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Risarcimento diretto: cos’è, come funziona e quando conviene

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Il risarcimento diretto permette, in caso di sinistro senza colpa, di richiedere il risarcimento del danno direttamente alla propria compagnia. Cosa sapere, in breve:

  • In caso di sinistro, è possibile richiedere un risarcimento diretto o ordinario;
  • Il risarcimento diretto, però, non può essere richiesto in tutti i casi: il Codice delle Assicurazioni chiarisce quali sono i casi in cui si può ottenere il risarcimento del danno direttamente dalla propria compagnia;
  • Per poter ottenere il risarcimento diretto è necessario che la propria compagnia assicurativa aderisca alla CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto). 

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Indice

Risarcimento diretto assicurazione: cos’è e come funziona

Il risarcimento diretto, talvolta chiamato anche indennizzo diretto, è una procedura atta a semplificare e velocizzare il processo di risarcimento dei danni derivanti da incidenti stradali.

Tale procedura è stata introdotta in Italia con il decreto n. 223 del 4 luglio 2006 (cosiddetto Decreto Bersani) ed è in vigore dal 2007. 

Con il risarcimento diretto, in caso di sinistro di cui non sei responsabile (o lo sei solo in parte) hai la possibilità di richiedere il risarcimento del danno direttamente alla tua compagnia assicurativa, senza doverti rivolgere a quella della controparte. 

Una volta presentata richiesta di risarcimento direttamente alla propria compagnia assicurativa, questa si occupa di gestire e liquidare il danno, per poi regolare i conti con l’assicurazione del responsabile del sinistro.

⚠️ Attenzione, però, perché le compagnie assicurative devono aderire alla CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto). Se così non fosse, infatti, dovrai rivolgerti alla compagnia della controparte. 

Risarcimento diretto o ordinario: quando si può chiedere l’uno e l’altro

In caso di sinistro, generalmente si richiede il risarcimento ordinario, una procedura per la quale l’assicurato danneggiato deve rivolgersi alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro per ottenere il risarcimento. 

Si tratta di una procedura che può comportare tempistiche piuttosto lunghe. Ed è proprio per questo motivo che spesso si opta per richiedere il risarcimento diretto

Questa procedura semplificata e che richiede tempistiche più brevi, però, non può essere applicata per qualsiasi tipo di sinistro. In particolare, è possibile richiedere il risarcimento diretto se: 

  • Il sinistro si verifica tra due veicoli a motore che sono coperti da assicurazione e sono immatricolati in Italia, Repubblica di San Marino o Città del Vaticano;
  • L’incidente coinvolge due veicoli entrati in contatto;
  • L’assicurato non è responsabile dell’incidente o lo è solo in parte;
  • Il sinistro si verifica in Italia, Repubblica di San Marino o Città del Vaticano;
  • Le compagnie assicurative (quella del danneggiato e quella del responsabile) hanno aderito alla CARD. Una RC senza risarcimento diretto, dunque, potrebbe indicare che la compagnia non ha aderito alla Convenzione. 

➡️ Se non sussistono queste condizioni, non puoi richiedere il risarcimento diretto, ma solo il risarcimento ordinario. 

Tieni in considerazione che il risarcimento diretto si può applicare a danni al veicolo, alle cose trasportate e alle persone. In quest’ultimo caso, però, i danni devono essere di lieve entità.

Quando non si applica il risarcimento diretto

A determinare i casi in cui non è possibile richiedere il risarcimento diretto è il Codice delle Assicurazioni. 

In particolare, il risarcimento diretto non può essere richiesto quando: 

  • Il sinistro si è verificato all’estero;
  • Non vi è stata collisione tra i veicoli;
  • Il sinistro comporta gravi lesioni alla persona, superiori al 9% di invalidità permanente;
  • Il sinistro coinvolge macchine agricole;
  • Il sinistro coinvolge più di due veicoli

Come richiedere il risarcimento diretto alla propria compagnia

Uno dei vantaggi del risarcimento diretto è che questo può essere richiesto direttamente alla propria compagnia, senza doversi interfacciare con quella della controparte. 

La richiesta può essere presentata anche qualora il danneggiato e il responsabile del sinistro convengano sulla dinamica dell’incidente, firmando il modulo di constatazione amichevole. L’importante è che il veicolo con il quale è avvenuto l’incidente venga identificato. 

A questo punto, è possibile procedere con la richiesta presso la propria compagnia assicurativa. Per farne richiesta è necessario fornire alcune informazioni, tra cui: 

  • I nomi e la copia delle patenti degli assicurati;
  • Le targhe dei veicoli;
  • Le compagnie di assicurazione;
  • Nomi e codici fiscali di eventuali persone danneggiate e documentazione medica.

In più, in sede di richiesta è fondamentale descrivere le circostanze e le modalità del sinistro, fornire le generalità di eventuali testimoni e indicare l’ora e il luogo dell’intervento da parte delle forze dell’ordine (se c’è stato). 

Le tempistiche per ricevere il rimborso

Come abbiamo visto, chiedere il risarcimento diretto può essere un modo per abbreviare i tempi per ottenere il rimborso, dal momento che si può dialogare esclusivamente con la propria compagnia. 

Le tempistiche possono cambiare a seconda delle specifiche situazioni. Il rimborso può essere ottenuto, dopo aver presentato domanda, entro: 

  • 30 giorni, se entrambi i conducenti hanno firmato il modulo per la constatazione amichevole;
  • 60 giorni se i conducenti non hanno firmato il modulo;
  • 90 giorni se si sono verificati danni alle persone. 

Quando il danneggiato accetta l’offerta della propria compagnia assicurativa, questa ha tempo 15 giorni per erogare il rimborso

RC senza risarcimento diretto: conviene?

Richiedere il risarcimento diretto presenta senz’altro dei vantaggi. Le tempistiche si abbreviano e anche la procedura di richiesta diventa più snella rispetto al risarcimento ordinario. 

Va detto, però, che la scelta di optare per una RC senza risarcimento diretto dipende dalle proprie esigenze personali e da un’attenta valutazione di diversi fattori. 

⚠️ Uno di questi, per esempio, riguarda il forfait assicurativo. Il risarcimento diretto può non essere conveniente per l’assicurato perché la propria compagnia assicurativa potrebbe avere un incentivo a ridurre l’importo della liquidazione. 

Questo avviene perché le compagnie assicurative ricevono un importo fisso (forfait assicurativo) dalla compagnia del responsabile del sinistro, indipendentemente dall’entità effettiva del danno e delle lesioni subite. Pertanto, la compagnia assicurativa potrebbe cercare di liquidare un importo inferiore rispetto al danno reale subito.

Cosa fare se non si è d’accordo con l’offerta della compagnia assicurativa

Se la compagnia assicurativa fa la sua offerta, ma non sei d’accordo con quanto stabilito, puoi procedere con: 

  • Una procedura di conciliazione: può essere avviata se l’importo del danno è inferiore a 15.000 euro e non comporta costi per il consumatore;
  • Una negoziazione assistita: coinvolge la presenza di un legale e mira a ottenere un accordo più favorevole per l’assicurato rispetto all’offerta iniziale della compagnia. Se la negoziazione assistita non ha successo, puoi procedere con un rito ordinario civile per far valere le tue ragioni in tribunale. 

Domande frequenti

➡️ Che differenza c’è tra risarcimento diretto e risarcimento ordinario?

Il risarcimento diretto prevede che l’assicurato danneggiato riceva il risarcimento direttamente dalla propria compagnia assicurativa, che poi si regolerà con quella del responsabile del sinistro. Nel risarcimento ordinario, l’assicurato deve invece rivolgersi direttamente alla compagnia dell’altra parte coinvolta per ottenere il risarcimento.

➡️ Quando si applica il risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto si applica negli incidenti stradali avvenuti in Italia, Repubblica di San Marino o Città del Vaticano tra due veicoli a motore assicurati, entrambi identificati e non coinvolgenti lesioni gravi alle persone.

➡️ Quali sono gli obblighi dell’assicuratore in caso di risarcimento diretto?

La compagnia assicurativa deve valutare i danni e liquidare l’importo dovuto al proprio assicurato. Successivamente, si occuperà di regolare i conti con la compagnia dell’altra parte coinvolta.

➡️ Come funziona il risarcimento indiretto?

Il risarcimento indiretto, o ordinario, prevede che l’assicurato danneggiato debba rivolgersi alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro per ottenere il risarcimento presentando una richiesta documentata. La compagnia assicurativa del responsabile valuterà la richiesta e deciderà se accettarla o respingerla.

Fonti

LEGGE 2 aprile 2007, n. 40 | Gazzetta Ufficiale
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2007/04/02/007G0055/sg

Art. 149 codice delle assicurazioni private – Procedura di risarcimento diretto | Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-delle-assicurazioni-private/titolo-x/capo-iv/art149.html
Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 18 Luglio 2024
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