Avrai certamente sentito le espressioni alta, media e bassa tensione. Termini che si riferiscono ai livelli di tensione elettrica utilizzati in vari contesti e per differenti applicazioni. Cerchiamo di chiarire alcuni punti fondamentali:
- Quando si parla di alta tensione, si fa riferimento al livello di tensione elettrica utilizzato per il trasporto dell’energia elettrica su lunghe distanze attraverso linee di trasmissione;
- La corrente che arriva nelle nostre case è generalmente in media e bassa tensione: gli elettrodomestici e le apparecchiature domestiche, infatti, lavorano a queste tensioni;
- Gli sbalzi di tensione possono essere pericolosi per persone, elettrodomestici e dispositivi elettronici, ma possono essere evitati grazie a salvavita e stabilizzatori.
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Indice
- Bassa, media e alta tensione: cosa significa e quali sono le differenze
- Tutte le tipologie di tensione
- Perché la trasmissione in Italia è ad alta tensione?
- Perché la tensione nelle nostre case è media o bassa?
- Cosa sono gli sbalzi di tensione: soluzioni e come prevenirli in casa
Bassa, media e alta tensione: cosa significa e quali sono le differenze
Oggi come oggi sarebbe impossibile immaginare un mondo senza energia elettrica. Ma qual è il percorso che compie per arrivare fino alle nostre case?
L’elettricità viene generata in centrali elettriche e poi trasportata attraverso una rete di fili fino alle nostre case. Tale viaggio include, però, diverse stazioni elettriche di trasformazione e di linee che si distinguono proprio per la loro tensione (o voltaggio), misurata in Kilovolt.
Prima di entrare nei dettagli, chiariamo che esiste una differenza sostanziale tra le stazioni in alta tensione e quelle in media e bassa tensione. Tale differenza è dettata dal differente utilizzo.
Le reti in altissima e alta tensione sono reti di trasmissione che utilizzano altissime e alte tensioni per trasportare grandi quantità di energia elettrica su lunghe distanze con minime perdite, dalle centrali elettriche fino alle aree di consumo.
Le reti a media e bassa tensione, invece, sono reti di distribuzione, infatti distribuiscono l’energia ai consumatori finali.
Tutte le tipologie di tensione
Come abbiamo visto, non esiste un solo livello di tensione per tutta la rete elettrica, ma ben 4:
- Altissima tensione: superiore a 150 kV;
- Alta tensione: tra 30 e 150 kV;
- Media tensione: tra 1 e 30 kV;
- Bassa tensione: inferiore a 1 kV.
Ma perché conoscere queste diverse tipologie di tensione può essere utile? Semplice: perché ci aiutano a capire in cosa consiste il viaggio dell’energia elettrica tramite la rete elettrica in Italia.
Volendo riassumere le tappe più significative, possiamo dire che:
- L’elettricità viene generata in media tensione e trasformata in alta e altissima tensione da una centrale;
- L’elettricità parte, dunque, per il suo viaggio attraverso la rete di trasmissione a grande distanza (di proprietà di Terna) lunga complessivamente oltre 63.500 km;
- L’elettricità ad alta e altissima tensione arriva nelle cabine di media tensione – cabine primarie – che la trasformano in elettricità in media tensione;
- L’elettricità viene poi portata alle cabine secondarie che la trasformano da media tensione a bassa tensione per essere distribuita ai clienti domestici.
Perché la trasmissione in Italia è ad alta tensione?
Come abbiamo visto, l’elettricità viene generata dalla centrale in media tensione, ma trasformata in alta e altissima tensione per la trasmissione. Successivamente, poi, viene riconvertita in media e bassa tensione.
Sorge, allora, spontanea una domanda: perché tutti questi passaggi? Non basterebbe farle cominciare e finire il suo viaggio a uno stesso livello di tensione?
La trasmissione avviene a tensioni elevate perché questo permette di trasportare la stessa quantità di energia con una maggiore efficienza e con minori perdite di energia causate dal calore (dissipazione).
Dopo questa prima fase, però, c’è la necessità di abbassare nuovamente il livello di tensione.
Perché la tensione nelle nostre case è media o bassa?
Tutto cambia, infatti, quando si parla di reti di distribuzione. Quando arriva nelle nostre case, l’energia è stata trasformata nuovamente da alta e altissima tensione a media e bassa tensione.
Questo, principalmente, per due motivi:
- Da un lato, va considerato che gli elettrodomestici e altre apparecchiature elettroniche ed elettriche in casa lavorano proprio a queste tensioni;
- Dall’altro, va detto che l’alta tensione comporta rischi e pericoli maggiori per la sicurezza delle persone, specialmente nei casi di folgorazione.
⚠️ Come sappiamo, infatti, i nostri impianti elettrici devono essere sempre a norma, dotati di salvavita. Per garantire la sicurezza, dunque, è necessario che l’elettricità distribuita nelle nostre case abbia una tensione media o bassa.
Cosa sono gli sbalzi di tensione: soluzioni e come prevenirli in casa
Parlando di tensione, avrai sicuramente sentito parlare (o ti sarà capitato di vivere in prima persona) di uno sbalzo di tensione.
Uno sbalzo di tensione è una variazione improvvisa e significativa nella tensione elettrica presente in un sistema elettrico.
Diversi sono i fattori che possono portare a uno sbalzo di tensione, per esempio:
- Temporali o fulmini;
- Guasti nella rete elettrica;
- Impianti elettrici obsoleti o vecchi;
- Accensione o spegnimento di grandi carichi elettrici.
Uno degli effetti più comuni di uno sbalzo di tensione è il danneggiamento di elettrodomestici o altri apparecchi elettrici o elettronici.
Proprio per evitare rischi di questo tipo, esistono diversi modi che possono aiutare a proteggere dispositivi ed elettrodomestici dagli sbalzi di tensione. Tra le possibili soluzioni, per esempio, ci sono i dispositivi di protezione da sovratensioni o i limitatori di tensione che possono essere installati nel quadro elettrico. Inoltre, è sempre una buona idea scollegare tutti i dispositivi collegati alla rete durante un temporale per evitare danni irreparabili.