Il riscaldamento geotermico è una soluzione ancora poco sfruttata in Italia. Eppure consente di ottenere diversi benefici. Cosa sapere, in pillole:
- Un impianto di riscaldamento geotermico consente di sfruttare appieno il calore della Terra: un’energia pulita e inesauribile;
- Un impianto di questo tipo è formato da diverse componenti, tra cui una pompa di calore geotermica di cui analizzeremo gli svantaggi e i vantaggi;
- Questo tipo di impianto viene utilizzato per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, e può ridurre significativamente i costi operativi annuali rispetto a impianti che funzionano con combustibili fossili.
Indice
- Cos’è un impianto di riscaldamento geotermico
- Riscaldamento geotermico: come funziona in inverno e in estate
- Impianto geotermico monovalente e bivalente
- Componenti di un impianto di riscaldamento geotermico
- Durata e manutenzione dell’impianto
- Costi di un impianto di riscaldamento geotermico
- Quanto si risparmia con la caldaia geotermica
- Il riscaldamento con geotermia conviene?
Cos’è un impianto di riscaldamento geotermico
Oggi si parla sempre più di fonti rinnovabili. E se è vero che c’è una crescente familiarità con temi come gli impianti fotovoltaici o il funzionamento delle pale eoliche, lo è anche che in Italia si parla ancora poco di riscaldamento geotermico.
Un impianto geotermico è un sistema che sfrutta l’energia geotermica, ovvero il calore naturale presente nel sottosuolo della Terra, proveniente dalla decomposizione di materiali radioattivi e dalla temperatura interna del pianeta, che rimane costante a diverse profondità.
Possiamo, dunque, sfruttare questa energia – pulita e inesauribile – per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria per la nostra casa, ma anche in ambito industriale.
Riscaldamento geotermico: come funziona in inverno e in estate
Come abbiamo visto, l’impianto di riscaldamento geotermico può essere utilizzato tanto per riscaldare la propria casa, quanto per raffrescarla. Vediamo come funziona:
➡️ INVERNO
In inverno, il sistema inizia a lavorare prelevando il calore dal terreno attraverso sonde sotterranee (queste possono raggiungere profondità di 100-150 metri). Qui, un fluido termovettore – come acqua miscelata con glicole – scorre all’interno di tubi, si riscalda grazie al calore naturale del sottosuolo e viene portato alla pompa di calore.
La pompa di calore geotermica lo utilizza per riscaldare gli ambienti interni tramite pannelli radianti o altri sistemi di distribuzione. Una volta che il fluido ha ceduto calore all’interno dell’abitazione, ritorna al terreno a una temperatura leggermente più bassa, pronto per ripetere il ciclo.
➡️ ESTATE
In estate, il processo si inverte. Il fluido termovettore viene fatto passare attraverso il terreno a una temperatura più alta, estraendo il calore dagli spazi interni e rilasciandolo nel suolo. Grazie a questo scambio di calore, l’acqua in uscita dalla pompa di calore può essere utilizzata per raffreddare gli ambienti, rendendo gli spazi freschi e piacevoli.
Impianto geotermico monovalente e bivalente
Gli impianti geotermici si distinguono principalmente in due tipi: monovalenti e bivalenti, e la differenza principale tra i due riguarda il modo in cui gestiscono il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti:
- Un impianto monovalente è progettato per riscaldare e raffreddare un intero edificio utilizzando esclusivamente la pompa di calore geotermica, senza necessità di altre apparecchiature. Si tratta, quindi di un impianto autonomo e sufficiente per coprire il fabbisogno energetico dell’edificio durante tutto l’anno;
- Un impianto bivalente è in grado di integrarsi con altre fonti di energia, come impianti solari termici o caldaie a condensazione. Questo tipo di sistema combina l’uso delle pompe di calore geotermiche con un secondo impianto che può attivarsi nei momenti di alta richiesta di energia o in condizioni climatiche particolarmente fredde, garantendo così un comfort ottimale e una maggiore efficienza energetica.
Componenti di un impianto di riscaldamento geotermico
All’interno di un impianto geotermico troveremo sempre 3 elementi principali:
- Sistema di captazione del calore;
- Pompa di calore;
- Sistema di accumulo e di distribuzione del calore.
Il primo include le sonde geotermiche, tubi di polietilene interrati nel terreno che captano il calore naturale della Terra, che possono essere verticali, orizzontali o a spirale. Al loro interno circola il fluido termovettore per raccogliere e trasportare l’energia termica alla pompa di calore.
Questa pompa, installata all’interno dell’edificio, funziona in modo simile a un frigorifero: in inverno estrae calore dal terreno per riscaldare gli spazi interni, mentre in estate rimuove il calore dagli ambienti, rilasciandolo nel terreno.
Per distribuire il calore, l’impianto utilizza terminali come pannelli radianti a pavimento, che operano a basse temperature. Durante l’inverno, l’acqua calda circola a 30-35°C, mentre d’estate la temperatura si abbassa a 18-20°C per il raffrescamento. Infine, un serbatoio di accumulo immagazzina l’acqua calda, assicurando che il calore venga distribuito in modo efficiente e tempestivo all’interno dell’edificio.
Durata e manutenzione dell’impianto
Se le componenti selezionate per la sua realizzazione sono di alta qualità, un impianto geotermico richiede una manutenzione davvero limitata. Ogni componente, infatti, può durare diversi anni come puoi vedere da questa tabella:
COMPONENTE | DURATA |
---|---|
Sonde geotermiche | Circa 50 anni |
Pompe di calore geotermiche | Tra i 20 e i 30 anni |
Pannelli radianti | Circa 30 anni |
Costi di un impianto di riscaldamento geotermico
Determinare il costo di un impianto geotermico non è semplice. Questo perché il costo complessivo può variare in base a:
- Le proprietà del terreno, come la composizione e la stratificazione, che influiscono sulla facilità con cui è possibile installare le sonde geotermiche;
- Le condizioni meteorologiche della zona, perché, per esempio, in zone con inverni più rigidi potrebbero essere necessari sonde più profonde o un sistema di maggiore capacità, con un incremento dei costi;
- L’isolamento termico dell’edificio (per esempio, se parliamo di un edificio non ben isolato, sarà necessario un sistema più potente, con un aumento dei costi complessivi).
In linea generale, e tenendo sempre presente che i costi dipendono da una molteplicità di fattori e di indagini sul posto, possiamo dire che un impianto geotermico può richiedere un investimento di circa 30.000 euro.
Il prezzo di una pompa di calore geotermica, però, può ridursi se si sfruttano alcuni incentivi messi a disposizione dallo Stato. Uno di questi è l’Ecobonus, l’agevolazione fiscale per incentivare l’efficienza energetica degli edifici.
⚠️ Tieni presente che la scadenza dell’Ecobonus è attualmente fissata al 31 dicembre 2024. Non è detto, però, che il governo non scelga di prorogare la misura anche per il prossimo anno.
In ogni caso, il costo per l’impianto geotermico va considerato un investimento. Sul lungo periodo, le spese per il riscaldamento diminuiscono drasticamente rispetto a chi utilizza impianti tradizionali come caldaie e condizionatori.
Quanto si risparmia con la caldaia geotermica
Ma quanto si può risparmiare concretamente in termini di energia?
Sfruttando il calore naturale del sottosuolo, questi impianti possono ridurre significativamente i costi operativi.
È possibile, infatti, ottenere un risparmio annuale fino all’80% rispetto ai sistemi tradizionali che utilizzano combustibili fossili, i quali hanno un impatto ambientale maggiore.
Questo approccio non solo consente di abbattere le spese energetiche, ma contribuisce anche a promuovere un utilizzo più sostenibile delle risorse. Il riscaldamento geotermico è, infatti, una scelta ecologicamente vantaggiosa.
Il riscaldamento con geotermia conviene?
Dopo aver capito cos’è, come funziona e quanto costa un impianto di riscaldamento geotermico, è il momento di rispondere alla domanda fondamentale: questo tipo di sistema conviene?
Senza dubbio, i vantaggi sono numerosi:
- Permette di ottenere un risparmio energetico consistente;
- È una fonte di energia rinnovabile perché sfrutta il calore naturale del sottosuolo, una risorsa inesauribile;
- Contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e dell’impatto ambientale;
- Funziona in modo efficiente tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne;
- Richiede meno interventi di manutenzione rispetto ai sistemi tradizionali;
- Può essere abbinato a impianti solari o fotovoltaici per massimizzare l’efficienza energetica;
- Può aumentare il valore di mercato dell’edificio grazie all’efficienza energetica.
Come abbiamo potuto vedere, i costi iniziali di installazione sono elevati e l’installazione richiede uno spazio adeguato e una valutazione geologica del terreno, perciò non è detto che ci siano tutti i presupposti per la realizzazione di un impianto.
In linea generale, però, i benefici a lungo termine spesso superano questi svantaggi. Scegliere un impianto geotermico, infatti, significa investire nel futuro, nonché garantire comfort, risparmio e sostenibilità alla tua casa e al pianeta.
A proposito di risparmio, ricorda che è sempre possibile alleggerire le tue bollette. Per farlo, è necessario confrontare le offerte esistenti e individuare quella più adatta alle tue esigenze. Farlo può essere complicato, ma non con Switcho: ti aiutiamo a trovare l’offerta migliore per te e ci occupiamo della burocrazia legata al cambio fornitore al posto tuo, gratuitamente 😎