Se ti è capitato di analizzare nel dettaglio le voci di spesa della tua bolletta, è possibile che tu abbia trovato la sigla PD, Prezzo Dispacciamento. Ma cos’è? Cosa sapere, in pillole:
- Il dispacciamento dell’energia elettrica è fondamentale per gestire i flussi di elettricità e assicurare che arrivi a clienti domestici e aziende;
- A occuparsi del dispacciamento in Italia è Terna, società che si occupa delle reti di trasmissione dell’energia elettrica;
- I costi per il dispacciamento ricadono in bolletta e non è possibile modificarli.
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Indice
- Cos’è il dispacciamento dell’energia: significato e a cosa serve
- Come funziona il dispacciamento di energia elettrica
- Chi gestisce il dispacciamento dell’energia elettrica in Italia
- I costi di dispacciamento in bolletta
- Quanto incide il dispacciamento sulla bolletta della luce
Cos’è il dispacciamento dell’energia: significato e a cosa serve
Mantenere l’equilibrio del sistema elettrico tra produzione e domanda di energia elettrica: ecco, in poche parole, a cosa si fa riferimento con il termine dispacciamento dell’energia elettrica.
Ma perché questo processo di gestione e coordinamento della produzione e distribuzione dell’energia è fondamentale? I motivi sono diversi. Il dispacciamento, infatti, permette di:
- Assicurare la stabilità e l’affidabilità del sistema elettrico, evitando blackout e garantendo che l’energia sia disponibile quando e dove necessario;
- Garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia, per evitare che si verifichino interruzioni di servizio o danni alle infrastrutture;
- Ottimizzare l’uso delle risorse energetiche, riducendo i costi operativi.
💡 In sostanza, con il dispacciamento è possibile fare in modo di evitare, al contempo, sia uno spreco di elettricità sia il rischio di una produzione insufficiente rispetto alla domanda dei consumatori.
Come funziona il dispacciamento di energia elettrica
Il sistema di gestione del dispacciamento, interconnesso a livello europeo, è controllato da un software e da una centrale di monitoraggio.
Tale sistema monitora continuamente la quantità di energia presente nella rete elettrica nazionale, assicurandosi che la produzione di energia sia sempre in equilibrio con la domanda.
Quando c’è un aumento o una diminuzione della domanda, il sistema reagisce rapidamente attivando o disattivando centrali elettriche e regolando la distribuzione di energia.
Chi gestisce il dispacciamento dell’energia elettrica in Italia
Ma chi si occupa del dispacciamento dell’energia?
In Italia, il dispacciamento è gestito dal Centro Nazionale di Controllo Terna – rinnovato proprio nel 2024 a oltre 60 anni dalla sua nascita.
La società è responsabile di garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica in tempo reale, coordinando la produzione e la distribuzione attraverso un sistema di monitoraggio e controllo centralizzato.
Nel Mercato per il Servizio di Dispacciamento, o MSD, è Terna a intervenire, negoziando l’energia necessaria per le attività di controllo e gestione della rete.
Quando la domanda di energia aumenta significativamente, Terna può richiedere alle centrali di ridurre il loro consumo di energia. Si tratta del cosiddetto servizio di interrompibilità, a cui partecipano, dietro compenso, i principali produttori di energia.
I costi di dispacciamento in bolletta
Il dispacciamento comporta diverse attività, come il bilanciamento tra domanda e offerta in tempo reale, la gestione delle riserve energetiche e la risoluzione di congestioni sulla rete. Operazioni, queste, che richiedono risorse e interventi tecnici che comportano costi operativi per Terna.
Ed è proprio questo il motivo per cui tali costi vengono ripartiti tra i consumatori, i quali possono trovare in bolletta una voce dedicata che serve proprio a finanziare il mantenimento di un sistema elettrico affidabile e stabile.
Ti sarà capitato, infatti, di trovare in bolletta la sigla PD che sta proprio per Prezzo Dispacciamento. Questo valore rientra nella spesa per la materia energia, assieme al prezzo dell’energia, deciso dal gestore.
Quanto incide il dispacciamento sulla bolletta della luce
Facendo parte della spesa per la materia energia, è chiaro che il Prezzo Dispacciamento vada a incidere sul costo totale della bolletta. Il dispacciamento, infatti, può rappresentare circa il 7% della spesa per l’energia.
A tal proposito, va detto che il valore del PD viene stabilito da ARERA che incarica Terna di gestire e attuare il dispacciamento che, a sua volta, fattura questi costi ai distributori di energia elettrica. Questi ultimi, infine, trasferiscono i costi alle compagnie di energia.
❗ Poiché il valore del dispacciamento viene stabilito dall’Autorità, è evidente che non esista un metodo diretto per abbassare i costi di dispacciamento della propria bolletta.
Nonostante ciò, puoi comunque cercare di ottenere un risparmio sulla tua bolletta elettrica adottando alcune strategie. Per prima cosa, il consiglio è confrontare le offerte delle diverse compagnie energetiche per trovare la tariffa più conveniente e adatta alle tue esigenze.
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