Per pagare meno in bolletta, quale modo di sfruttare al meglio l’irraggiamento solare se non con l’installazione di un impianto fotovoltaico?
Investire in un impianto fotovoltaico porta con sé numerosi dubbi, che vanno da quale tipologia di impianto scegliere ai costi, dagli incentivi a come funziona lo Scambio sul Posto. In questo articolo leggerai tutto ciò che ti occorre sapere. In breve:
- Esistono impianti fotovoltaici per ogni tua necessità: off-grid per zone isolate, da balcone e plug and play per appartamenti.
- Un impianto fotovoltaico dura in media 25 anni: abbastanza per ammortizzare un investimento!
- L’orientamento e l’inclinazione del tetto sono elementi importantissimi per l’efficienza dell’impianto.
Indice
- Impianto fotovoltaico: che cos’è e a che cosa serve
- Impianto fotovoltaico con e senza accumulo: i prezzi
- Installare un impianto fotovoltaico: gli incentivi
- Come funzionano i flussi di energia elettrica
- Quanta energia è prodotta da un impianto solare?
- Impianto fotovoltaico con accumulo per un maggiore autoconsumo
- Fotovoltaico da balcone per appartamenti
- Plug and play: il fotovoltaico di semplice utilizzo
- Impianto off-grid o a isola: addio alla bolletta
- Impianto fotovoltaico con accumulo e pompa di calore
- Pannelli fotovoltaici vs pannelli solari termici per l’acqua calda
- Quali pannelli solari scegliere?
- Fotovoltaico con Scambio sul Posto: il servizio di GSE
- Installazione dei pannelli fotovoltaici: tutto ciò da sapere
- La durata di un impianto e di un inverter fotovoltaico
- A chi conviene installare un impianto fotovoltaico?
Impianto fotovoltaico: che cos’è e a che cosa serve
Un impianto fotovoltaico è un sistema che produce energia elettrica a partire dai raggi del sole.
La componente fondamentale sono i pannelli, che collegati tra loro compongono stringhe e nel complesso formano un campo fotovoltaico: questi, realizzati in silicio, a contatto con la luce del sole producono corrente continua.
Questa viene convertita dall’inverter in energia utilizzabile nelle case.
Ciò che otteniamo è quindi una corrente elettrica che alimenta le lampadine e gli elettrodomestici in casa, andando così a sostituire l’energia che viene dalla rete.
Il grande vantaggio del fotovoltaico sta nell’autoconsumo, ovvero il consumo dell’energia elettrica prodotta per soddisfare i propri fabbisogni energetici. L’autoconsumo è quantificato in percentuale: più questa è alta, meno dipenderai dalla rete elettrica nazionale.
❗ Come vedremo, non sempre l’autoconsumo si realizza al 100%, ma comunque ha un impatto importante sulla dipendenza dalla rete, e di conseguenza sulle spese energetiche.
Impianto fotovoltaico con e senza accumulo: i prezzi
Il prezzo di un impianto fotovoltaico dipende da numerosi fattori:
- La potenza.
- La scelta tra tegole fotovoltaiche e pannelli.
- I materiali utilizzati.
- La dotazione di batterie in caso di fotovoltaico con accumulo.
Oltre che la potenza di produzione da parte del campo fotovoltaico, anche quella dell’inverter può impattare sui costi di investimento.
Inoltre, da considerare sono anche i costi dovuti alla modalità di installazione, alla distanza tra impianto fotovoltaico e il punto di connessione alla rete elettrica e quelli amministrativi.
❗ Spesso come unità di dimensionamento, e quindi come base di calcolo dei costi, viene preso il prezzo o per kW o per kWp. Quest’ultimo, il kilowatt picco (kWp), è l’unità di misura della potenza istantanea massima producibile da un generatore elettrico.
Considerando che il prezzo medio oggi varia dai 1.500 ai 2.400 € per kWp di potenza, i costi per gli impianti fotovoltaici domestici sono i seguenti:
POTENZA DI PICCO | PREZZO |
---|---|
3 kWp | 6.000 € |
6 kWp | 10.000 € |
9 kWp | 15.000 € |
Questi prezzi aumentano anche a seconda della tipologia di impianto scelta. Se infatti vuoi acquistare un impianto fotovoltaico con accumulo, devi considerare anche il prezzo della batteria, che si aggira intorno ai 370 €/kWh esclusi IVA, trasporto, installazione e pratiche.
Il prezzo poi aumenta se scegli un impianto a isola, perché richiede non solo batterie di capacità maggiore, ma anche un inverter dedicato, e quindi più costoso.
Inoltre, se a sostituire i pannelli sono le tegole fotovoltaiche, il prezzo potrebbe lievitare ulteriormente: si tratta di circa 10.000 € per un impianto di 3 kW.
Installare un impianto fotovoltaico: gli incentivi
Se i prezzi appena elencati non ti sembrano affrontabili, sappi che esistono alcune agevolazione. Vediamo quali sono i principali incentivi al fotovoltaico nel 2023:
- Bonus Ristrutturazioni 50%: l’installazione di un impianto rientra tra gli interventi da cui è possibile ottenere una detrazione sull’aliquota IRPEF pari al 50% dei costi di ristrutturazione, che non devono superare i 96.000 €. La detrazione si applica su 10 quote annuali. La misura sarà valida fino al 31 dicembre 2024.
- Superbonus 70%: questa misura copre i lavori effettuati dai condomini. In questo caso, l’installazione di un impianto deve far parte di lavori principali come l’isolamento degli involucri, lavori antisismici o modifiche all’impianto di generazione del calore. La quota della detrazione subirà un progressivo abbassamento arrivando al 65% nel 2025.
- Reddito energetico: accanto ai bonus nazionali, esiste un sostegno economico regionale per famiglie con un reddito inferiore a 15.000 €, o con reddito entro 30.000 € con 4 figli a carico. Con questo contributo la copertura dei costi per l’acquisto e l’installazione è quasi a costo zero, ma con l’obbligo di cedere l’energia in eccesso. Questa soluzione è destinata alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
❗Gli impianti fotovoltaici godono già di un’aliquota IVA abbassata dal 22 al 10%.
Gli incentivi, in sintesi:
BONUS | CARATTERISTICHE |
---|---|
Bonus Ristrutturazioni | ✅ Copertura del 50% ✅ Detrazione sull’IRPEF in 10 quote annuali ❗Costi non superiori a 96.000 € ❗Valida fino al 31 dicembre 2024 |
Superbonus | ✅ Copertura del 70% ❗Per i condomini ❗Avanzamento di almeno 2 classi energetiche ❗Diminuzione al 65% nel 2025 |
Reddito energetico | ✅ Bonus regionale ❗Per redditi inferiori ai 15.000 €/30.000 € con 4 figli a carico |
Come funzionano i flussi di energia elettrica
Vediamo più nel dettaglio come funziona un impianto fotovoltaico.
- Il silicio di cui sono fatti i pannelli, con l’irraggiamento solare, fa liberare elettroni, producendo così una corrente elettrica continua, energia non utilizzabile.
- L’inverter raccoglie la corrente elettrica continua proveniente dai pannelli e la converte in corrente alternata, ovvero in energia utilizzabile in ambiente domestico. Inoltre, ottimizza al massimo l’efficienza dei pannelli solari nella produzione e ha una funzione di controllo.
- L’energia è utilizzabile per le utenze. Se questa non viene utilizzata immediatamente, viene immessa nella rete a cui un impianto fotovoltaico – se, come vedremo, non è off-grid – è collegato.
Cosa succede, però, se è nuvoloso o se è notte? Sicuramente il fattore meteorologico condiziona la produzione di energia da parte dell’impianto. In questi casi, viene prelevata energia elettrica dalla rete: aumentano così i consumi e i costi in bolletta, che altrimenti sarebbero minimi.
Ciò vuol dire che, se un impianto non è dotato di batterie di accumulo che stoccano energia da consumare in seguito, durante la giornata ci sono casi differenti:
- Di mattina, molta dell’energia prodotta non è consumata ed è immessa in rete.
- Di sera, quando non c’è produzione di energia solare, il sistema si alimenta a partire dalla rete.
❗ Un impianto fotovoltaico senza accumulo, i cui consumi si concentrano di sera, avrà una percentuale di autoconsumo del 30%.
Quanta energia è prodotta da un impianto solare?
La quantità annua di energia prodotta da un impianto fotovoltaico dipende da diversi fattori legati al meteo e alle ore di luce:
- Periodo dell’anno: fattore collegato alla quantità di ore di luce, quindi alla possibile produttività. In inverno, chiaramente, la produzione di energia sarà inferiore rispetto all’estate.
- Momento della giornata: come abbiamo visto, durante le ore di buio della giornata l’impianto non produce energia e aumenta quindi il prelievo dalla rete.
- Regione: in Italia, anche la regione di appartenenza condiziona la produzione. Avremo Al sud il clima è più soleggiato che al nord, per cui spesso vi è una produzione maggiore.
In media, in Italia, un impianto fotovoltaico dalla potenza di 3 kWp produce tra i 2.400 e 4.200 kWh/anno.
Impianto fotovoltaico con accumulo per un maggiore autoconsumo
Un impianto fotovoltaico con accumulo permette di risolvere uno dei principali svantaggi di un meccanismo fotovoltaico tradizionale, ovvero l’impossibilità di conservare l’energia prodotta in eccesso.
L’impianto fotovoltaico con accumulo è un sistema dotato di batterie, anche dette accumulatori o sistemi di storage, che raccolgono l’energia prodotta e non immediatamente consumata.
Cosa succede quindi quando l’impianto fotovoltaico è dotato di sistemi di accumulo?
- Mattina: viene prodotta l’energia grazie all’irraggiamento solare ed è direttamente consumata in casa. L’energia avanzata verrà accumulata nelle batterie.
- Pomeriggio: la quantità di energia necessaria per riempire l’accumulatore spesso è in eccesso: quando accade, la corrente generata viene immessa nella rete elettrica nazionale.
- Sera: l’energia accumulata dalla batteria viene consumata per alimentare luci ed elettrodomestici.
- Notte: se gli accumulatori non bastano per alimentare i consumi in casa, il sistema si alimenta della rete.
💡 In questo modo, la percentuale di autoconsumo aumenta notevolmente: può arrivare al 90%.
Come nel caso dell’inverter fotovoltaico, anche la capacità della batteria è calibrata alla potenza dell’impianto: in media, un impianto di 3 kW richiede una batteria di 4,8 kWh, mentre un impianto di 6 kW ha una batteria di 9,6 kWh.
Se vivi in una zona dove la produzione non è molto stabile e i tuoi consumi si concentrano di sera, l’impianto fotovoltaico con accumulo è quello che fa più per te.
Ad ogni modo, come abbiamo visto, è un investimento più alto rispetto all’impianto fotovoltaico tradizionale, per via del costo aggiuntivo delle batterie.
IMPIANTO CON ACCUMULO: PRO E CONTRO
✅ Risparmio sulle bollette
✅ Autoconsumo fino al 90%
✅ Collegabile a una pompa di calore
❌ Più costoso di un impianto senza accumulo
Fotovoltaico da balcone per appartamenti
Se non pensi di avere lo spazio per l’installazione di pannelli solari, non temere: esiste l’impianto fotovoltaico da balcone.
Il fotovoltaico da balcone rappresenta un’alternativa ai tradizionali pannelli fotovoltaici da tetto e – rispetto a questi ultimi – i suoi pannelli sono progettati per essere più compatti e facili da installare.
Si tratta di un vero e proprio kit fotovoltaico dotato di 2 o più pannelli, microinverter e cavi di collegamento, e funziona esattamente come un fotovoltaico da tetto.
La potenza di questo sistema, quando non si tratta di un impianto plug and play, è compresa tra i 350 W e gli 800 W. L’energia prodotta, però, potrebbe essere insufficiente per coprire completamente il fabbisogno energetico di una casa: la quota di produzione annua si aggira intorno ai 900 kWh per un impianto di circa 600 W.
Proprio per la sua bassa potenza, l’impianto fotovoltaico da balcone è la scelta ideale per chi vuole usare l’energia solare a scopi complementari per risparmiare sull’energia elettrica o per la ricarica di dispositivi elettronici.
I costi di un impianto fotovoltaico da balcone si aggirano intorno ai 1.100-1.400 €. Sono naturalmente inferiori rispetto a quelli di un impianto tradizionale, ma ricordiamo che assicurano anche un autoconsumo ridotto e quindi un inferiore risparmio in bolletta.
⚠️ Le normative e le regolamentazioni locali possono variare, quindi è importante consultare le autorità competenti prima di installare pannelli fotovoltaici da balcone.
IMPIANTO DA BALCONE: PRO E CONTRO
✅ Per appartamenti
✅ Pannelli compatti
✅ Costi inferiori rispetto a un impianto fotovoltaico da tetto
❌ Scarsa efficienza
❌ Bassa indipendenza energetica
❌ Richiede approvazione delle autorità
Plug and play: il fotovoltaico di semplice utilizzo
Un fotovoltaico plug and play è un impianto “collega e utilizza”: è piccolo e di facile utilizzo, e ha una potenza inferiore a 350 W.
Dotato di 1 o 2 pannelli, microinverter, cavi e spina, è sufficiente inserire quest’ultima nel proprio impianto di casa e la corrente viene immessa in circolo, pronta per essere utilizzata per le utenze.
Ecco alcune delle sue principali caratteristiche:
- Essendo molto compatto, può essere posizionato sul balcone, come anche in giardino, sulle pareti esterne e ringhiere.
- Ha un’installazione a portata di tutti: è talmente facile da montare che puoi installarlo senza l’aiuto di un tecnico.
- Come anche il fotovoltaico da balcone, la quantità di energia prodotta è limitata: circa 450 kWh per anno, una quota ben lontana dall’autosufficienza energetica.
Come un fotovoltaico da balcone, anche un impianto plug and play richiede un’approvazione da parte dell’autorità. Ma quali sono le principali differenze tra impianto fotovoltaico plug and play e fotovoltaico da balcone? Vediamole insieme:
FOTOVOLTAICO DA BALCONE | FOTOVOLTAICO PLUG AND PLAY |
---|---|
Potenza compresa tra 350 W e 800 W | Potenza inferiore o uguale a 350 W |
2 o più pannelli | 1-2 pannelli |
Installazione fatta da tecnici | Installazione fai da te |
900-1000 kWh/anno di energia prodotta | 450 kWh/anno di energia prodotta |
1.100-1.400 € | 500-700 € |
Il fotovoltaico plug and play, quindi, è adatto a chi vuole fare un investimento a basso costo sull’energia solare e vuole utilizzare l’energia per ridurre le spese per le bollette o collegare i dispositivi elettronici.
IMPIANTO PLUG AND PLAY: PRO E CONTRO
✅ Per appartamenti
✅ Compatto
✅ Costi inferiori rispetto a un impianto fotovoltaico da tetto
✅ Installazione fai da te
❌ Scarsa efficienza, inferiore all’impianto da balcone
❌ Bassissima indipendenza energetica
Impianto off-grid o a isola: addio alla bolletta
Oltre al sistema collegato alla rete elettrica, esiste anche un impianto fotovoltaico con accumulo completamente indipendente dalla corrente del fornitore esterno. Questo tipo di meccanismo prende il nome di sistema a isola o off-grid.
I consumi di chi usa un impianto fotovoltaico off-grid dipendono esclusivamente dall’energia prodotta dai pannelli solari e dalla capacità di accumulo delle batterie, senza appoggiarsi ad altre reti.
L’utilizzo di pannelli off-grid è utile soprattutto alle abitazioni isolate e non raggiunte dalla rete elettrica nazionale, come baite in montagna o case di campagna. Può essere utilizzato anche per proprietà di dimensioni inferiori come barche, camper o navi.
Per installare questi sistemi sono richiesti inverter off-grid, appositamente realizzati per questa tipologia di impianti. Perciò, gli impianti a isola sono più costosi.
IMPIANTO OFF-GRID: PRO E CONTRO
✅ Indipendenza da black-out e/o assenza di rete
✅ Energia 100% green
✅ Zero bollette
❌ Più costoso di un impianto collegato alla rete
❌ Dipendenza dal meteo e altri fattori che condizionano l’energia solare
Impianto fotovoltaico con accumulo e pompa di calore
L’impianto fotovoltaico con accumulo può essere d’aiuto anche per risparmiare sulla fornitura del gas. Come? Con il collegamento a una pompa di calore.
La pompa di calore è un sistema di riscaldamento di ambienti e acqua sanitaria in grado di trasferire energia termica da un ambiente più freddo a uno più caldo.
Per questo funzionamento, l’utilizzo della pompa di calore permette la diminuzione del consumo di gas naturale usato per il riscaldamento.
La pompa di calore necessita di energia elettrica: ed è qui che entra in gioco una combinazione vantaggiosa tra impianto fotovoltaico con accumulo e pompa di calore.
L’energia accumulata nelle batterie fotovoltaiche – o quella in eccesso dallo storage – può essere utilizzata per alimentare la pompa di calore, che a sua volta permette di diminuire l’utilizzo di gas naturale. Il risultato, in questo modo, è non solo la diminuzione dei costi in bolletta della luce, ma anche di quelli del gas.
Una pompa di calore ha dei costi elevati: variano tra gli 800€/kW e i 1700€/kW. A questi si aggiungono i costi di installazione, che oscillano tra i 3.500 e i 4.000 €, e i costi dell’impianto fotovoltaico con accumulo.
⚠️ Trattandosi di un sistema complesso, occorre uno studio attento dell’ambiente circostante.
Un impianto fotovoltaico con accumulo e pompa di calore è quindi adatto a chi vuole fare un grande investimento a lungo termine, al fine di risparmiare sia sulla luce che sul gas.
IMPIANTO CON ACCUMULO E POMPA DI CALORE: PRO E CONTRO
✅ Maggior autoconsumo
✅ Risparmio sulla bolletta luce e gas
❌ Difficoltà nell’installazione
❌ Elevati costi iniziali
Pannelli fotovoltaici vs pannelli solari termici per l’acqua calda
Spesso può capitare di vedere sui tetti altri tipi di pannelli: quelli di un impianto solare termico.
Di aspetto simile e di posizionamento pressoché uguale, un impianto solare termico ha una funzione diversa: sfrutta sempre l’energia solare, ma per immagazzinare calore. In questo caso, l’energia prodotta è un’energia termica, utile per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e dell’acqua degli impianti di riscaldamento.
È quindi una soluzione che sfrutta l’irraggiamento solare, ma ha la stessa funzione di una pompa di calore, e aiuta a ridurre i consumi del gas usato per il riscaldamento. In breve, il suo funzionamento:
- I pannelli solari, realizzati in vetro o metalli, producono energia termica, che verrà subito raccolta da un assorbitore.
- L’assorbitore, scaldandosi, trasferisce il calore a un fluido.
- Il fluido trasmette il calore all’acqua sanitaria o dell’impianto di riscaldamento, andando così ad alimentare i termosifoni.
Qui una tabella riassuntiva delle principali differenze tra impianto fotovoltaico e impianto solare termico:
IMPIANTO FOTOVOLTAICO | IMPIANTO SOLARE TERMICO |
---|---|
Produce energia elettrica | Produce energia termica |
Utile per le utenze elettriche | Utile per acqua calda sanitaria e termosifoni |
Risparmio sulla bolletta della luce | Risparmio sulla bolletta del gas |
Pannelli in silicio | Pannelli in metallo |
Quali pannelli solari scegliere?
Anche la scelta dei pannelli fotovoltaici è condizionata da diversi fattori, come la tipologia di impianto, la potenza e il posizionamento.
I pannelli solari si distinguono tra loro per tecnologia. Questi, infatti, possono essere in silicio monocristallino, policristallino o amorfo. Vediamo meglio le differenze:
TECNOLOGIA DEI PANNELLI | CARATTERISTICHE |
---|---|
Pannelli in silicio monocristallino | ✅ Fatti da un solo cristallo di silicio ✅ Più efficienti ❗ Più costosi |
Pannelli in silicio policristallino | ✅ Fatti da più cristalli di silicio fusi insieme ✅ Più economici ❗ Efficienza poco più bassa del monocristallino |
Pannelli in silicio amorfo | ✅ Fatti da una variante più grezza del silicio cristallino ✅ Più economici ✅ Adattabili ad alte temperature ❗ Meno efficienti |
Fotovoltaico con Scambio sul Posto: il servizio di GSE
Se il fotovoltaico con accumulo non fa per te e il tuo impianto ha eccedenze, sappi che GSE, Gestore Servizi Energetici, offre lo Scambio sul Posto.
Lo scambio sul posto consente di fare un contrappeso tra l’energia elettrica immessa in rete in un determinato momento e quella prelevata in un momento diverso da quello in cui si ha la produzione.
⚠️ Attenzione, però: il processo non è come quello delle batterie di accumulo. Si tratta infatti di un immagazzinamento virtuale: semplicemente, con questo servizio avviene uno scambio economico tra energia immessa in rete ed energia prelevata, perché la corrente immessa riceve una compensazione.
Come funziona un impianto con Scambio sul Posto
Quali sono i vantaggi pratici? Seguiamo insieme il funzionamento di un impianto con lo Scambio sul Posto:
- Mattina: l’impianto fotovoltaico produce energia. Se questa non è consumata, viene immessa nella rete di distribuzione passando prima per un contatore di scambio, che conta quanti kWh sono passati alla rete nazionale.
- Sera: l’impianto non produce energia per i consumi domestici, quindi viene prelevata corrente dalla rete. Anche in questo caso, il contatore di scambio conterà l’energia esterna immessa in casa.
Che conseguenze hanno questi scambi di energia sulla bolletta?
Il prelievo dalla rete è conteggiato normalmente in bolletta, per poi essere rimborsato parzialmente in base a quanti kWh sono stati introdotti dall’impianto nella rete elettrica.
E in caso di eccedenze, cosa succede? Se i kWh immessi in rete superano quelli prelevati, questi sono ripagati da GSE con il valore di mercato.
❗ Il costo dell’energia prelevata è maggiore rispetto al rimborso dell’energia immessa in rete. Il rimborso da parte di GSE, infatti, copre il costo dell’energia e la componente della bolletta definita “oneri di sistema”, ma restano scoperte altre voci della fattura, come le imposte.
Pro e contro dello Scambio sul Posto
Vediamo i vantaggi e gli svantaggi dello scambio sul posto:
PRO ✅ | CONTRO ❌ |
---|---|
Funziona come un sistema con accumulo, ma senza costi di installazione | Il costo dell’energia prelevata è maggiore del rimborso dell’energia immessa in rete |
Nessuna manutenzione | Nessun investimento a lungo termine |
Non occupa spazio | Dipendenza energetica |
Installazione dei pannelli fotovoltaici: tutto ciò che devi sapere
Finalmente hai scelto la tipologia, la potenza e i materiali più adatti per il tuo impianto fotovoltaico: è il momento dell’installazione! Vediamo insieme le procedure e le tempistiche:
- Il fornitore scelto riferisce l’installazione al comune per ottenere un’autorizzazione.
- L’autorità di riferimento, in qualche giorno, effettua una verifica della casa e di eventuali vincoli paesaggistici. Ottenute le autorizzazioni, il fornitore invia tutte le informazioni tecniche agli installatori.
- Si procede con l’installazione dei pannelli: si tratta di lavori che durano 2-3 giorni in media.
- Il passaggio più lungo è nell’allaccio dell’impianto: l’iter semplificato può durare anche 2 mesi, mentre l’iter più lungo si protrae fino a 5.
Se ti interessa l’allaccio con iter semplificato, ecco qui i requisiti che deve avere il tuo impianto:
- Utenza attiva di bassa tensione
- Potenza inferiore o uguale a quella già disponibile nel punto prelievo
- Potenza massima di 20 kWp
- Servizio di Scambio sul Posto
❗ Non dimenticarti dei costi di allaccio: questi ammontano a circa 100 € + IVA per l’iter semplificato, mentre dai 500 € in su per l’iter ordinario.
Dove posizionare i pannelli solari
Per raccogliere al meglio l’energia solare, i pannelli fotovoltaici devono avere una posizione strategica. Ecco cosa bisogna tenere d’occhio durante l’installazione:
- L’orientamento del tetto: questo deve essere il più possibile a sud, dove il rendimento è maggiore a mezzogiorno, ora di massima esposizione solare.
- L’ombra: un impianto in ombra non lavora alla sua massima potenza. Ad ogni modo, un’alternativa in caso di ombreggiamenti è l’installazione di ottimizzatori, apparecchi wireless utili al massimo rendimento di ogni pannello.
- L’inclinazione: la pendenza ottimale dei pannelli cambia in base alla latitudine (più si è vicini all’equatore, più i pannelli devono essere perpendicolari ai raggi solari). Inoltre, se la zona in cui vengono installati i moduli è nevosa, si consiglia una pendenza elevata.
La durata di un impianto e di un inverter fotovoltaico
Abbiamo visto procedure e costi di un impianto, ma quanto tempo dura l’investimento?
Un impianto fotovoltaico dura in media 25 anni.
Accanto ai pannelli, nel corso degli anni occorre comunque cambiare alcuni pezzi: l’inverter e le batterie – in caso di sistema accumulo – durano infatti circa 10 anni. È sempre necessaria un’attenta e ordinaria manutenzione, perché può prolungare la vita dell’impianto stesso.
A chi conviene installare un impianto fotovoltaico?
In fin dei conti, conviene installare un impianto fotovoltaico? Non a tutti.
Quando infatti i consumi di energia elettrica sono bassi, un impianto fotovoltaico non è conveniente perché il risparmio totale non va a coprire l’investimento fatto.
Anche per chi non ha un tetto abbastanza grande potrebbe non essere la scelta migliore: abbiamo visto infatti che il plug and play o il fotovoltaico da balcone non garantiscono grande autoconsumo.
Al contrario, un impianto fotovoltaico conviene soprattutto a chi consuma molta energia per uso domestico o chi ha una scarsa connessione con la rete elettrica nazionale. Il fotovoltaico con accumulo, in particolare, è indicato per chi concentra i suoi consumi di sera o per chi vuole sfruttare le batterie per alimentare una pompa di calore.
Vediamo insieme i vantaggi di un impianto fotovoltaico:
- Risparmio in bolletta: abbiamo visto che sia con lo Scambio sul Posto che con il sistema di accumulo si può ottenere una diminuzione delle spese in bolletta. Con il sistema di accumulo, il risparmio arriva fino al 70-80%.
- Aumento del valore dell’immobile: con un impianto fotovoltaico, il valore commerciale del tuo immobile può aumentare. Il valore aggiuntivo dell’impianto deriva dalla potenza, dalla quantità di energia prodotta e dal costo.
- Abbattimento anche dei costi di riscaldamento: se collegato a una pompa di calore, può contribuire alla riduzione dei costi usati per riscaldare l’ambiente.
- Energia pulita e salvaguardia ambientale: sfruttare le energie rinnovabili è un contributo non solo per il pianeta, ma anche per la qualità della tua vita.
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Fornitori energetici
Fonti
https://www.otovo.it/blog/installare-impianto-fotovoltaico/
Costo impianto fotovoltaico 2023: La guida semplice e completa | Mr. Kilowatt
https://www.mrkilowatt.it/impianti-fotovoltaici/impianto-fotovoltaico-costo-e-prezzi/
Impianto fotovoltaico | Pannelli solari 24
https://www.pannelli-solari24.it/impianto-fotovoltaico/
La potenza di un pannello fotovoltaico | Otovo
https://www.otovo.it/blog/potenza-pannello-fotovoltaico/
Scambio sul posto | Gestore Servizi Energetici
https://www.gse.it/servizi-per-te/fotovoltaico/scambio-sul-posto
Scambio sul posto: cos’è e come funziona | Otovo
https://www.otovo.it/blog/scambio-sul-posto-cose-come-funziona/