Le bollette italiane continuano a presentare costi più alti rispetto ad altri paesi, fuori o dentro l’UE. Eppure le rinnovabili sono in espansione. Questo non dovrebbe aiutare? Facciamo il punto della situazione:
- La crescita delle fonti rinnovabili può contribuire a rendere le bollette energetiche più leggere nel lungo termine, ma non è ciò che sta succedendo in Italia al momento;
- Le bollette di clienti domestici e aziende in Italia sono molto più alte rispetto a quelle dei cittadini e delle imprese di altri paesi;
- Tra i motivi alla base di questo squilibrio ci sono la forte dipendenza dal gas naturale e il legame tra le fonti rinnovabili e le condizioni climatiche.
Prima di analizzare più da vicino queste motivazioni, è bene ricordare che il risparmio in bolletta dipende sì da molti fattori che non possiamo controllare in prima persona, ma anche da elementi che sono sotto il nostro controllo. Ne è un esempio l’offerta che si è scelta, che non sempre equivale alla migliore opportunità di risparmio in base alle proprie esigenze.
💡 Se vuoi verificare di aver scelto l’offerta luce e gas più vantaggiosa per te, noi di Switcho possiamo controllarlo e aiutarti a trovare eventuali proposte migliorative. Il nostro servizio è 100% digitale e gratuito.
Indice
- Prezzi delle bollette in Italia: qual è la situazione?
- 1. Dipendenza dal gas naturale
- 2. Condizioni climatiche avverse
- 3. Peso degli oneri di sistema
Prezzi delle bollette in Italia: qual è la situazione?
Nei mesi scorsi, la notizia di un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili ha portato con sé una ventata di ottimismo nei confronti della tanto agognata transizione verde.
Dati interessanti anche per chi desidera risparmiare su luce e gas, dal momento che un aumento delle rinnovabili avrebbe anche una buona influenza sui costi in bolletta.
Eppure, la realtà è che in Italia continuiamo a ricevere bollette più alte rispetto ad altri paesi.
In Italia, l’elettricità costa circa 200 euro per megawattora, molto più degli 80 euro pagati da Cina e USA. Anche il gas naturale è significativamente più costoso in Italia, a 60 euro per unità, rispetto ai 20 euro degli USA e ai 40 euro della Cina.
Un gap nei costi energetici che rappresenta un fattore di svantaggio competitivo per le imprese italiane, che devono affrontare bollette energetiche molto più elevate rispetto ai loro concorrenti internazionali.
Ma anche se andiamo ad analizzare alcuni dati sulla situazione in UE scopriamo che l’Italia presenta le tariffe più alte in Europa: nel 2023 le famiglie italiane hanno pagato 38,64 c€/kWh (centesimi di euro per kilowattora) all’anno, figurando al secondo posto della classifica dei paesi più cari in UE – il primo posto è occupato dalla Germania con 42,03 c€/kWh.
Alla base di questa situazione potrebbero esserci diversi fattori.
1. Dipendenza dal gas naturale
Per prima cosa, va detto che sebbene le fonti rinnovabili stiano crescendo, il nostro Paese rimane fortemente dipendente dal gas naturale, che rappresenta ancora una quota significativa della produzione energetica. Questo è soggetto a forti fluttuazioni di prezzo sui mercati, soprattutto a causa di crisi geopolitiche o squilibri nella domanda e offerta.
➡️ Quando l’indice PSV (il prezzo all’ingrosso della materia gas) aumenta, finisce per aumentare anche il PUN (che è l’equivalente del PSV per l’energia elettrica).
2. Condizioni climatiche avverse
In secondo luogo, non si può dimenticare che le energie rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, sono strettamente legate alle condizioni climatiche. Quando manca il sole o il vento è scarso, la produzione di energia diminuisce.
Questa intermittenza richiede sistemi di riserva basati su fonti tradizionali per garantire un approvvigionamento continuo di energia, i quali, ovviamente, hanno i loro costi che poi si riflettono sulle tariffe finali dell’energia e, quindi, sulle bollette.
3. Peso degli oneri di sistema
Infine, ad avere un impatto non indifferente sulle nostre bollette sono anche gli oneri generali di sistema, una componente che va a coprire vari costi, tra cui il finanziamento delle fonti rinnovabili, il sostegno al sistema elettrico e altri interventi a livello di sistema energetico.
Questo significa che, paradossalmente, mentre le rinnovabili dovrebbero abbassare i costi nel lungo termine, l’investimento necessario per sostenerne lo sviluppo ricade ancora in parte sulle bollette dei consumatori, contribuendo a mantenerle elevate.
Insomma, per il momento permangono alcune criticità. Va detto, però, che, nel nostro piccolo, possiamo prestare attenzione ad alcuni elementi che ci permettono di risparmiare e contenere i consumi.
💡 Noi di Switcho ti affianchiamo nella ricerca della tariffa che meglio si adatta alle tue esigenze. In pochi clic puoi individuare le opportunità di risparmio e sottoscrivere un’offerta più conveniente, senza nemmeno doverti occupare della burocrazia. Pensiamo a tutto noi, gratis.
Fonti
https://www.ilsole24ore.com/art/quel-lontano-traguardo-una-energia-gratis-e-pulita-AF0ksk0D