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Quali sono i consumi di un’asciugatrice? Guida al risparmio

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Se stai pensando di compiere questo acquisto, ti starai chiedendo quali siano i consumi di un’asciugatrice. Considerato un elettrodomestico energivoro, facciamo chiarezza su quanto effettivamente consumi. Scoprirai: 

  • Quanto consuma un’asciugatrice in un ciclo di utilizzo e in un anno;
  • Quali sono i diversi tipi di asciugatrici, quale consuma meno e come leggere l’etichetta energetica;
  • Come risparmiare sui consumi dell’asciugatrice utilizzandola nel modo giusto.

💡 Un altro modo per risparmiare sui consumi di un’asciugatrice è avere un’adeguata offerta luce. Per questo c’è Switcho: analizziamo la tua attuale tariffa e ti mostriamo solo quelle migliorative. E se vuoi effettuare il cambio, ci occupiamo noi di tutta la burocrazia, gratis.

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Indice

Quanto consuma un’asciugatrice 

Con un’asciugatrice è possibile risparmiare tempo e, in alcuni casi, anche evitare di utilizzare il ferro da stiro. In altri, poi, diventa una necessità: basti pensare a chi non ha spazio sufficiente per mettere i vestiti ad asciugare all’aria aperta. 

Nonostante la comodità di poter disporre di un elettrodomestico di questo tipo, il primo pensiero, al momento dell’acquisto, va subito ai consumi

L’asciugatrice è considerato un elettrodomestico energivoro che può avere un impatto non indifferente sulle bollette della luce. Ma è davvero così?

I consumi di un’asciugatrice dipendono da diversi fattori, tra cui le abitudini di utilizzo e la classe energetica dell’elettrodomestico

Facciamo qualche esempio:

  • Un’asciugatrice di classe energetica B presenta consumi di circa 1,5-1,9 kWh per ciclo di utilizzo, per un consumo medio annuo di 342-445 kWh
  • Con un’asciugatrice di più bassa classe energetica, i consumi possono aumentare arrivando anche fino a 500 kWh all’anno.  

Le cose cambiano, invece, quando si fa riferimento a un’asciugatrice della miglior classe energetica (come la classe A), che permette di ottenere un risparmio fino a 126 kWh all’anno

Anche i consumi medi relativi al singolo ciclo di utilizzo cambiano in base all’efficienza energetica dell’elettrodomestico. 

Tenendo conto di una tariffa elettrica di 0,50 euro per kWh, il costo di un ciclo di asciugatura varia tra 0,75 e 1 euro. Valore che può salire fino a 1,5-2,5 euro per ciclo negli apparecchi con una minore efficienza energetica. 

Fattori che incidono sui consumi di un’asciugatrice

Quelli che abbiamo visto sono i consumi medi di un’asciugatrice, ma ciò significa anche che si tratta di stime. 

Come già accennato, infatti, sono molti i fattori che incidono sui consumi di questo elettrodomestico, per esempio: 

  • Tipo di asciugatrice: esistono diverse tipologie di asciugatrice, per esempio a condensazione o a pompa di calore. Quest’ultima, come vedremo a breve, è generalmente tra le più efficienti;
  • Durata del ciclo di asciugatura: cicli più lunghi consumano più energia. Alcune asciugatrici offrono cicli più brevi e programmi specifici per diversi tipi di tessuti;
  • Frequenza di utilizzo: non è difficile immaginare che più spesso viene utilizzata l’asciugatrice, maggiori saranno i consumi totali di energia;
  • Programma selezionato: alcuni programmi consumano più energia rispetto ad altri. Per esempio, i programmi ad alta temperatura possono essere meno efficienti di quelli a bassa temperatura o di programmi eco;
  • Capacità di carico: vale sempre la pena riempire il cestello almeno del 70% per ottimizzare l’uso di energia. 

Inoltre, è chiaro che l’efficienza energetica dell’asciugatrice influisca massivamente sui consumi. Proprio per questo motivo, l’etichetta energetica dell’elettrodomestico può aiutare a prendere scelte più consapevoli in fase di valutazione d’acquisto. 

Come leggere l’etichetta energetica di un’asciugatrice

Saper leggere l’etichetta energetica di un’asciugatrice è un primo passo per risparmiare sui consumi di questo apparecchio. Ma come si legge?

etichetta energetica asciugatrice
Crediti: sito ENEA

Possiamo suddividere l’etichetta energetica in 4 settori: 

  • Settore 1: contiene le informazioni relative al produttore e al modello;
  • Settore 2: viene presentata la scala delle classi di efficienza energetica, mentre quella relativa all’apparecchio scelto si trova a destra, nella linguetta nera. In questo caso, per esempio, parliamo di un’asciugatrice di classe B, ma ricorda che alcune tipologie, come le asciugatrici a pompa di calore, possono essere anche di classe A+ o A++;
  • Settore 3: è questa l’area che ci interessa se vogliamo conoscere i consumi dell’asciugatrice, espressi in kWh/anno. Tieni presente che il consumo viene calcolato per 160 cicli del programma standard per tessuti di cotone, a pieno e mezzo carico. Troviamo informazioni anche sulla durata del ciclo standard, sulla capacità in Kg e sul livello di rumorosità (espresso in dB);
  • Settore 4: l’ultimo settore riguarda la classe di efficienza di condensazione che viene classificata con lettere dalla A (massima efficienza di condensazione, ovvero l’asciugatrice riesce a recuperare quasi tutta l’umidità rimossa dai vestiti) alla G (minima efficienza di condensazione, ovvero una parte significativa dell’umidità non viene condensata adeguatamente). 

❗ Questa etichetta cambierà il 1° luglio 2025: verranno infatti eliminate tutte le classi che vanno da A+++ ad A+, come è anche accaduto per l’etichetta energetica di altri elettrodomestici.

Quanto consuma un’asciugatrice a pompa di calore 

Diverse sono le tipologie di asciugatrice presenti in commercio. Tra queste possiamo trovare: 

  • Asciugatrice a resistenza elettrica che, pur essendo la più economica, non è certo la scelta migliore in fatto di efficienza energetica;
  • Asciugatrice a condensazione che raccoglie l’umidità estratta dai vestiti in un serbatoio o la scarica nello scarico domestico. Questo tipo di asciugatrice ha un’efficienza energetica intermedia, ma non è la più efficiente sul mercato;
  • Asciugatrice a pompa di calore, tra le più efficienti dal punto di vista energetico, consuma circa la metà dell’energia rispetto alle asciugatrici a condensazione tradizionali. Se è vero che tende ad avere un costo iniziale più elevato, permette di risparmiare sui costi energetici sul lungo termine.

❗ A partire dai prossimi anni, proprio per la sua efficienza, l’asciugatrice a pompa di calore sarà l’unico modello ammesso alla vendita.

Il consumo annuo di un’asciugatrice a pompa di calore, infatti, va dai 126 a circa 448 kWh l’anno, facendo risparmiare il 10% dei consumi rispetto ai modelli a condensazione.

Come risparmiare sui consumi dell’asciugatrice

Come abbiamo visto, i consumi di un’asciugatrice dipendono da diversi fattori. Molto dipende dall’efficienza energetica – e, dunque, dalle scelte prese in fase d’acquisto – ma anche dalle proprie abitudini di utilizzo. 

Non mancano, infatti, i metodi per risparmiare sui consumi di elettricità legati a questo elettrodomestico. Per non far aumentare la bolletta, puoi seguire alcuni semplici consigli: 

  • Scegli l’asciugatrice guardando sempre l’etichetta energetica, magari optando per l’acquisto di un’asciugatrice a pompa di calore che, anche se presenta costi di acquisto più elevati, garantisce un risparmio a lungo termine sulle bollette;
  • Utilizza l’asciugatrice solo quando è possibile riempirla al massimo della sua capacità ottimale, ma evita di sovraccaricarla;
  • Prima di mettere i vestiti nell’asciugatrice, utilizza un ciclo di centrifuga ad alta velocità in lavatrice per rimuovere quanta più acqua possibile, così da ridurre i tempi di asciugatura;
  • Mantieni i filtri dell’asciugatrice puliti per garantire un flusso d’aria ottimale e un’efficienza energetica maggiore e, in linea generale, ricorda sempre di effettuare una buona manutenzione dell’apparecchio;
  • Posiziona l’asciugatrice in un’area ben ventilata e mantieni libero lo spazio intorno all’apparecchio per migliorare l’efficienza;
  • Utilizza l’asciugatrice durante le ore di tariffa elettrica ridotta, se il contratto di energia elettrica prevede fasce orarie con costi più bassi.
  • Può sembrare banale dirlo, ma non lo è: uno dei metodi migliori per risparmiare è assicurarsi di aver sottoscritto l’offerta luce più in linea con le tue esigenze. Per questo c’è Switcho: carica la tua bolletta e noi ti diremo se la tua tariffa è adatta a te o ce ne sono di migliori. E se vuoi cambiare fornitore, ci occupiamo noi di tutta la burocrazia (gratis) 🤓
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Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 24 Luglio 2024
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