Cerchi un impianto fotovoltaico?

Calcola un preventivo personalizzato con i partner di Switcho!

✔️ Sconti esclusivi
✔️ Impianti chiavi in mano
💡 Garanzia minima 10 anni

Impianto fotovoltaico per tutti: perché e come installarlo

Calcola un preventivo per il fotovoltaico

Hai sentito spesso parlare dei vantaggi di un impianto fotovoltaico ma pensi che non faccia per te e le tue abitudini? In questa guida scoprirai come sfruttare la luce del sole al meglio, sia che tu viva in un’abitazione indipendente che in un appartamento ☀️

Come funziona un impianto fotovoltaico

Prima di vedere insieme quale soluzione fa per te, partiamo dalle basi: come è fatto e come funziona un impianto fotovoltaico? Le componenti fondamentali sono:

  • I pannelli, che a contatto con la luce producono corrente continua;
  • L’inverter, ovvero un apparecchio che converte la corrente continua in energia pronta da consumare; 
  • Il contatore di produzione, collocato accanto all’inverter, utile a quantificare l’energia prodotta;
  • Il collegamento alla rete elettrica nazionale: capita infatti che venga immessa energia prodotta e non utilizzata immediatamente, oppure che ci sia necessità di prelevare energia elettrica quando non è prodotta dall’impianto (ad esempio di notte);
  • Il contatore di scambio, che ha il compito di misurare questi flussi di energia computando sia l’energia immessa in rete che quella prelevata.

A partire da questa breve spiegazione del suo funzionamento, quindi, è evidente l’impatto positivo che un impianto fotovoltaico può avere in bolletta: permette di risparmiare sull’energia presa dalla rete grazie all’energia autoprodotta.

La convenienza di un impianto fotovoltaico è infatti da associare al concetto di autoconsumo, ovvero la percentuale di energia prodotta dall’impianto che viene destinata ai tuoi consumi.

➡️ L’autoconsumo di un impianto fotovoltaico così come l’abbiamo descritto, però, si aggira attorno al 30%, proprio perché tendiamo a consumare più energia di sera che durante il giorno, quando invece questa viene prodotta.

Per questo c’è però una soluzione: scopriamola insieme nel prossimo paragrafo ⬇️

Batterie d’accumulo: come permettono di risparmiare

Una soluzione al basso autoconsumo sta nell’installazione di batterie d’accumulo:

Le batterie di accumulo sono sistemi che conservano l’energia prodotta e non immediatamente consumata, permettendo così di usarla quando è più necessario.

💡 Proprio grazie a questa capacità di stoccaggio, l’autoconsumo ottenibile con un impianto fotovoltaico con accumulo si attesta generalmente tra l’80% e il 90%.

Ecco come funzionano i pannelli fotovoltaici dotati di accumulo durante la giornata:

Andamento energia fotovoltaico con accumulo
  • Mattina: i pannelli producono energia e questa è direttamente consumata in casa. L’energia avanzata è accumulata nelle batterie.
  • Pomeriggio: la luce del sole può far superare la soglia di riempimento dell’accumulatore, per cui spesso la corrente generata viene direttamente immessa nella rete elettrica.
  • Sera: l’energia accumulata dalla batteria viene consumata per alimentare luci ed elettrodomestici.
  • Notte: se gli accumulatori non bastano per alimentare i consumi in casa, il sistema si alimenta della rete.

In questo modo, usando di sera l’energia conservata durante la giornata, risparmi su quella prelevata dalla rete.

Perché installare un impianto fotovoltaico con accumulo?
  • Permette un ampio risparmio in bolletta: a differenza di un sistema privo di accumulo, le batterie ovviano al problema dell’autoconsumo non immediato, consentendo così di non prelevare energia direttamente dalla rete.
  • Con le giuste condizioni di partenza e con il corretto dimensionamento, il tuo impianto può diventare a isola o off-grid, ovvero completamente indipendente dalla rete elettrica. Questa è una soluzione ideale se vivi in una località isolata, non raggiunta perfettamente dalla rete elettrica nazionale.
  • Puoi unire il tuo impianto fotovoltaico a una pompa di calore, sistema di riscaldamento che permette di non usare il gas metano. La pompa di calore può essere alimentata dall’energia dell’impianto e dagli accumulatori, dando un taglio così sia ai costi della luce che a quelli del gas.

DOVE ABITI?

Da cosa dipende la produzione di un impianto solare?

Per stimare la produzione di un impianto fotovoltaico occorre fare una serie di valutazioni sul luogo con dei professionisti esperti. Tuttavia possiamo scoprire insieme alcune variabili di partenza:

Clicca sui box per approfondire i fattori 👇
Superficie disponibile e potenza

L’estensione della superficie di partenza, ovviamente, condiziona le dimensioni del tuo impianto, e di conseguenza anche la sua potenza.

La potenza è la quantità massima di energia elettrica che l’impianto può generare in un determinato istante, espressa in watt (W) o kW. Maggiore sarà l’estensione del tuo impianto, maggiore sarà la sua capacità di produrre energia in un determinato istante, per cui sono due variabili direttamente collegate.

In genere, un impianto fotovoltaico a uso domestico ha una potenza di 3-6 kW.

Considerando che, in media, per installare un impianto fotovoltaico di 1 kW di potenza sono necessari almeno 8-9 mq, saranno necessari:

  • Circa 25-30 mq per un impianto di 3 kW;
  • Circa 50-55 mq per un impianto da 6 kW.

Considera quindi di avere a disposizione almeno queste metrature per sfruttare al meglio l’energia fotovoltaica 😉

Posizione geografica

Questo è uno dei fattori più conosciuti per valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico: spesso si parla di un potenziale maggiore del Sud Italia rispetto alle regioni del Nord.

In realtà, sono due le caratteristiche fondamentali di partenza legate alla posizione geografica: 

  • La latitudine: più lo spazio scelto è vicino all’equatore, cioè più a Sud, maggiore sarà l’esposizione al sole;
  • Il clima locale: le condizioni metereologiche e le temperature condizionano la quantità di luce solare che raggiunge i pannelli. Un giorno soleggiato con una temperatura media di 25°C è infatti la condizione ideale per la produzione di energia solare.

Ciò vuol dire che al Nord non è mai conveniente installare un impianto solare? Non è esattamente così: per esempio, il fattore della latitudine può essere “corretto” da una giusta inclinazione.

➡️ A proposito, lo sapevi che è proprio una regione del Nord Italia che, secondo uno studio Terna del 2024, ha ottenuto il primato di produzione di energia? Parliamo della Lombardia (554 MW di potenza installati), seguita da Lazio (426 MW) e Veneto (329 MW). 

Ciò vuol dire che, seppur con un leggero scarto in favore delle regioni più a Sud, tutta l’Italia ha buone condizioni di partenza per installare un impianto fotovoltaico.

Orientamento

L’orientamento della superficie scelta, ovvero la posizione rispetto ai punti cardinali, è un altro fattore fondamentale per posizionare il tuo impianto fotovoltaico.

L’orientamento ottimale per la massima efficienza è verso Sud o Sud-Ovest. Un orientamento a Nord, al contrario, può ridurre la produzione energetica fino al 50%.

Inclinazione dei pannelli

Quando parliamo di inclinazione ci riferiamo all’angolo che il pannello forma rispetto al suolo o alla superficie orizzontale. 

L’inclinazione è un fattore importante per la ricezione dei raggi solari. Se è possibile, questa può essere stabilita durante l’installazione:

  • Viene determinata un’inclinazione fissa, che si adatta alla latitudine con un calcolo preciso e ne “corregge” alcuni svantaggi (in Italia quella ottimale è tra i 25 e i 35°);
  • Viene cambiata durante l’anno (aumentando in inverno e diminuendo in estate), permettendo così di ottimizzare la produzione in base alla posizione del sole.

L’inclinazione ideale, dunque, dipende strettamente dalla latitudine e dal periodo dell’anno, in modo da reclutare quanta più energia solare possibile.

Vogliamo sottolineare, però, che l’inclinazione dei pannelli dipende sempre da quella della superficie disponibile: se abbiamo un tetto a 45° non potremo ottenere un’inclinazione diversa. Se invece lo spazio d’installazione è in un giardino o corrisponde al suolo, ci sono più margini di manovra.

Installazione dei pannelli: costi, incentivi, iter di richiesta

Ora sai più o meno come funzionano gli impianti fotovoltaici con e senza accumulo. Vogliamo però che tu valuti concretamente la possibilità di installazione, dandoti alcune informazioni relative a costi, incentivi e procedure:

Clicca sui box per approfondire le informazioni 👇
Costi di un impianto fotovoltaico con e senza accumulo

I costi sono fortemente condizionati da dimensioni, materiali scelti, presenza di batterie d’accumulo. Da tenere in considerazione, inoltre, sono le modalità di installazione, la distanza tra impianto fotovoltaico e il punto di connessione alla rete elettrica e le spese di carattere amministrativo.

Ad ogni modo, considerando che il prezzo medio per ogni kW di potenza va dai 1.500 ai 2.500€, i costi degli impianti fotovoltaici a uso domestico senza accumulo sono all’incirca seguenti:

  • Impianto da 3 kW: 5.000-8.000€;
  • Impianto da 6 kW: 9.000-15.000€;
  • Impianto da 9 kW: 14.000-23.000€.

💡 Una buona notizia: tutti gli impianti fotovoltaici hanno un’IVA agevolata al 10%!

Nel caso di un impianto con accumulo, vanno poi aggiunti i costi delle batterie: si aggirano intorno ai 370 € per ogni kWh esclusi IVA, trasporto, installazione e pratiche. 

 ➡️ Possono sembrare delle spese elevate, ma è importante sottolineare che si tratta di un investimento a lungo termine: un impianto fotovoltaico dura in media 25-30 anni.

Quanto costa la manutenzione di un impianto fotovoltaico?

Altri costi da tenere in considerazione sono quelli relativi al mantenimento dell’impianto, spesso oggetto di preoccupazione per i più scettici. Parliamo di:

  • Manutenzione annuale: questa comprende la pulizia e verifica dell’ancoraggio dei pannelli, il controllo di tutti i cavi e un test di produzione tramite irraggiamento diretto. Costa in media tra i 150 e i 300€ l’anno.
  • Manutenzione straordinaria: è da considerare in caso si rompa un’apparecchiatura che compone il sistema, per cui i costi sono variabili. Per esempio, dopo 10-12 anni sarà necessario sostituire l’inverter, il cui costo oscilla tra gli 800 e i 1.200€.
Incentivi per l’installazione

Se i costi d’installazione di un impianto ti sembrano elevati, sappi che puoi avvalerti di due diversi bonus dedicati al fotovoltaico.

BONUS RISTRUTTURAZIONI

Il bonus ristrutturazioni è una detrazione IRPEF su 10 quote annuali che copre l’installazione di impianti con e senza accumulo. Le coperture sono:

  • Al 50% su un massimale di spesa di 96.000€ per le abitazioni principali;
  • Al 36% su un massimale di spesa di 48.000€ per gli altri edifici di proprietà.

➡️ Per chi ha un ISEE oltre i 75.000€ è previsto un tetto di detrazione tra 4.000 e 14.000€, in base al reddito e alla situazione familiare.

REDDITO ENERGETICO

Il reddito energetico è un contributo dedicato alle famiglie meno abbienti, ed è stato introdotto nel 2024 con lo scopo di agevolare l’installazione di un impianto fotovoltaico. Ecco le informazioni fondamentali su questo incentivo:

  • Copertura dei costi: quota fissa di 2.000€+ quota variabile di 1.500€ per ogni kW di potenza installata;
  • Requisiti economici: ISEE inferiore a 15.000€ oppure 30.000€ per le famiglie numerose (con almeno 4 figli a carico);
  • Requisiti impianto: potenza compresa tra i 2 e i 6 kW; include una polizza assicurativa multi-rischi.
  • Requisiti del soggetto beneficiario: questo deve essere intestatario sia della fornitura di energia elettrica che titolare di diritto reale sulle superfici adibite all’installazione.

 ❗Questo incentivo non copre i costi di eventuali sistemi d’accumulo.

Come installare i pannelli passo dopo passo

Pensi di avere i requisiti necessari per godere dei benefici del fotovoltaico, i costi ti tornano ma non sai da dove partire? Ecco una lista delle cose da fare 👇

 

VALUTAZIONE DELLA SUPERFICIE

  • Per valutare effettivamente dimensioni e fattibilità dell’installazione, rivolgiti a dei professionisti.
  • Questi stimeranno dimensioni, inclinazione, materiali e tutte le caratteristiche fondamentali del tuo impianto. In questa fase ti mostreranno anche un progetto dei lavori e un preventivo dei costi.

 

AUTORIZZAZIONI

  • Una volta scelta l’installatore che fa più per te, saranno loro a rivolgersi al comune per ottenere l’autorizzazione.
  • In qualche giorno, l’autorità di riferimento effettuerà un controllo dell’edificio, con lo scopo di verificare che non ci siano eventuali vincoli paesaggistici: si tratta di restrizioni che la legge ha introdotto per tutelare aree di particolare pregio estetico, ambientale e culturale. 
  • In caso emergano vincoli, sarà necessario ottenere il nulla osta paesaggistico dalle autorità competenti sul territorio (in molti casi la Soprintendenza ai beni culturali della tua provincia).

 

INSTALLAZIONE

  • Ottenute tutte le informazioni e le autorizzazioni, si procederà con l’installazione dei pannelli. In genere i lavori durano 2-3 giorni. 
  • In questo momento, occorre registrare l’impianto sul portale GAUDÌ, il portale di Terna adibito al censimento degli impianti elettrici. Solitamente se ne occupa il professionista installatore.
  • Si procederà poi all’allaccio dell’impianto, a seguito di una richiesta operata dal tecnico al distributore di zona.
  • Una volta operato l’allaccio, puoi procedere con l’attivazione sul sito del GSE del Ritiro Dedicato o, ancora per pochi mesi, dello Scambio sul Posto.

Vuoi passare all’azione? Per prima cosa, occorre affidarsi a dei professionisti qualificati. Per questo ci sono i nostri partner, con cui puoi valutare la soluzione che fa più per te in base alla tua situazione di partenza. E in più, puoi ottenere degli sconti esclusivi 😎

Scegli ora il tuo nuovo impianto fotovoltaico

Come vendere parte dell’energia prodotta con il Ritiro Dedicato

Un’altra soluzione per sfruttare al massimo il proprio impianto è la vendita dell’energia immessa in rete. Ciò avviene sia tramite accordo diretto con un fornitore (che però spesso acquista solo grandi quantità di energia) che con il Ritiro Dedicato.

Il Ritiro Dedicato (RID) è un servizio, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che permette a chi produce energia dal proprio impianto fotovoltaico di vendere i kWh immessi in rete.

Può accedere al RID chiunque abbia un impianto fotovoltaico di potenza inferiore ai 10 MW, purché non aderisca ad altri tipi di convenzioni o incentivi.

Come funziona il RID? Clicca sui box per scoprirlo👇
Come funziona il pagamento con il RID

Il produttore che vende energia tramite il Ritiro Dedicato può scegliere tra due modalità di calcolo del prezzo:

  • Il Prezzo Zonale Orario (PO), ovvero il prezzo per kWh determinato dal mercato elettrico. Questo cambia in base alle fasce orarie in cui l’energia è immessa in rete e al territorio in cui è stata prodotta l’energia. Attualmente, le zone riconosciute in Italia sono sette: Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud, Sicilia, Sardegna, Calabria. 
  • I Prezzi Minimi Garantiti (PMG), che invece sono un compenso al kWh stabilito da ARERA. Questo, al contrario del PO, è fisso e non varia nel tempo e nello spazio. 

Se da una parte i PMG sono una forma di tutela dell’Autorità nei confronti dei produttori, dall’altra generalmente permettono di ottenere una cifra più bassa del PO. I PMG sono un’alternativa valida al PO in periodi in cui quest’ultimo raggiunge dei picchi verso il basso, garantendo così al produttore di percepire sempre una cifra minima.

Per garantire questa flessibilità, è possibile richiedere il passaggio da una tipologia di prezzo all’altra una volta l’anno.

Il GSE remunera il produttore su base mensile tramite bonifico bancario. Ciò avviene il giorno 25 del mese successivo a quello di riferimento: per esempio, l’energia prodotta e immessa in rete a maggio sarà corrisposta il 25 giugno.

Come accedere al RID

Se rientri nei requisiti, sappi che puoi attivare il servizio tramite una procedura specifica o con il Modello Unico.

 

MODELLO UNICO

Puoi accedere a questo iter semplificato se:

  • Contestualmente, stai richiedendo la connessione e l’esercizio dell’impianto;
  • Il tuo sistema ha una potenza nominale inferiore o uguale a 200 kW.

In questo caso, devi richiedere il servizio dalla tua Area Personale del GSE, direttamente dalla sezione dedicata, con dati alla mano sul progetto.

 

PROCEDURA STANDARD

Entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio devi entrare nella sezione Ritiro Dedicato – RID dall’area clienti, indicando i dati tecnici e amministrativi.

➡️ Il contratto ha la durata di un anno ed è tacitamente rinnovabile. Puoi recedere dal contratto inviando una disdetta almeno 60 giorni prima.

Ritiro Dedicato o Scambio sul Posto?

Spesso, con il RID viene citato anche lo Scambio sul Posto. Entrambi i servizi sono gestiti direttamente da GSE, ma c’è una differenza sostanziale: 

  • Lo Scambio sul Posto è un meccanismo di compensazione tra energia immessa e prelevata, cioè ricompensa il produttore dell’eventuale differenza tra la prima e la seconda.
  • Il Ritiro Dedicato paga l’energia immessa, ma non sottrae l’energia prelevata. Quella sarà poi pagata direttamente in bolletta, senza alcuno sconto.

❗ Lo Scambio sul Posto, però, è in fase di dismissione: potranno aderire solo gli impianti entrati in esercizio non oltre il 29 maggio 2025, facendo richiesta entro il 26 settembre 2025.

Gli impianti fotovoltaici da appartamento

Finora ci siamo concentrati su come sfruttare l’impianto fotovoltaico se hai a disposizione una casa indipendente.

Ma chi vive in appartamento può, in qualche modo, produrre energia fotovoltaica?

La risposta è , e ci sono diverse soluzioni.

Le prime che andiamo a esplorare sono due tipi di impianti fotovoltaici diversi, adattabili allo spazio offerto da un appartamento: quello da balcone e il plug and play

fotovoltaico da balcone plug and play
Esempio di impianto fotovoltaico plug and play

Si tratta, in entrambi casi, di piccoli impianti che non coprono interamente il fabbisogno energetico di un appartamento, e con questi non è possibile dotarsi di un sistema di accumulo. Permettono dunque di consumare all’instante l’energia prodotta.

Ecco sinteticamente le differenze:

FOTOVOLTAICO DA BALCONEFOTOVOLTAICO PLUG AND PLAY
Potenza compresa tra 350 W e 800 WPotenza inferiore o uguale a 350 W
2 o più pannelli1-2 pannelli
Installazione fatta da tecnici o fai da teInstallazione fai da te
800-1000 kWh/anno di energia prodotta450 kWh/anno di energia prodotta
1.100-1.400€500-700€
Clicca sui box per scoprire gli impianti per appartamento 👇
Impianto fotovoltaico plug and play

Con il termine plug and play spesso si intendono sistemi di 1-2 pannelli, già assemblati tra loro e dotati di microinverter, da collegare all’impianto di casa (appunto, “plug and play”).

In realtà, secondo la normativa italiana, l’impianto fotovoltaico plug and play propriamente detto ha una caratteristica specifica, ovvero ha una potenza non superiore a 350 W.

Si tratta quindi di un impianto molto piccolo e maneggevole. Ecco cosa ricordare dell’impianto plug and play:

  • Si può agganciare ovunque: data la compattezza e la facilità di connessione, questo è installabile non solo sui balconi, ma anche sui tetti o in giardino.
  • Essendo già prefabbricato, l’installazione è fai-da-te.
  • Generalmente, non produce più di 450 kWh l’anno.
  • Essendo flessibile, non necessita di alcun permesso normativo o avviso condominiale.
  • È meno dispendioso dell’impianto da balcone: i costi si aggirano tra i 500 e i 700€.
Impianto fotovoltaico da balcone

L’impianto fotovoltaico da balcone è un sistema, generalmente costituito da 2-4 pannelli, che può essere montato in un appartamento.

Ecco alcune caratteristiche distintive:

  • Ha una potenza compresa tra i 350 e gli 800 W, quindi superiore agli impianti plug and play.
  • Puoi trovarlo sia in modalità plug and play (cioè già assemblato e pronto da collegare) che da installare con l’aiuto di professionisti.
  • L’intervento di installazione non richiede generalmente permessi. Tuttavia, potrebbe essere necessario comunicare l’installazione all’amministratore del condominio e agli altri condomini.
  • Generalmente, producono intorno agli 800-1000 kWh di energia l’anno.
  • Ha dei costi maggiori rispetto al plug and play: si aggirano tra i 1.100 e i 1.400€.

➡️ Per quale optare tra i due? La scelta è a discrezione personale. In genere, possiamo dire che se hai spazio sufficiente per installare 3-4 pannelli, con l’impianto da balcone puoi consumare più energia. Il plug and play, invece, è la soluzione ideale se hai un budget più limitato o uno spazio ridotto.

Impianto fotovoltaico in condominio: le soluzioni disponibili

Oltre al tuo appartamento, sappi che per puoi sfruttare anche le superfici comuni del condominio per il tuo impianto fotovoltaico: puoi infatti installarne uno a uso privato oppure a uso centralizzato.

Scegliere tra un impianto fotovoltaico privato o centralizzato in un condominio dipende da esigenze, vincoli e obiettivi economici. Prima di approfondirli, confrontiamo le due tipologie in questa tabella:

IMPIANTO PRIVATOIMPIANTO CENTRALIZZATO
Senza autorizzazione dell’assembleaPrevia autorizzazione dell’assemblea
Risparmio sulle bollette della luceRisparmio sulle bollette condominiali
Installabile su una parte della superficie condominialeInstallabile su tutta la superficie condominiale
Incentivi: bonus ristrutturazioni, reddito energeticoIncentivi: bonus ristrutturazioni 

Impianto fotovoltaico privato in un condominio: è possibile?

Se abiti in un condominio e vuoi sfruttare al massimo l’energia solare, sappi che è possibile installare un impianto fotovoltaico privato anche sulle parti comuni del condominio, come il tetto o un terrazzo comune.

Queste le condizioni:

  1. Non devono essere compromesse la stabilità o il decoro architettonico dell’edificio;
  2. Deve essere garantito un uso paritario delle parti comuni da parte di tutti i condomini: sostanzialmente, puoi farlo sulla porzione di spazio comune che ti spetta.

Per quanto riguarda i costi, incentivi e iter di installazione, segue le linee di guida di qualsiasi impianto privato.

Clicca sui box per scoprire di più sull’impianto privato 👇
Come procedere alla richiesta?

Per installare un impianto fotovoltaico privato nel tuo condominio dovrai comunque seguire alcune accortezze, soprattutto per mantenere buoni rapporti con gli altri condomini. Ecco l’iter consigliato:

  • Effettua una valutazione delle superfici comuni con l’aiuto di un professionista. Verrà elaborato un progetto con una stima dettagliata dei lavori e delle eventuali modifiche necessarie alla superficie interessata.
  • Presenta la proposta all’amministratore condominiale, che provvederà a convocare l’assemblea con tutti i condomini.
  • L’assemblea condominiale non può opporsi all’esecuzione dei lavori. Tuttavia, se sono previste modifiche alle superfici comuni, può proporre modalità alternative di realizzazione.
  • In assenza di opposizioni specifiche e se non sussistono vincoli paesaggistici, potrai procedere con l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
Come capire quale parte comune mi spetta?

Abbiamo visto che puoi effettivamente installare un impianto fotovoltaico solo se i lavori vengono svolti sulla porzione di parte comune a cui hai diritto. 

Ma come ripartire le parti comuni di un condominio?

In realtà, questa domanda non ha una risposta univoca: attualmente il Codice Civile non fornisce norme specifiche, ma ribadisce l’importanza del principio di equità nella suddivisione.

La responsabilità della ripartizione, dunque, è a carico dell’assemblea. Solitamente, il criterio di suddivisione è quello dei millesimi di proprietà, con cui vengono ripartite anche le spese condominiali.

Come ottenere un impianto fotovoltaico centralizzato

Un’alternativa se abiti condominio è un impianto fotovoltaico centralizzato: questo non ti farà risparmiare sulle bollette della luce, ma permetterà di ammortizzare le spese condominiali legate all’utilizzo dell’energia elettrica.

Impianto centralizzato: clicca sui box per saperne di più 👇
Come installare un impianto centralizzato condominiale?

Trattandosi di un sistema che impatta sulla vita di tutti i condomini, la realizzazione di un impianto condominiale richiede la loro approvazione. Vediamo come procedere:

  • Innanzitutto, è necessario effettuare una valutazione delle superfici interessate e realizzare una proposta dei lavori da fare e dei costi da sostenere.
  • Viene presentata la proposta all’amministratore condominiale, che convocherà l’assemblea entro 30 giorni.
  • Questa proposta deve essere approvata con maggioranza assoluta dei condomini (50%+1). 

❗ Coloro che non approvano il progetto non dovranno sostenere le spese relative ai lavori e non potranno ottenere questi benefici nelle bollette condominiali.

Dopo l’approvazione, si può procedere con la selezione del professionista più indicato per le esigenze di tutti e l’esecuzione dei lavori.

I costi di un impianto centralizzato

La stima dei costi di realizzazione di un impianto centralizzato dipende da numerosi fattori quali la superficie, l’esposizione e l’inclinazione del tetto. 

I costi sono proporzionali a quelli del fotovoltaico privato: parliamo di 9-15.000€ per gli impianti di 6 kW e di 14-20mila per gli impianti da 9 kW.

💡 Come per gli impianti privati, anche quelli centralizzati condominiali hanno un’IVA agevolata al 10%.

Agevolazioni per l’impianto centralizzato

Come condominio, potete coprire le spese di realizzazione dell’impianto con alcuni incentivi.

 

BONUS RISTRUTTURAZIONI

La detrazione IRPEF per i condomini copre il 36% per un totale di spesa di 48.000€ ed è ripartita in 10 quote annuali. 

Ciascun condomino aderente al progetto beneficerà della detrazione in base alla propria quota millesimale di proprietà.

 

INCENTIVI PER GRUPPI DI AUTOCONSUMO COLLETTIVO

Questa recente agevolazione è a sostegno dei cosiddetti gruppi di autoconsumo collettivo, ovvero tutti coloro che, grazie un impianto di energia rinnovabile condiviso, riescono ad autoconsumare l’energia prodotta: è quindi il caso dei condomini.

L’incentivo corrisposto dal GSE non è uguale per tutti. Questo è composto da:

  • Una tariffa incentivante per l’energia prodotta, valida per 20 anni, di circa 100€ per ogni MWh (megawattora) prelevato dai condomini;
  • Un corrispettivo di valorizzazione per ogni MWh consumato, stabilito da ARERA ogni anno;
  • Un finanziamento a fondo perduto (cioè senza interessi) fino al 40% dei costi di realizzazione, dedicato però solo a impianti che saranno costruiti in comuni con meno di 5.000 abitanti.

Questo incentivo è valido solo per chi ha aderito entro il 31 marzo 2025. Tuttavia, potrebbe essere riproposto anche nel 2026.

Siamo arrivati proprio alla fine: abbiamo mostrato le diverse soluzioni al fotovoltaico in base alla tua situazione di partenza. Per trovare quella che fa più per te, puoi affidarti ai nostri partner e otterrai anche degli sconti dedicati 😎

Scegli ora il tuo nuovo impianto fotovoltaico
Team Switcho

Team Switcho

Il team di Switcho seleziona per te tante offerte vantaggiose, per offrirti proposte aggiornate e realmente imparziali su energia, internet, telefonia e assicurazioni. Prova il nostro servizio dedicato per trovare le offerte più convenienti in base alla tua situazione attuale!
Aggiornato il 18 Aprile 2025
Home » Luce e Gas » Fotovoltaico » Impianto fotovoltaico per tutti: perché e come installarlo

Ti potrebbe piacere anche

Articoli correlati

risparmia con switcho