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Cosa significa il coefficiente C nella bolletta del gas?

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Forse ti è capitato di notare una voce nella bolletta del gas chiamata “coefficiente C”. Di cosa si tratta?

In poche parole, questo numero rappresenta il moltiplicatore che permette al fornitore di calcolare i consumi di gas da fatturare a partire dai consumi rilevati dal contatore. Così facendo, i consumi sono fatturati in maniera equa in tutto il Paese senza differenze dovute al clima e all’altitudine.

A breve andiamo a scoprire nel dettaglio a cosa serve questo valore, ma prima un consiglio: prova Switcho per risparmiare sulle tue bollette del gas. Il nostro servizio è completamente digitale e gratuito 😇

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Indice

Cos’è il coefficiente C nella bolletta del gas e a cosa serve?

Il coefficiente C è un coefficiente di conversione che serve a uniformare il calcolo dei consumi di gas a livello nazionale

Devi sapere, infatti, che i contatori presenti nelle nostre case misurano il volume di gas consumato in metri cubi (mc), ma il volume del gas non è sempre uguale: esso varia in base alle stagioni e alla località. Estate o inverno, montagna o pianura, sono tutte variabili che influenzano i metri cubi registrati dal contatore.

Come fare, quindi, a trasformare questo dato in qualcosa di standard per tutti i consumatori del Paese? Moltiplicandolo per un coefficiente correttivo che varia in base alla zona in cui ci si trova.

Moltiplicando i metri cubi (mc) registrati dal contatore per il coefficiente C della propria zona è possibile ottenere gli standard metri cubi (Smc) consumati. Quest’ultimo è il dato usato dal fornitore per calcolare la bolletta del gas.

💡 In questo modo, tutti i consumatori vengono messi sullo stesso piano, il che consente di pagare la stessa cifra a parità di quantità di gas consumato, a prescindere dalle condizioni di pressione e temperatura.

Coefficiente correttivo C: su quali variabili agisce

Possiamo quindi definire il coefficiente C come un vero e proprio coefficiente correttivo, dal momento che va a correggere una situazione di squilibrio iniziale. Ma a cosa è dovuto questo disallineamento tra i consumi di gas delle varie zone d’Italia? Ci sono almeno 3 cause:

  • Pressione del gas: questa varia in base al tempo atmosferico, all’altitudine e alla posizione geografica. 
  • Composizione del gas: dipende dalla fonte di approvvigionamento. Una diversa composizione comporta anche diverse prestazioni in fase di combustione.
  • Temperatura del gas: a una maggiore temperatura corrisponde un maggiore volume di gas consumato.

Questi fattori incidono in modo diverso nelle varie zone del Paese: basta pensare a quanto può variare la pressione o la temperatura tra un luogo montuoso e uno pianeggiante per capire che le differenze tra i vari Comuni sono notevoli.

Per risolvere questo problema, a partire dal 2009 è stato introdotto il coefficiente C, grazie al quale i consumi vengono calcolati allo stesso modo a livello nazionale, ovvero a una temperatura di 15° e a una pressione di 1013,25 millibar.

Differenza tra mc e Smc

In base a quanto detto finora, emerge che esistono due modi di misurare il gas:

  • mc (metro cubo): è l’unità di misura usata dai contatori per quantificare la materia prima effettivamente consumata.
  • Smc (Standard metro cubo): è l’unità di misura usata dai fornitori per fatturare i consumi in bolletta senza tenere conto delle differenze di altitudine e clima.

  💡 Per passare dal metro cubo allo standard metro cubo occorre moltiplicare il primo per il coefficiente di conversione C della tua zona (che puoi trovare in bolletta). Ad esempio, se il consumo è pari a 110 mc e il coefficiente C è 1,027235, possiamo identificare gli standard metri cubi fatturati con la seguente formula: 110 sm x 1,027235 = 112,99585 Smc.

Dove leggere il coefficiente C nella bolletta del gas

Il coefficiente C della tua zona è riportato nella bolletta del gas, solitamente nella sezione dedicata ai dettagli tecnici della fornitura. Ad esempio, questa immagine mostra dove trovare il coefficiente C del gas in una bolletta Enel 👇

coefficiente C bolletta gas

Inoltre, nella sezione dedicata ai consumi puoi leggere:

  1. Il consumo rilevato dal contatore (espresso in mc), che può essere letto dal distributore oppure comunicato dal cliente tramite l’autolettura; 
  2. Il consumo effettivamente fatturato dal fornitore (espresso in Smc): quest’ultimo è ottenuto moltiplicando i consumi rilevati per il coefficiente C;
  3. I consumi residui, ovvero i decimali della lettura che non vengono inclusi nel totale dei consumi fatturati, ma che possono sommarsi ai residui delle bollette precedenti.

Trovi un esempio di queste informazioni in questa immagine ⬇️

consumo gas mc e smc

Come calcolare il coefficiente C: i dati necessari

Ci sono 3 fattori che influenzano il valore del coefficiente C:

  • Il numero di gradi giorno (GG) del comune in cui è situato il contatore;
  • L’altitudine del comune (H);
  • I giorni di esercizio dell’impianto di riscaldamento (ng), legato alla zona climatica di appartenenza dell’immobile.

📖 Le zone climatiche in Italia sono 6 e dividono i comuni in base al loro clima, misurato in gradi giorno. Questi sono la sommatoria, in tutti i giorni dell’anno, della differenza tra la temperatura dell’ambiente esterno ideale (fissata convenzionalmente a 20°C) e la temperatura esterna giornaliera effettiva.

Una volta individuati questi dati è possibile applicare le seguenti formule matematiche per arrivare a definire il coefficiente C (che se, come detto, lo trovi molto più facilmente in bolletta):

  • pb= 1.01325 X (1-0.0000225577 X H)5.2559
  • kp= (pb + 0.020) : 1.01325
  • gg= GG/ng
  • kt = 288.15 : (295.15 – gg)
  • C= kp X kt

Conoscere il coefficiente C della tua zona può essere utile ma non ti aiuterà a risparmiare sul gas. Se vuoi ridurre le tue bollette, invece, puoi provare Switcho: bastano pochi clic per scoprire se esistono offerte gas migliori della tua attuale (e a tutto il resto pensiamo noi, gratuitamente 😎).

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Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 22 Novembre 2024
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