Fino al 31 dicembre 2024 è possibile ottenere il bonus caldaia per l’acquisto o la sostituzione di impianti a risparmio energetico. Non si tratta di un vero e proprio bonus, bensì di detrazioni fiscali che possono essere sfruttate nell’ambito dei bonus edilizi ad oggi in vigore. In breve:
- Il bonus caldaia può essere ottenuto tramite bonus ristrutturazione, bonus mobili, Ecobonus e Superbonus.
- La Direttiva Europea Case Green decreta lo stop degli incentivi per le caldaie a gas a partire dal 2025, fatta eccezione per i sistemi di riscaldamento ibridi.
- Oltre a conservare documenti come la fattura o la ricevuta del bonifico, è fondamentale inviare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori e degli interventi per il risparmio energetico.
Indice
- Stop agli incentivi per la sostituzione della caldaia dal 2025: novità Direttiva Case Green
- Bonus caldaia: cos’è e che agevolazioni consente
- Come ottenere il bonus caldaia 2024
- Quando scade il bonus caldaia
- Incentivi per sostituzione caldaia: per quali acquisti
- Bonus caldaia 2024: documenti da conservare
- Pratica ENEA per caldaia: come funziona
- Bonus caldaie 2024: controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate
💡 Vuoi dichiarare nel 730 del 2024 la spesa per il bonus condizionatori? Hai tempo dal 20 maggio al 30 settembre 2024 per inviare la dichiarazione dei redditi. La spesa dovrebbe essere già presente nel modello precompilato, in particolare nel quadro E “Oneri e spese”, sezione III A (se usi il bonus ristrutturazioni o il superbonus), sezione III C (se usi il bonus mobili) o alla sezione IV (se usi l’ecobonus).
Stop agli incentivi per la sostituzione della caldaia dal 2025: novità Direttiva Case Green
È sempre più evidente l’impegno da parte dell’Italia e dell’Unione Europea di spingere verso le fonti rinnovabili e un futuro all’insegna del rispetto per l’ambiente.
👉 È per questo motivo che, nel nostro Paese, sono stati messi a disposizione negli scorsi anni diversi incentivi, chiamati anche bonus edilizi, che promuovono il recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione energetica degli edifici. E, al contempo, permettono ai cittadini di risparmiare.
Un’ulteriore accelerata c’è stata con l’arrivo della Direttiva Case Green, con cui l’Europa ha richiesto agli Stati Membri, compresa l’Italia, un forte impegno per migliorare le performance energetiche degli immobili. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Diverse sono le novità recenti in merito. E alcune di queste riguardano proprio norme sulle caldaie a gas. In particolare, la Direttiva ha stabilito:
- Lo stop della produzione e della vendita di caldaie alimentate a combustibili fossili entro il 2040;
- Il divieto per i Paesi Membri di mettere a disposizione incentivi per l’installazione di caldaie a gas a partire dal 2025.
Si ricorda che, inizialmente, la Direttiva aveva fissato la data per lo stop alla produzione e vendita al 2035. Solo in seguito si è deciso di posticipare lo stop di qualche anno, anche per fornire più tempo agli Stati di organizzarsi.
È importante chiarire che lo stop fissato al 2035 non avrà alcun impatto su chi detiene già una caldaia a gas, perché riguarda esclusivamente la produzione e la vendita, perciò al massimo interesserà i nuovi acquisti.
Inoltre, come già detto, la Direttiva stabilisce lo stop agli incentivi, ma fa un’eccezione per l’installazione di sistemi ibridi (per esempio, caldaia con fonti rinnovabili come pompe di calore). È possibile, quindi, che per questi ultimi possano rimanere o essere introdotte nuove agevolazioni a partire dal prossimo anno.
Bonus caldaia: cos’è e che agevolazioni consente
Le novità introdotte dalla Direttiva Case Green decretano anche la fine degli incentivi e delle detrazioni per la sostituzione della caldaia nel 2025.
Questo perché alcuni bonus caldaia oggi in vigore permettono di risparmiare sull’acquisto e sostituzione di vecchie caldaie con caldaie a condensazione. Pur se considerate più efficienti dal punto di vista energetico, rimangono pur sempre sistemi alimentati con combustibili fossili.
Nel 2024, però, è ancora possibile usufruire delle agevolazioni fiscali per l’acquisto e sostituzione di caldaie, in particolare:
- Bonus mobili
- Bonus ristrutturazione
- Ecobonus
- Superbonus
Attenzione, perché la percentuale della detrazione varia in base al tipo di intervento effettuato – e, dunque, al tipo di bonus sfruttato. Per esempio, nell’ambito del bonus mobili, si può ottenere una detrazione del 50%, mentre con l’Ecobonus l’agevolazione sale al 65% per determinati tipi di caldaie.
BONUS | DETRAZIONE | MASSIMALE |
---|---|---|
Bonus mobili | 50% | 5.000€ |
Bonus ristrutturazione | 50% | 96.000€ |
Ecobonus | 50%-65% | 30.000€-60.000€ |
Superbonus | 70% | 15.000-30.000€ |
Puoi richiedere le detrazioni fiscali per la sostituzione della caldaia sia se sei il proprietario dell’immobile, sia se sei un affittuario.
Come vedremo a breve, in alcuni casi la fruizione del bonus è legata a interventi di ristrutturazione, mentre in altri varranno altri requisiti.
➡️ Detrazione caldaia a condensazione con bonus mobili
Il bonus mobili rientra tra quelle agevolazioni che dà la possibilità di ottenere una detrazione sull’acquisto e installazione di una caldaia. In particolare, parliamo di una detrazione del 50% fino a un tetto massimo di spesa che, nel corso degli anni, è diminuito sempre più. Se nel 2021 il limite di spesa era fissato a 16.000 euro, per il 2024 il tetto massimo è di 5.000 euro.
La sostituzione della caldaia, in quanto intervento volto a sostituire un componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, rientra infatti tra gli interventi di manutenzione straordinaria che danno diritto al bonus.
Il bonus caldaia vale, quindi, nel contesto del bonus mobili, ma ci sono alcune precisazioni da fare:
- Il bonus è legato a interventi di ristrutturazione dell’immobile e la sostituzione della caldaia rientra tra i lavori di manutenzione straordinaria;
- L’intervento deve assicurare un risparmio energetico;
- I lavori di devono essere cominciati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
➡️ Cambio caldaia con bonus ristrutturazione
La sostituzione della caldaia può essere effettuata anche grazie al bonus ristrutturazione, grazie al quale si può beneficiare di una detrazione del 50% delle spese sostenute, nel limite però di 96.000 euro per unità immobiliare.
Anche in questo caso, la sostituzione della caldaia deve assicurare un risparmio energetico, ma non è necessario che la caldaia sia dotata di un sistema evoluto di termoregolazione come invece succede se si vuole approfittare del bonus tramite la detrazione del 65% dell’Ecobonus 👇
➡️ Detrazione al 65% con l’Ecobonus
Con l’Ecobonus è possibile ottenere una detrazione del 65% sulle spese sostenute per la sostituzione dei vecchi impianti. L’aumento della percentuale, però, è legato a ulteriori requisiti per il bonus caldaia 2024: l’installazione di sistemi evoluti.
Infatti, con l’Ecobonus puoi avere diritto a una detrazione del 50% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con caldaie a condensazione almeno di classe A.
Mentre se vuoi sfruttare l’Ecobonus al 65%, non solo dovrai prevedere l’installazione di una caldaia a condensazione di classe energetica A ma anche di:
- Sistemi di termoregolazione di classe V, VI oppure VIII;
- Impianti ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.
Gli importi massimi detraibili con l’Ecobonus dipendono dal tipo di intervento. Nel caso delle caldaie a condensazione, l’importo massimo è pari a 30.000 euro.
➡️ Bonus caldaia con il Superbonus
Benché la sostituzione della caldaia non compaia tra gli interventi rientranti nel Superbonus, è comunque possibile ottenere un bonus caldaie se l’intervento rientra tra quelli trainati del Superbonus.
In sostanza, è possibile sfruttare il bonus caldaia se questo intervento è accompagnato da altri tipi di lavori di riqualificazione energetica dell’immobile, per esempio gli interventi di isolamento termico.
Nel 2024, l’aliquota del Superbonus scende al 70%. I requisiti per il bonus caldaia 2024 con Superbonus includono anche:
- Che l’installazione della nuova caldaia, accanto agli altri interventi rientranti nel Superbonus, consenta un miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio;
- Che tale miglioramento venga dimostrato con l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Come ottenere il bonus caldaia 2024
A prescindere dal tipo di bonus in cui rientra il bonus caldaia, è possibile ottenere il beneficio tramite dichiarazione dei redditi (modello 730 per i lavoratori dipendenti o Modello Redditi Persone Fisiche).
Attraverso la dichiarazione dei redditi si può fruire della detrazione al 50%, 65% o 70%:
- Per Ecobonus, bonus ristrutturazioni e bonus mobili la detrazione è fruibile in 10 quote annuali di pari importo;
- Per il Superbonus, la detrazione è fruibile in 4 quote annuali di pari importo.
⚠️ Negli anni passati era possibile usufruire dei bonus caldaia anche tramite sconto in fattura o cessione del credito. Queste due opzioni, però, non sono più accessibili, fatta eccezione per i casi in cui le prove volte a dimostrare l’avvio dei lavori siano pervenute prima del 17 febbraio 2023.
È importante ricordare che se si usufruisce del bonus caldaia, per esempio, con l’Ecobonus, non si può ottenere per lo stesso intervento anche il bonus ristrutturazione o il bonus mobili o il Superbonus. I bonus, infatti, non sono cumulabili tra loro.
Quando scade il bonus caldaia
Come già accennato, a partire dal 2025 gli Stati Membri dell’UE, Italia compresa, non potranno più mettere a disposizione dei cittadini incentivi per l’installazione di caldaie alimentate a combustibili fossili.
È possibile, però, che rimangano in vigore o vengano introdotte nuove agevolazioni per l’installazione di sistemi ibridi a partire dal prossimo anno. Non è da escludere, inoltre, la possibilità che vengano introdotte nuove agevolazioni per la sostituzione di vecchie caldaie con impianti con alimentazione a energia pulita.
Per il momento, il bonus caldaia, che rientra nei bonus edilizi, sarà disponibile solo fino alla fine di quest’anno. La data da segnare è il 31 dicembre 2024.
L’ultima Legge di Bilancio non ha prorogato le agevolazioni per il prossimo anno e ne ha modificate alcune per il 2024. È ciò che è successo, per esempio, con il Superbonus, la cui detrazione prevista per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025 è scesa, rispettivamente, al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025.
Incentivi per sostituzione caldaia: per quali acquisti
Gli incentivi per la sostituzione della caldaia consentono ai cittadini di ottenere un importante risparmio sull’acquisto e sostituzione con impianti più sostenibili. Allo stesso tempo, il nostro Paese fa così un passo in avanti verso un futuro all’insegna del rispetto per l’ambiente.
Ricordiamo, infatti, che i bonus caldaia 2024 possono essere sfruttati per:
- Sostituire la vecchia caldaia con impianti più sostenibili;
- Installare impianti almeno di classe A e con sistemi di termoregolazione avanzati;
- Acquistare le termovalvole.
💡 Il beneficio non vale solo per l’acquisto della nuova caldaia. Tra le spese che possono essere portate in detrazione, sono incluse anche quelle per il trasporto e montaggio e smontaggio delle caldaie e di eventuali valvole termostatiche.
Bonus caldaia 2024: documenti da conservare
Per ottenere il bonus caldaie è essenziale conservare la documentazione che consentirà all’Agenzia delle Entrate di effettuare i dovuti controlli e verifiche.
Si ricorda, inoltre, che per ottenere il bonus le spese devono essere dimostrate da pagamenti tracciabili. Non è possibile usufruire del bonus se la spesa è stata sostenuta tramite pagamento in contanti.
Prima di tutto, è importante ricordare di conservare documenti come:
- La fattura d’acquisto;
- La ricevuta del bonifico bancario o postale che deve contenere i dati del richiedente e del beneficiario del bonifico;
- La ricevuta di transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito.
Per gli interventi di riqualificazione energetica è inoltre fondamentale conservare anche la documentazione che viene allegata alla comunicazione fatta all’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Tale comunicazione è obbligatoria quando si parla di lavori di miglioramento dell’efficienza energetica. Al momento dell’invio della comunicazione, viene richiesto di allegare alcuni documenti che riportino gli interventi effettuati, le spese sostenute per i lavori e l’Attestato di Prestazione Energetica che verifichi il risparmio energetico derivato dagli interventi effettuati.
⚠️ La comunicazione all’ENEA va effettuata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Al momento della comunicazione non è, invece, necessario allegare il modello ISEE.
Pratica ENEA per caldaia: come funziona
La comunicazione a ENEA può essere effettuata in via telematica, raggiungendo il sito dedicato dell’Agenzia ed effettuando l’accesso scegliendo tra due modalità:
- Tramite SPID;
- Tramite CIE (Carta d’Identità Elettronica).
A questo punto, potrai compilare la scheda descrittiva in ogni sezione. È possibile compilare la scheda in qualità di beneficiario, intermediario o asseveratore.
La compilazione risulterà più semplice se avrai a portata di mano la documentazione relativa all’immobile, al tipo di intervento che si è effettuato, così come ad alcune informazioni sull’impianto termico esistente prima dell’inizio dei lavori. Informazioni, queste, che dovranno essere inserite nelle apposite sezioni.
Una volta compilata tutta la scheda, potrai confermare l’operazione e stamparne una copia. Contestualmente, ti verrà inviata sull’e-mail collegata alle tue credenziali la ricevuta con il codice associato (CPID). Fai molta attenzione a conservare questo documento.
Bonus caldaie 2024: controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate
Conservare con cura la documentazione relativa alle spese e ai requisiti per la sostituzione o acquisto della nuova caldaia è fondamentale anche in caso di controlli e verifiche da parte degli enti competenti.
L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe effettuare controlli sulle dichiarazioni effettuate dai richiedenti, nonché sulle schede descrittive inviate all’ENEA. Per questo motivo, è sempre consigliabile conservare la documentazione relativa ai pagamenti e alla comunicazione inviata all’ENEA.
Siamo giunti alla fine di questa guida completa sul bonus caldaie che ti aiuterà a rendere più efficiente la tua abitazione e quindi a risparmiare sulle bollette. A tal proposito, non dimenticare di provare Switcho: troviamo per te le migliori offerte luce e gas e gestiamo anche tutta la burocrazia del cambio al posto tuo, gratuitamente 💪