Conoscere la differenza tra kW e kWh è fondamentale per saper analizzare i propri consumi e leggere la bolletta. Cosa sapere, in breve:
- Il kW (kilowatt) misura la potenza elettrica e rappresenta la capacità di un impianto o dispositivo di assorbire o generare energia in un dato momento;
- Il kWh (kilowattora) indica la quantità di energia consumata;
- Conoscere la differenza tra kW e kWh ti aiuta a capire meglio come funziona il consumo di energia e a gestire i costi legati all’elettricità.
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Indice
- Cosa sono i kW e cosa indicano
- Cosa sono potenza impegnata e potenza disponibile
- Cos’è la potenza istantanea e come calcolarla
- Cos’è il kWh e perché è così importante
- Conversione da kW a kWh
Cosa sono i kW e cosa indicano
Quando parliamo di kW ci riferiamo all’unità di misura della potenza elettrica. In pratica, il kW misura quanta energia è prodotta o utilizzata in un determinato istante.
Ma quanto è un kilowatt? 1 kW corrisponde a 1.000 Watt: è infatti il Watt a rappresentare l’unità di misura base della potenza.
Tuttavia, poiché 1 Watt rappresenta una quantità molto piccola rispetto alla potenza tipica utilizzata in un’abitazione, è più pratico fare riferimento a al kW, che è più adatto per misurare la potenza degli impianti domestici.
Conoscere cos’è un kW è importante perché è con questa unità di misura che vengono espresse potenza impegnata e potenza disponibile in un contratto di fornitura.
➡️ In kW è espressa anche la potenza degli elettrodomestici che acquisti, sempre segnata sull’etichetta. Questo ti permette anche di capire se quell’elettrodomestico è efficiente a livello energetico oppure no.
Cosa sono potenza impegnata e potenza disponibile
Quando attivi un’utenza elettrica, puoi scegliere tra diversi scaglioni di potenza impegnata, che rappresentano la quantità massima di energia che la tua abitazione può prelevare dal contatore in un dato momento senza rischiare sovraccarichi:
- Per le abitazioni con elettrodomestici base, come frigorifero, lavatrice, luci e televisore, in genere sono sufficienti 3 kW di potenza impegnata.
- Se vengono utilizzate apparecchiature elettriche più potenti, per esempio attrezzature professionali, la potenza impegnata può arrivare anche a 10 kW.
La potenza disponibile, invece, è pari alla potenza impegnata più un margine del 10%, che consente un piccolo spazio per il consumo istantaneo.
➡️ Facciamo un esempio: se il contratto prevede una potenza impegnata di 3 kW, la potenza disponibile sarà di 3,3 kW (3 kW + 10% di 3).
Se la quantità di energia che viene prelevata dal contatore in un dato momento supera la potenza disponibile (ad esempio, se superi i 3,3 kW nel caso di una potenza impegnata di 3 kW), il contatore scatta: l’erogazione dell’elettricità viene interrotta per evitare danni o sovraccarichi all’impianto.
💡 Puoi le informazioni relative alla potenza impegnata e alla potenza disponibile in bolletta, in genere sotto la voce Dati fornitura o Tipologia di contratto.
Cos’è la potenza istantanea e come calcolarla
Quanto appena detto ci porta direttamente al concetto di potenza istantanea, cioè proprio la quantità di energia che un dispositivo sta assorbendo in un determinato momento.
Ad esempio, se in un determinato istante il frigorifero e la lavatrice sono in funzione, la somma della potenza istantanea assorbita da ciascun dispositivo può essere vicina o addirittura superare il limite della potenza disponibile.
Come abbiamo visto, infatti, se il consumo istantaneo totale supera il 10% in più rispetto alla potenza impegnata, il contatore scatta.
La buona notizia è che la potenza istantanea è facile da calcolare. Sull’etichetta di ogni elettrodomestico, infatti, viene riportata in Watt la potenza elettrica per farlo funzionare.
Per calcolare la potenza istantanea, basta sommare le potenze di tutti gli elettrodomestici attivi in un dato momento. Supponiamo, dunque, di avere questi elettrodomestici in funzione:
ELETTRODOMESTICO | POTENZA ELETTRICA (W) |
---|---|
Frigorifero | 350 |
Televisore | 100 |
Microonde | 1.200 |
Lavatrice | 1.500 |
Per calcolare la potenza istantanea dobbiamo sommare la potenza di tutti gli elettrodomestici. Otteniamo, dunque, il risultato di 3.150 W (3,15 kW).
Se la potenza impegnata nel contratto è di 3 kW, la potenza disponibile (che include il 10% di tolleranza) sarà di 3,3 kW. In questo caso, non potremmo accendere un altro elettrodomestico per non rischiare di far saltare il contatore.
Cos’è il kWh e perché è così importante
Ora, approfondiamo la differenza tra kW e kWh.
Mentre il kW misura la potenza istantanea, ossia la quantità di energia che può essere assorbita in un dato momento, il kWh rappresenta la quantità di energia consumata nel corso del tempo.
In pratica, 1 kWh è l’energia utilizzata da un apparecchio che assorbe 1 kW per un’ora.
Si tratta di un’unità di misura fondamentale, dal momento che:
- Il consumo in bolletta è indicato in kWh (questo dato è, dunque, essenziale per leggere la bolletta);
- Le offerte per la fornitura di energia elettrica spesso presentano il costo per kWh (espresso in €/kWh).
➡️ Tieni presente che i contatori moderni sono in grado di registrare il consumo in diverse fasce orarie (ad esempio F1, F2, F3), in cui l’energia elettrica può avere un prezzo variabile a seconda dell’orario del giorno.
Conversione da kW a kWh
Per calcolare i kWh basta moltiplicare la potenza dell’apparecchio (espresso in kW) per il tempo durante il quale è stato in funzione.
Ad esempio, supponiamo di avere una lampadina LED con una potenza di 10 W (0,01 kW). Se la lampadina è accesa per 5 ore, il consumo energetico sarà:
Energia consumata = 0,01 kW x 5 ore = 0,05 kWh
Questo calcolo, però, non è sempre valido: prendiamo, come esempio, apparecchi quali il frigorifero o la lavatrice.
La potenza assorbita di questi dispositivi varia nel tempo: ad esempio, il frigorifero non consuma la stessa quantità di energia continuamente, ma il motore si accende e si spegne in base alla temperatura interna. Analogamente, una lavatrice consuma più potenza durante il riscaldamento dell’acqua rispetto ad altre fasi del ciclo di lavaggio.
In questi casi, per ottenere una stima precisa del consumo di questi apparecchi, potrebbe essere utile affidarsi a un misuratore di consumo elettrico, un dispositivo che permette di monitorare il consumo in kWh in tempo reale.
Per questo gestire al meglio i tuoi consumi, non ti basta calcolare i kWh consumati: è importante anche scegliere l’offerta luce più adatta alle tue abitudini.
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Fonti
https://www.memodo.it/m/fotovoltaico/impianti-fotovoltaici/differenza-tra-kw-e-kwh/