Quali sono le differenza tra un contatore di energia monofase e trifase?

In contesti legati alla fornitura di energia elettrica, soprattutto se ti sei informato su come funziona il tuo contratto con la compagnia elettrica, potresti aver sentito parlare di contatore monofase o trifase. Cosa sapere, in breve: 

• Un contatore di energia monofase è generalmente utilizzato nelle case comuni ed è sufficiente per il fabbisogno di energia di elettrodomestici e impianti domestici standard;
• Un contatore di energia trifase è invece più comune in ambito industriale o per abitazioni con un consumo maggiore;
• L’installazione di un contatore trifase e monofase ha lo stesso costo. Quello che cambia è il costo della quota potenza, che dipende dalla potenza contrattata per l’abitazione. 

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Indice

• Cos’è un contatore di energia trifase e quando si usa
• Come funziona un sistema a corrente trifase
• Quando installare un conta kilowatt trifase
• Contatore kilowatt monofase: cos’è e quando si usa
• Qual è la differenza tra contatore di energia trifase e monofase
• Quanto costa il passaggio da monofase a trifase
• Passaggio da contatore trifase a contatore monofase

Cos’è un contatore di energia trifase e quando si usa

Prima di capire cosa scegliere tra contatore trifase e monofase, cerchiamo di comprendere cosa si intende con questi termini. 

Quando parliamo di contatore di energia trifase, facciamo riferimento a un dispositivo utilizzato per misurare il consumo di energia elettrica in un sistema trifase, una modalità di distribuzione dell’energia caratterizzata dalla presenza di tre fasi elettriche distinte. 

Il sistema trifase è largamente impiegato nella produzione e distribuzione di energia per la sua efficienza: consente di trasportare la stessa quantità di energia utilizzando meno materiale e riducendo le perdite di potenza lungo le linee di trasmissione. 

Un contatore trifase è indicato quando i carichi elettrici sono elevati, in particolare:

• In contesti industriali o artigianali;
• In abitazioni e attività che necessitano di potenze superiori a 6 kW. 

In questi contesti, infatti, utilizzare un sistema monofase potrebbe creare squilibri nella rete elettrica, con potenziali problemi tecnici come cadute di tensione. 

Se però la potenza necessaria è limitata, ad esempio 1,5 kW, l’uso di un contatore trifase risulta poco vantaggioso. 

⚠️ Tieni presente, poi, che è il distributore locale a decidere se accettare o meno l’installazione di un contatore trifase o la sua conversione sulla base di una valutazione della compatibilità con la rete per evitare squilibri.

Come funziona un sistema a corrente trifase

Un sistema a corrente trifase è composto da tre cavi di fase e un cavo neutro, che insieme permettono di distribuire l’energia elettrica in modo bilanciato. 

I tre cavi di fase trasportano correnti alternate che oscillano in modo sinusoidale, ma con uno sfasamento di 120° tra loro, il che significa che ogni fase raggiunge il picco massimo in momenti diversi. 

È proprio questo meccanismo a garantire un flusso di energia costante e uniforme che consente anche di ridurre le perdite e migliorare l’efficienza rispetto ai sistemi monofase. 

💡 Come abbiamo già accennato, questo sistema viene utilizzato principalmente in ambiti che richiedono una maggiore potenza, come industrie, grandi edifici o impianti complessi.

Quando installare un conta kilowatt trifase

L’installazione di un contatore trifase si può rendere necessaria in alcune situazioni, specialmente:

• In ambito industriale per potenze elevate (15 kW, 20 kW o superiori): è indispensabile in industrie, laboratori artigianali o officine che utilizzano macchinari ad alta potenza. Potenze di questa entità non possono essere gestite con un contatore monofase, che risulterebbe inadeguato per sostenere i carichi energetici richiesti;
• In utenze domestiche con alti consumi elettrici: alcune abitazioni con impianti complessi o grandi elettrodomestici possono necessitare di un contatore trifase. Ad esempio, case dotate di pompe di calore, cucine professionali o piscine consumano molta energia e beneficiano di un sistema trifase per distribuire meglio il carico (in questi casi, il consumo supera le capacità tipiche di un impianto monofase, generalmente sui 3 kW). 

Contatore kilowatt monofase: cos’è e quando si usa

Capito come funziona un sistema a corrente trifase, cerchiamo ora di capire il meccanismo alla base di un sistema monofase e quando l’installazione di un contatore monofase è maggiormente indicata. 

Il contatore monofase è un dispositivo che misura il consumo di energia elettrica in impianti alimentati da un sistema con due soli cavi: uno di fase e uno di neutro. 

È la tipologia di contatore luce più diffusa nelle abitazioni e nelle utenze domestiche comuni, dove l’energia elettrica viene utilizzata principalmente per illuminazione ed elettrodomestici standard come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e televisori. 

In effetti, tale sistema è particolarmente adatto per utenze con una potenza contrattuale medio-bassa, tipicamente pari a 3 kW, ma può essere regolato con potenze comprese tra 1,5 kW e 6 kW, a seconda delle necessità.

❗ In casi particolari, una fornitura monofase può arrivare a potenze maggiori, fino a 10 kW, ma questo avviene raramente e solo se non sono richiesti carichi continuativi o elevati che giustificherebbero un contatore trifase.

Qual è la differenza tra contatore di energia trifase e monofase

Da quanto appena detto, ormai ti sarà più chiara la differenza tra contatore trifase e monofase. Possiamo riassumerne le caratteristiche e le differenze principali in questa tabella: 

Quanto costa il passaggio da monofase a trifase

Quando devi attivare un’utenza della luce, puoi scegliere se installare un contatore monofase o trifase. Una decisione che, come abbiamo visto, dipende principalmente dalle tue esigenze. 

Dovrai, infatti, considerare l’utilizzo previsto: se l’impianto sarà destinato a illuminazione e apparecchi domestici standard, un contatore monofase sarà sicuramente sufficiente. Al contrario, se prevedi di alimentare macchinari potenti, un contatore trifase potrebbe essere più indicato. 

Inoltre, dovrai valutare la potenza contrattuale: per richieste superiori a 6 kW, un sistema trifase è spesso la scelta obbligata per garantire stabilità e prevenire problemi di squilibrio sulla rete.

Un altro fattore che dovrai considerare sono i costi. Attenzione, perché il costo dell’allacciamento del contatore non varia in base al fatto che sia monofase o trifase, bensì dipende dalla potenza richiesta. 

Questo perché il costo è legato alla quantità di energia che l’impianto deve essere in grado di gestire, non al tipo di contatore installato.

❗ Va detto, però, che un sistema trifase con una potenza elevata comporterà costi ricorrenti maggiori legati alla “quota potenza” presente in bolletta, quindi la scelta deve essere fatta con attenzione per evitare spese inutili. 

Passaggio da contatore trifase a contatore monofase

E se dopo il trasferimento in una nuova casa scopri che è stato installato dal precedente proprietario un contatore trifase di cui non hai bisogno? 

In questi casi, il consiglio è mantenerlo, senza effettuare il passaggio da trifase a monofase. Come abbiamo visto, infatti, a parità di potenza contrattuale, i costi in bolletta non cambiano. 

Cambiare il contatore comporterebbe un costo aggiuntivo per la sostituzione che potrebbe risultare superfluo se la potenza richiesta è adeguata al sistema esistente. Perciò, se il contatore trifase soddisfa le tue esigenze, non è necessario sostituirlo solo per passare a un monofase.