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Rapporto MASE: il punto su consumi, fonti energetiche e rinnovabili

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La Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale 2024 del MASE ci offre una panoramica sulla produzione e il consumo di energia in Italia. I risultati, in breve: 

  • I consumi e i costi delle famiglie e delle imprese italiane legati all’energia elettrica e al gas sono in calo rispetto al 2022;
  • Si attenua la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero e aumenta la produzione nazionale;
  • Nel 2023 le rinnovabili si sono ampiamente diffuse in tutti i settori di utilizzo, con eolico e fotovoltaico in crescita. 
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Indice

Energia in Italia: i risultati del rapporto MASE

Arrivano i risultati della Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale 2024 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il documento che illustra l’andamento annuale del settore energetico in Italia. 

Il rapporto, frutto anche del lavoro congiunto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Banca d’Italia, Enea, GSE, ISTAT, INAPP, Eni, Snam e Terna, ci offre una panoramica della produzione e del consumo di energia nel nostro Paese nel 2023. 

Tre gli aspetti fondamentali, tra cui lo sviluppo delle rinnovabili, la diminuzione della dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e il calo dei consumi e costi per famiglie e imprese. Così commenta il Ministro Gilberto Pichetto: 

Il Rapporto, frutto di un prezioso lavoro tra le istituzioni e realtà di riferimento del settore ci restituisce l’immagine di un Paese che, nonostante le difficili congiunture internazionali, va nella direzione auspicata anche dal nostro Piano Nazionale Integrato Energia e Clima: quella di una maggiore sicurezza energetica e dello sviluppo di fonti rinnovabili.

Diminuisce la dipendenza dall’estero

Negli ultimi anni, l’Italia ha compiuto notevoli progressi nel ridurre la sua dipendenza dalle importazioni energetiche, e i dati lo dimostrano:

Nel 2023, la quota percentuale di importazioni nette rispetto alla disponibilità energetica lorda è scesa dal 79,2% del 2022 al 74,6%. 

Questo cambiamento è frutto di una significativa diminuzione nelle importazioni di combustibili solidi  (-39% rispetto al 2022). Anche le importazioni di energie rinnovabili e bioliquidi hanno subito un forte decremento, con una flessione di circa il 22% rispetto all’anno precedente. Il gas naturale, invece, ha visto un calo del 15%.

La diminuzione delle importazioni non ha riguardato in modo altrettanto marcato il petrolio e i prodotti petroliferi ( -2,5%), compensata già da un incremento del 15% nell’import netto di energia elettrica. 

D’altra parte, la produzione nazionale di energia ha registrato un aumento di 1.461 ktep, equivalente a un incremento del 4,2% rispetto all’anno precedente, principalmente grazie alla maggiore generazione di energia da fonti rinnovabili

Questo scenario evidenzia un progressivo spostamento verso un mix energetico più sostenibile. 

Rapporto MASE 2024: crescono le rinnovabili in Italia

Nel 2023, le fonti rinnovabili hanno continuato a guadagnare terreno in tutti i settori di utilizzo, confermando una tendenza già in atto negli anni precedenti. Nel settore elettrico, l’energia solare e l’energia eolica hanno registrato una crescita costante, contribuendo a una transizione energetica sempre più sostenibile. 

Anche il settore termico ha beneficiato di questo slancio, con un incremento significativo dell’utilizzo di pompe di calore. Non meno importanti sono stati i progressi nel settore dei trasporti, dove biocarburanti e biometano hanno trovato spazio.

Le fonti rinnovabili sono riuscite a coprire circa il 19,8% del totale dei consumi energetici, segnando un incremento di circa 0,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Prezzi dell’energia in calo, ma ancora alti rispetto alla media UE

Nel 2023 i prezzi dell’energia elettrica sono calati del 25% e quelli del gas naturale del 18% rispetto all’anno precedente, alleviando così il peso economico per molte imprese

Per quanto riguarda le famiglie italiane, queste hanno utilizzato 49.315 Ktep di energia, registrando una diminuzione del 4,3% rispetto al 2022. 

Ciò si è tradotto anche in una riduzione della spesa, che ammonta a 101,6 miliardi di euro e registra un calo del 4,2%. La maggior parte dell’energia, il 55,8%, è stata destinata agli usi domestici, mentre il restante 44,2% ha riguardato il trasporto privato.

È importante sottolineare che nel 2023 il divario tra i prezzi dell’elettricità in Italia e quelli medi dell’Unione Europea si è ridotto, sia per le aziende che per le famiglie. Ciò non toglie, però, che gli italiani devono comunque affrontare un sovrapprezzo considerevole, che supera il 123% rispetto alla media dei 27 Stati membri dell’UE.

C’è ancora bisogno, quindi, di continuare a lavorare per ridurre ulteriormente il divario con i prezzi europei.

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Fonti

Energia: relazione MASE su situazione energetica, nel 2023 meno dipendenza da estero e più rinnovabili | MASE
https://www.mase.gov.it/comunicati/energia-relazione-mase-su-situazione-energetica-nel-2023-meno-dipendenza-da-estero-e-piu
Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 11 Ottobre 2024
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