione dei consumi prevista grazie agli investimenti in programma
Certificazione ex-postSuccessiva alla spesa, attesta l’effettiva riduzione dei consumi stimata dal documento ex-ante

❗ Qualora, in corso d’opera, si scopra che la riduzione dei consumi stimata non corrisponde a quella effettiva, il progetto potrà essere modificato solo se le correzioni non sono sostanziali.

Sono stati identificati una serie di soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni:

  • Gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339;  
  • Le Energy Service Company (ESCo), certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352; 
  • Gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, i periti industriali e i periti industriali laureati iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.

Una volta ottenuta la certificazione ex-ante è possibile inviare la domanda seguendo questi passaggi:

  1. Accesso all’Area Clienti del sito istituzionale del GSE tramite SPID, invio della comunicazione preventiva e del certificato ex-ante;
  2. Nei 5 giorni seguenti, il GSE valuta le richieste per accertarsi che non si sforino i limiti di spesa e che la documentazione sia corretta e completa;
  3. Entro 30 giorni dalla conferma del GSE, l’azienda comunica l’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento dell’acconto (almeno 20%);
  4. Al termine del progetto, l’impresa invia una comunicazione allegando il certificato ex-post.

⌛ Una volta ottenuto il credito d’imposta è possibile utilizzarlo in compensazione nel modello F24 entro il 31/12/2025 o nei 5 anni successivi in quote di pari importo.

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Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
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