In questo articolo troverai tutte le informazioni utili sulla rottamazione moto, compresi costi e documenti. Cosa devi sapere, in breve:
- La rottamazione della moto può essere effettuata presso un centro di demolizione autorizzato;
- Ci sono differenze tra rottamare un motociclo o un ciclomotore;
- Se hai intenzione di acquistarne una nuova, ti interesserà sapere che nel 2025 sono presenti dei bonus rottamazione moto.
Vorresti risparmiare sull’assicurazione moto ma non sai come trovare quella più adatta alle tue esigenze? Puoi confrontare i preventivi e scegliere quello che preferisci in pochi clic: Inizia subito.
Indice
- Rottamazione moto e scooter: come funziona e a chi rivolgersi
- I costi della rottamazione scooter e moto
- Bonus rottamazione moto 2025: cos’è e come funziona
- Come verificare la demolizione della moto
- Come gestire bollo e assicurazione dopo la rottamazione della moto
Rottamazione moto e scooter: come funziona e a chi rivolgersi
La rottamazione di una moto è il processo di demolizione e smaltimento di un motociclo fuori uso, effettuato presso un centro di raccolta autorizzato o tramite un concessionario, con l’obbligo di cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
⚠️ Attenzione: la rottamazione è obbligatoria per i veicoli non più idonei alla circolazione, dal momento che garantisce che vengano smaltiti correttamente ed evita rischi ambientali e burocratici.
Quando si parla in generale di demolizione della moto, bisogna fare distinzione tra:
- Rottamazione del motorino, o meglio dei ciclomotori, cioè quei veicoli con motore di cilindrata fino a 50 cc. Rientrano in questa categoria anche gli scooter di piccola cilindrata).
- Rottamazione motocicli che hanno, invece, una cilindrata superiore a 50 cc. Le moto di qualsiasi cilindrata e anche gli scooter di grossa cilindrata sono considerati motocicli.
In entrambi i casi, la rottamazione deve avvenire presso un demolitore autorizzato oppure, se contestualmente vuoi acquistare un nuovo veicolo, puoi contare sull’aiuto del venditore.
Come funziona la rottamazione di un motorino
Partiamo dalla procedura per rottamare un ciclomotore che è, in generale, più semplice rispetto a quella di un motociclo.
Il motivo è molto semplice: questi tipi di veicoli a due ruote non sono registrati al PRA e la targa non deve essere consegnata al demolitore, poiché è associata al proprietario e non al veicolo stesso.
Sarà, poi, il demolitore a presentare la richiesta di rottamazione agli uffici della Motorizzazione Civile. Ciò che è importante è consegnare:
- Una copia della carta d’identità e del codice fiscale;
- La carta di circolazione;
- La documentazione fornita dal centro di demolizione.
Come funziona la rottamazione di moto o scooter di grossa cilindrata
Proprio come avviene per la rottamazione auto, anche in caso di moto o scooter di grossa cilindrata bisognerà rivolgersi o al venditore – se si acquista un nuovo veicolo a due ruote – oppure a un centro di demolizione autorizzato.
In questo caso, vanno presentati:
- Le targhe;
- La carta di circolazione e il certificato di proprietà (oppure il Documento unico di circolazione e proprietà).
Così come avviene quando si rottama un’auto, quando il centro prende in carico la demolizione della moto ti verrà consegnato il certificato di rottamazione che ti solleva da ogni tipo di responsabilità che riguarda il veicolo.
Come abbiamo visto, a differenza dei ciclomotori, i motocicli sono iscritti al PRA, per cui ne va chiesta la rimozione entro 30 giorni dalla consegna.
🚨 Nota: le moto o gli scooter soggetti a fermo amministrativo non possono essere rottamati. In questo caso, dovrai prima saldare gli importi dovuti.
I costi della rottamazione scooter e moto
A differenza della rottamazione auto, quella di moto e scooter è a pagamento. In linea generale, i prezzi saranno più contenuti per chi deve rottamare un ciclomotore rispetto a quelli sostenuti da chi rottama un motociclo.
Per i motocicli, i costi includono:
- 13,50 euro di emolumenti ACI;
- 32 euro di imposta di bollo (o 48 euro se si utilizza il modello NP3C).
Tieni presente che a queste spese poi va aggiunta quella della demolizione vera e propria che dipende dal centro scelto, così come quelle per l’eventuale trasporto della moto al centro (per esempio, se questa non è più in grado di circolare).
Per i ciclomotori, invece, alcuni centri potrebbero anche effettuare l’operazione gratuitamente se il veicolo è in buone condizioni. In genere, comunque, la spesa è più contenuta e si aggira attorno ai 50 euro.
Bonus rottamazione moto 2025: cos’è e come funziona
Se stai rottamando la vecchia moto e hai intenzione di acquistarne una nuova, tieni presente che nel 2025 sono ancora attivi i cosiddetti Ecobonus, messi a disposizione dallo Stato.
Nel 2021, infatti, la Legge di bilancio ha stanziato 150 milioni di euro, di cui 20 per ciascun anno dal 2021 al 2023 e 30 milioni ciascuno per gli anni 2024-2026.
Ma in cosa consiste l’incentivo? Puoi approfittare del contributo se acquisti un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica appartenente alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e. L’incentivo viene calcolato come una percentuale del prezzo di acquisto.
Per i modelli elettrici, l’incentivo può coprire fino al 30% del costo, con un limite massimo di 3.000 euro, che sale a 4.000 euro se contestualmente si procede con la rottamazione di una moto o un altro veicolo a due ruote appartenente alle classi da Euro 0 a Euro 3.
Per i veicoli non elettrici con emissioni comprese tra 21 e 120 g/km di CO2, il contributo ammonta al 20% del prezzo di acquisto, con un tetto massimo di 2.500 euro, ma solo in presenza di rottamazione.
In sostanza, la rottamazione offre la possibilità di accedere a un aiuto economico maggiore.
Come verificare la demolizione della moto
Verificare che la moto sia stata effettivamente demolita è fondamentale per evitare problemi legali e fiscali. Se la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico non è stata registrata correttamente, potresti continuare a risultare responsabile del veicolo, con il rischio di dover pagare il bollo moto, ricevere multe per infrazioni commesse da terzi o, nei casi peggiori, scoprire che la moto è stata rivenduta illegalmente invece di essere rottamata.
In linea generale, se hai ricevuto il certificato, la rottamazione dovrebbe essere regolare.
Se, però, vuoi comunque effettuare ulteriori verifiche, c’è un modo semplice per assicurarti che la procedura sia andata a buon fine. Sul sito ufficiale dell’ACI puoi controllare lo stato del veicolo con una ricerca tramite numero di targa. Se la moto è stata rottamata, dovrebbe risultare cancellata dal PRA.
Come gestire bollo e assicurazione dopo la rottamazione della moto
Quando rottami la tua moto, automaticamente sei sollevato dall’obbligo di pagamento del bollo.
Tieni sempre presente che tale esenzione è valida solo se il veicolo è stato demolito ed eliminato dai pubblici registri correttamente.
Per quanto riguarda l’assicurazione, si possono venire a creare due situazioni diverse:
- Se scegli di acquistare una nuova moto, poi effettuare il passaggio dell’assicurazione dalla vecchia alla nuova (questa procedura, infatti, è possibile se hai rottamato il vecchio veicolo);
- Se non vuoi acquistare una nuova moto, puoi richiedere alla tua compagnia assicurativa di ottenere un rimborso della porzione di premio pagato, ma che non viene di fatto utilizzato.
E se, invece, vuoi cambiare anche compagnia? In questo caso, la cosa migliore da fare è confrontare i preventivi per avere la certezza di scegliere la soluzione più in linea con le tue esigenze. Inizia subito e trova l’assicurazione moto più adatta a te.