Fine del mercato tutelato gas e luce: confermate le date

🆕 Novità sulla fine tutela: è scattato il rinvio della scadenza del mercato tutelato luce. Apri questa news per tutti gli aggiornamenti.

Ora è ufficiale: il mercato tutelato di gas e luce sta per chiudere. Non vi è infatti alcun accenno alla tanto attesa proroga nel Decreto Energia approvato il 27 novembre dal Consiglio dei Ministri.

A breve capiamo insieme tutte le novità, ma prima ricorda che puoi passare al mercato libero in pochi clic e scegliendo la tariffa più vantaggiosa su Switcho (servizio 100% digitale, gratuito e senza call center).

Indice

• Confermata la fine del mercato tutelato nel 2024
• Le novità delle ultime settimane
• Fine della tutela del gas: ecco l’iter previsto
• La situazione del mercato tutelato in Italia
• Come si fa il passaggio al mercato libero?
• Decreto Energia novembre 2023: cosa include?

Confermata la fine del mercato tutelato nel 2024

Un Decreto Energia in attesa di discussione da diverse settimane, il dialogo aperto con l’Europa e le incertezza di 9,5 milioni di clienti del servizio di maggior tutela. Questi gli ingredienti di uno dei temi più discussi in questo autunno 2023, una saga che ora (forse) giunge al termine con una certezza:

A gennaio 2024 chiuderà il servizio di maggior tutela del gas, e ad aprile 2024 quello dell’energia elettrica.

Il 27 novembre il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il nuovo Decreto Energia che, secondo le indiscrezioni, avrebbe dovuto contenere il provvedimento sulla proroga del mercato tutelato. Di cui, però, non c’è traccia.

A rendere sempre più improbabile il rinvio era stata, già nelle scorse settimane, la reazione dell’Europa alla proposta: la liberalizzazione del mercato energetico è infatti uno dei punti oggetto dell’accordo tra Italia e UE per l’erogazione delle rate del PNRR. Una proroga avrebbe quindi messo fortemente a rischio i fondi europei.

Le novità delle ultime settimane

Sul tema era tornato più volte il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin nel corso dell’ultimo mese. Ad esempio, aveva dichiarato:

“È necessaria una valutazione di approfondimento tecnico anche del rapporto con l’Ue sul mercato tutelato. […] Una proroga secca del mercato tutelato non ci sarà”

Min. Pichetto Fratin, 24 ottobre 2023

Da un lato l’esigenza di conciliare la posizione di Italia ed Europa, dall’altra quella di assecondare le numerose associazioni di consumatori in apprensione per i possibili aumenti in bolletta dovuti al passaggio al mercato libero. Senza dimenticare la volontà di sensibilizzare sul tema i clienti che saranno interessati dal passaggio (per cui occorre tempo).

Nel frattempo però il Decreto Energia è stato portato avanti senza il provvedimento relativo alla fine della maggior tutela. Secondo il Sole 24 ORE: 

“Il governo però sta studiando una qualche forma di dilazione o di uscita “morbida”, per favorire gli utenti interessati (oltre 5 milioni), ma questa norma non è ancora pronta ed è rimasta fuori dal decreto”.

Salvo nuove modifiche, quindi, cosa succederà a gennaio?

Fine della tutela del gas: ecco l’iter previsto

Già da diversi mesi l’Autorità del settore energetico (ARERA) ha predisposto degli specifici iter per accompagnare gradualmente i clienti dal mercato tutelato al libero. Punto cardine di questo processo è la divisione tra clienti vulnerabili e non, rispettivamente circa 4,5 e 5 milioni di utenze.

• Clienti vulnerabili: persone con una situazione di svantaggio fisico, economico o di età.
• Clienti non vulnerabili: tutti gli altri.

Nel dettaglio, ecco l’elenco di requisiti per entrambe le tipologie 👇

Vediamo quale percorso è stato previsto per ciascuna categoria.

➡️ Clienti vulnerabili e servizio di tutela della vulnerabilità

Il passaggio più incombente a livello di tempo, quello per le forniture gas, sostanzialmente non toccherà i clienti vulnerabili. Infatti queste persone passeranno al cosiddetto servizio di tutela della vulnerabilità, dove condizioni e prezzi vengono definiti da ARERA. 

Per quanto riguarda la luce, attualmente non sono previsti iter particolari e si può quindi presumere che prosegua il servizio di maggior tutela. 

➡️ Clienti non vulnerabili e le possibili alternative

Tutti i clienti che non rientrano tra i vulnerabili hanno già ricevuto, a partire da settembre, delle apposite comunicazioni da parte dei loro fornitori gas in cui si comunicano le opzioni a disposizione:

• Attivare l’offerta del mercato libero proposta dal fornitore attuale;
• Attivare un’altra offerta del mercato libero proposta da un diverso fornitore;
• Non fare nulla ed accettare tacitamente un’offerta gas PLACET variabile con lo stesso fornitore.

Ecco un esempio di comunicazione inviata da Enel 👇

Per quanto riguarda l’energia elettrica si potrà invece scegliere un’offerta luce del mercato libero oppure accettare il passaggio al Servizio a Tutele Graduali dove la fornitura sarà assegnata a un provider tramite asta territoriale (questi bandi dovrebbero tenersi a dicembre 2023). 

💡 Ricorda che è sempre possibile passare al mercato libero del gas e della luce in qualsiasi momento, indipendentemente dalla tipologia di cliente. Si tratta di un processo gratuito e senza interruzione della fornitura.

La situazione del mercato tutelato in Italia

Sono coinvolti un totale di circa 9,5 milioni di clienti in quello che è un passaggio annunciato ormai da diversi anni. Nel corso del tempo, lo stop definitivo al servizio di tutela è stato rinviato numerose volte; nel frattempo sempre più clienti hanno portato a termine il passaggio al mercato libero in autonomia.

Ad oggi si trova in maggior tutela ancora il 30% circa dei clienti domestici, dopo che nel 2021 e 2023 sono terminati i servizi di tutela luce per PMI e microimprese.

Chi ancora si trova in regime di tutela spesso teme il passaggio al mercato libero, considerato insidioso perché richiede la scelta e la sottoscrizione di un’offerta che non tutti – data la complessità del mercato energetico – hanno competenze e tempo di valutare.

Proprio per questo esiste Switcho: il nostro servizio gratuito e digitale permette di trovare le offerte luce e gas che garantiscono il maggior risparmio annuo (mentre se non ne esistono, te lo diciamo). In più gestiamo anche tutta la burocrazia del cambio! 😎

Come si fa il passaggio al mercato libero?

Se preferisci portare a termine il passaggio e toglierti una volta per tutte questo pensiero, sappi che lo puoi fare in modo semplice e indolore. Infatti si tratta di una pratica:

• Gratuita
• Senza interventi tecnici sul contatore
• Senza interruzioni di fornitura
• Senza penali e costi di attivazione

Per entrare nel mercato libero occorre sottoscrivere un contratto con un nuovo fornitore, il quale gestirà il cambio senza necessità di inviare alcuna disdetta all’attuale fornitore. Potrai anche approfittare di sconti dedicati ai clienti del mercato tutelato o di altre promozioni; in più avrai modo di scegliere tra un’offerta a prezzo fisso o indicizzato in base alle tue esigenze.

Per aiutarti nella scelta dell’offerta, qui trovi alcune delle tariffe luce e gas più interessanti del momento 👇

	Offerta	Prezzo luce	Prezzo gas	Quota fissa	Costo*
	NeN Special 36	0,136 €/kWh	0,49 €/Smc	18 €/mese	62 €/mese
	VIVIWeb Market+ LuceGas	PUN + 0,028 €/kWh	PSV + 0,11 €/Smc	22 €/mese	63 €/mese
	Hera PiùControllo ACTIVE Casa	PUN + 0 €/kWh	PSV + 0,08 €/Smc	18 €/mese	66 €/mese

Decreto Energia novembre 2023: cosa include?

Appurato che non c’è accenno alla proroga del mercato tutelato, rimane da chiarire quale sia il contenuto del Decreto legge approvato lunedì 27 novembre dal Consiglio dei Ministri. 

La somma dei provvedimenti muoverà ben 27,4 miliardi di investimenti per interventi come: 

• Rigassificatori nel Mezzogiorno: si parla della costruzione di due rigassificatori di gas naturale liquido on-shore con sede a Porto Empedocle e Gioia Tauro.
• Estrazione di gas: saranno rilasciate nuove concessioni per l’estrazione di idrocarburi da utilizzare soprattutto per l’alimentazione delle aziende energivore e gasivore. 
• Eolico off-shore: viene definita la necessità di fondare due nuovi impianti eolici galleggianti in mare al Sud.
• Aziende energivore: saranno incentivate ad installare nuovi impianti a fonti rinnovabili con il GSE che, per i primi 3 anni, anticiperà gli effetti della realizzazione di questi impianti offrendo loro energia allo stesso prezzo di produzione delle rinnovabili. 
• Scorie nucleari: Regioni e Comuni potranno autocandidarsi per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari.