Dal prossimo luglio i clienti vulnerabili che rimarranno in Tutela potrebbero pagare oltre €130 l’anno in più rispetto ai non vulnerabili in Tutela Graduale. Ma passando al libero ora si potrebbero risparmiare oltre €80 rispetto alla tutela attuale, bloccando il prezzo per 2 anni: il nostro Osservatorio fa il punto.
A poco più di un mese dalla chiusura del mercato tutelato del gas, l’attenzione si sposta sulla fine della tutela luce, prevista per luglio 2024, con la quale oltre 4 milioni di utenti non vulnerabili passeranno al mercato libero.
A differenza di quanto avvenuto con il gas, dove al termine del servizio di tutela c’è stata una continuità a livello di fornitore e di tipologia di tariffa, la chiusura del mercato tutelato dell’energia elettrica prevede una procedura concorsuale con aste al ribasso.
Per la fine del Servizio di Maggior Tutela della luce, l’Autorità ha infatti optato per l’assegnazione dei clienti al fornitore con la migliore offerta e ciò ha portato a pesanti squilibri sul mercato.
Il risultato di una guerra al ribasso
“A differenza di quanto accaduto con la chiusura della tutela gas” spiega Redi Vyshka, co-founder e COO di Switcho, “quella della luce ha scatenato una vera e propria guerra al ribasso tra i fornitori. Infatti, per aggiudicarsi i punti di fornitura dei clienti non vulnerabili delle 26 aree in cui l’Autorità ha diviso l’Italia, la maggior parte dei fornitori ha partecipato alle aste per l’energia elettrica con condizioni completamente fuori mercato, spesso con contributi fissi annuali negativi”.
L’offerta della tutela graduale sarà uguale per tutti i clienti non vulnerabili che non passeranno al mercato libero prima di luglio 2024 e prevede due componenti di costo:
- Una parte variabile mensilmente, cioè l’ormai conosciuto PUN, ovvero il costo medio mensile della materia energia elettrica sul mercato all’ingrosso.
- Una parte fissa, ovvero il costo fisso annuale sul punto di fornitura che dipenderà anche dal numero di punti di fornitura ancora in tutela a giugno.
“È proprio il costo fisso annuale che ribalta le logiche di mercato”, spiega Redi Vyshka, “Poiché la maggior parte dei fornitori vincitori delle aste ha partecipato con costi di commercializzazione annuali negativi, tutti i clienti della Tutela Graduale godranno di un forte sconto in bolletta”.
La tariffa della Tutela Graduale diventa quindi più conveniente della tariffa della Maggiore Tutela dedicata agli utenti vulnerabili.
Il costo di commercializzazione negativo – oggi stimato a -73 € – tutela maggiormente i clienti non vulnerabili piuttosto che i vulnerabili: come riscontrabile nel grafico, considerando l’attuale ripartizione di punti di fornitura, il costo annuale per l’energia elettrica della famiglia tipo in Tutela Graduale ammonterebbe a €437 l’anno. Per la famiglia vulnerabile, invece, sarebbe di quasi €570. Si tratta di una differenza annuale di oltre €130.
Clienti vulnerabili sfavoriti, ma c’è una soluzione
Punto nevralgico di questa situazione è che i clienti vulnerabili, per i quali l’Autorità ha previsto la possibilità di mantenere la fornitura nel Servizio di Maggior Tutela, non possono in alcun modo accedere al Servizio a Tutele Graduali e quindi ad un’offerta nettamente migliorativa.
“La logica delle aste con costi di commercializzazione negativi ha certamente sfavorito i clienti vulnerabili”, continua Redi Vyshka, “Tuttavia, accanto a ciò, stiamo assistendo anche ad un fenomeno che potrebbe riequilibrare il mercato: l’aggressività di alcuni partecipanti alle aste ha fatto perdere ad altri fornitori regioni e province chiave. Basti pensare alla Lombardia, regione storicamente servita dalla tutela di A2A, che da luglio passerà ad Enel ed Hera. Per far fronte alla perdita di clienti, molti di questi fornitori stanno proponendo offerte del libero mercato dedicate agli utenti ancora in tutela estremamente competitive, anche a prezzo fisso per 12 o 24 mesi”.
Queste offerte sono attivabili online, con uno dei numerosi servizi disponibili, tra cui quello di Switcho, e potrebbero far risparmiare alla famiglia tipo vulnerabile quasi €90.
💡 Il vantaggio più evidente rispetto alle tariffe in tutela o tutela graduale rimane tuttavia la sicurezza di bloccare il costo dell’energia elettrica fino a 24 mesi, proteggendosi così da possibili rincari.