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Rottamazione auto: costi e come fare in caso di fermo amministrativo

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Se hai intenzione di acquistare una nuova auto, dovresti informarti su come funziona la rottamazione auto e come e dove effettuare questa operazione. Cosa sapere, in pillole: 

  • La demolizione dell’auto non riguarda solo la sua distruzione materiale, ma anche la sua rimozione dai pubblici registri;
  • Puoi scegliere di provvedere in autonomia oppure affidarti al concessionario, magari approfittando anche degli incentivi per la rottamazione auto;
  • Non è possibile rottamare un’auto con fermo amministrativo, ma bisognerà prima pagare le somme dovute al Concessionario tributi. 

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Rottamazione auto: come e dove farla

Chiariamo, prima di tutto, cosa si intende con il termine rottamazione auto. 

La rottamazione dell’auto è il processo attraverso il quale un veicolo giunto a fine vita viene definitivamente eliminato, sia dal punto di vista materiale, attraverso la demolizione fisica, sia dal punto di vista amministrativo, con la cancellazione dai pubblici registri automobilistici.

➡️ Tieni presente, infatti, che con la rottamazione il veicolo non può più circolare e tu non avrai più l’obbligo di pagare il bollo auto e l’assicurazione

Ma come si procedere con la demolizione dell’auto? Essenzialmente, hai due modi per rottamare la tua auto: 

  • Puoi procedere in autonomia, contattando un demolitore autorizzato;
  • Puoi affidare la procedura al concessionario dal quale acquisterai un’auto nuova. 

❗ Attenzione: quando scegli la prima opzione, assicurati che il centro sia autorizzato. Puoi consultare la lista dei centri di demolizione veicoli autorizzati nel territorio provinciale sul sito dell’ACI

Per quanto riguarda la seconda opzione, è il concessionario stesso a occuparsi della rottamazione del vecchio veicolo. 

Quali documenti servono per la demolizione dell’auto

Che tu scelga la prima o la seconda opzione, i documenti che dovrai presentare saranno sempre gli stessi. 

Assieme all’auto da rottamare, dovrai fornire: 

  • Le targhe anteriori e posteriori dell’auto;
  • Il Documento Unico di Circolazione e Proprietà (il documento che ha preso il posto della Carta di Circolazione e del Certificato di Proprietà). 

Una volta consegnati i documenti, l’auto viene rottamata e, al contempo, eliminata dai pubblici registri. Chi si è occupato della rottamazione, ti consegnerà anche il certificato di rottamazione che ti solleva da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa.

Inoltre, il documento deve essere presentato al Pubblico registro automobilistico (Pra) nel giro di 30 giorni dalla rottamazione. Puoi presentarlo tu oppure può occuparsene il centro specializzato. 

Quanto costa rottamare l’auto

Rottamare l’auto implica dei costi previsti per legge, essenzialmente legati alla cancellazione dal Pra. In particolare, per demolire la tua auto dovrai sostenere queste spese: 

  • 13,50 euro di emolumenti ACI;
  • 32 euro di imposta di bollo (o 48 euro per il certificato digitale);
  • 10,20 euro di diritti motorizzazione. 

Considera, poi, che potresti dover sostenere il costo per pagare il carro attrezzi se la tua auto non è in grado di marciare. Il ritiro con il carro attrezzi e la distanza percorsa per trasportarlo al centro di demolizione possono comportare un costo che varia tra gli 80 e i 100 euro.

Si può rottamare un’auto con fermo amministrativo?

La risposta a questa domanda è negativa. Se un veicolo ha un fermo amministrativo, non puoi demolirlo direttamente. 

Prima devi cancellare il fermo dal Pra, dopo aver saldato tutte le somme dovute al concessionario dei tributi. 

Solo una volta fatto questo, potrai richiedere la cessazione della circolazione per demolizione del veicolo. 

➡️ C’è un’eccezione a questa regola: se il veicolo è stato distrutto a causa di eventi straordinari come incidenti, incendi o calamità naturali, puoi radiare il veicolo senza dover prima eliminare il fermo. In questo caso, dovrai presentare una dichiarazione rilasciata dalle autorità competenti che attestano l’evento. 

Non è possibile fare la stessa cosa per veicoli non più utilizzabili a causa di guasti meccanici o usura.

Gli incentivi per la rottamazione auto nel 2025

Prima di procedere con la demolizione del tuo veicolo, verifica se esistono degli incentivi per l’acquisto di una nuova auto

In Italia, negli scorsi anni, il governo ha messo a disposizione i cosiddetti Ecobonus, incentivi per l’acquisto di auto elettriche, ibride o a basse emissioni, molti dei quali presentavano tra i requisiti la rottamazione del vecchio veicolo. 

La cattiva notizia è che nel 2025 la Legge di Bilancio non ha riconfermato questo tipo di incentivi. La buona, però, è che diverse Regioni hanno agito in autonomia in questo senso. Alcune iniziative, come quelle della Regione Sicilia, non prevedono l’obbligo di rottamazione. Vediamo, però, quali sono quelle disponibili in caso di demolizione del vecchio veicolo. 

Incentivi rottamazione auto in Lombardia

La Regione Lombardia ha aperto il bando Rinnova veicoli 2024-2025 rivolto a micro, piccole e medie imprese che hanno sede operativa sul territorio per sostituire i veicoli inquinanti (benzina fino a Euro 2, diesel fino a Euro 5) con auto a zero o basse emissioni. 

Incentivi auto in Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta offre contributi fino al 50% per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, come elettrici e ibridi. I residenti over 35 possono ottenere un massimo di 9.000 euro, mentre per gli under 35 il contributo arriva fino a 12.700 euro. Inoltre, chi rottama veicoli Euro 0, 1, 2, 3 o 4 può beneficiare di un incremento del 10% sul contributo.

Incentivi per l’acquisto di auto in Sicilia

Dall’11 marzo al 30 aprile 2025, la Regione Veneto apre il Bando Veicoli per Amministrazioni Locali per incentivare la rottamazione di veicoli obsoleti e inquinanti utilizzati da comuni, province e regioni. 

Il contributo, che varia tra 8.000 e 25.000 euro, dipende dalla classificazione del veicolo. Le domande possono essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma regionale. 

Come verificare che l’auto sia stata demolita

Può sempre sorgere il timore che l’auto non sia stata realmente demolita. C’è sempre la possibilità di incorrere in truffe.

Fortunatamente, se hai dei dubbi in merito, puoi facilmente verificare che il veicolo sia stato correttamente rottamato. 

Per farlo, basta richiedere una visura al Pubblico Registro Automobilistico, un documento che ti fornirà la certezza che l’auto sia stata effettivamente eliminata dai registri pubblici. In questo modo, potrai avere la tranquillità che la demolizione sia stata eseguita in modo regolare.

Come gestire bollo e assicurazione

In caso di rottamazione auto, tieni presente che: 

  • Una volta che il veicolo è stato demolito e cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico, non dovrai più pagare il bollo. Per evitare futuri addebiti, può essere consigliabile verificare che la radiazione sia avvenuta correttamente. Se il pagamento è già stato effettuato per l’anno in corso, potresti richiedere un rimborso al concessionario o all’ente che gestisce il bollo nella tua regione;
  • Dopo la rottamazione, non avrai nemmeno più l’obbligo di pagare l’assicurazione. Se hai acquistato un nuovo veicolo, però, e sul vecchio era ancora attiva una polizza assicurativa, puoi optare per il passaggio dell’assicurazione auto, oppure chiedere il rimborso della parte del premio che hai già pagato.

Hai comprato una nuova auto e contestualmente rottamato la vecchia, ma la tua RC auto non ti soddisfa? In questo caso, è una buona idea confrontare i preventivi e le compagnie. Comincia subito per trovare quella più in linea con le tue esigenze. 

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Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 14 Marzo 2025
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