Ad aprile 2024 partono gli incentivi per le comunità energetiche rinnovabili. In breve:
- A partire dall’8 aprile entrano in funzione i portali del GSE per accedere agli incentivi CER;
- Gli incentivi sulle comunità energetiche rinnovabili consistono in un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento e una tariffa incentivante;
- Gli incentivi per le comunità energetiche 2024 possono essere richiesti telematicamente utilizzando il sito del GSE.
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Indice
- Partono gli incentivi per le comunità energetiche rinnovabili
- Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili
- Incentivi sulle comunità energetiche rinnovabili: quali sono
- Come fare domanda per gli incentivi CER
- Altri strumenti per promuovere le CER
Partono gli incentivi per le comunità energetiche rinnovabili
È nel mese di aprile che partono gli incentivi per le CER (comunità energetiche rinnovabili) previsti dal decreto del MASE entrato in vigore il 24 gennaio 2024.
Dalle 17.00 dell’8 aprile, sono attivi i portali del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per l’invio delle richieste e le configurazioni di autoconsumo.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha parlato della “svolta CER” in un intervento a InsiemEnergia a Perugia, definendo le comunità energetiche “soggetti protagonisti delle scelte energetiche: il nostro decreto può aprire grandi opportunità di crescita sostenibile, specie nei piccoli comuni che fanno i conti con il delicato problema dello spopolamento.”
Per il ministro, le CER “rappresentano una risposta di sistema per un approvvigionamento sicuro e sostenibile”.
Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono gruppi di persone o entità – cittadini, piccole e medie imprese, associazioni, condomini, enti religiosi – che si uniscono per generare, consumare e condividere energia rinnovabile.
Le CER non offrono solo vantaggi ambientali, ma anche benefici economici e sociali. Oltre a ridurre i costi energetici per i partecipanti, promuovono anche l’utilizzo delle fonti rinnovabili e degli impianti per la produzione di energia green (per esempio, tramite impianto fotovoltaico).
È per questo motivo che il governo ha introdotto degli incentivi per le CER, con l’obiettivo di diffondere forme di autoconsumo di energia pulita.
Incentivi sulle comunità energetiche rinnovabili: quali sono
A questo proposito, il governo italiano ha messo in campo un totale di 5,7 miliardi di euro per sostenere le CER. Una parte delle risorse – 2,2 miliardi di euro – arriva dal PNRR.
Sono due i tipi di incentivi previsti dal decreto entrato in vigore a gennaio e che possono ora essere richiesti a partire da aprile:
- Un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento, riservato alle comunità energetiche realizzate in piccoli Comuni (sotto i 5.000 abitanti), destinato sia alla realizzazione di nuovi impianti che al potenziamento di quelli già esistenti. In questo caso, obiettivo della misura è installare impianti per la produzione di almeno 2 gigawatt di energia;
- Una tariffa incentivante per 20 anni sull’energia prodotta e autoconsumata, rivolta a tutto il territorio nazionale e applicabile agli impianti a fonti rinnovabili che non superino la potenza nominale di un megawatt.
⚠️ Gli impianti devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno del 2026. La scadenza è fissata al 31 marzo 2025 o fino all’esaurimento delle risorse messe in campo. Gli incentivi, inoltre, sono cumulabili.
Come fare domanda per gli incentivi CER
La richiesta per i contributi, cumulabili tra loro, va effettuata esclusivamente in via telematica, utilizzando i portali del GSE operativi a partire dall’8 aprile.
Prima di tutto, bisognerà accertarsi di possedere i requisiti richiesti. Tra questi, si ricorda che le comunità energetiche rinnovabili devono risultare regolarmente costituite quando inviano la domanda al GSE.
Al momento della richiesta, è necessario allegare la documentazione relativa agli impianti, l’autodichiarazione generata dal portale GSE e l’eventuale documentazione antimafia.
Una volta inviata la domanda, il GSE provvede all’istruttoria, in seguito alla quale comunica al richiedente se la domanda è stata accettata o rifiutata – in quest’ultimo caso, indicando anche i motivi alla base di tale scelta.
❗ Attenzione, perché il contributo può essere revocato. Ciò accade in caso di perdita di uno dei requisiti, dichiarazioni mendaci o mancato rispetto dei tempi per la realizzazione degli interventi.
Altri strumenti per promuovere le CER
Oltre all’avvio del portale per la richiesta degli incentivi CER, sul portale autoconsumo del GSE è disponibile anche uno strumento che consente di ottenere informazioni sui vantaggi derivanti dall’autoconsumo, utili per coloro che intendono installare o usare un impianto fotovoltaico. È anche possibile effettuare simulazioni tecnico-economiche, per calcolare i benefici economici, l’investimento iniziale e i tempi di ammortamento.
Non solo, perché sono disponibili anche strumenti di verifica preliminare all’ammissibilità dei progetti.
Fonti
https://www.gse.it/servizi-per-te/news/comunita-energetiche-online-i-portali-per-le-richieste-di-contributo-e-il-simulatore
Energia: Pichetto, attivi i portali per gli incentivi, parte svolta CER | MASE
https://www.mase.gov.it/comunicati/energia-pichetto-attivi-i-portali-gli-incentivi-parte-svolta-cer