Cosa succede se per cause esterne non hai un fornitore di gas? In questo caso, per continuare a essere servito, si attiva la fornitura di ultima istanza (FUI). In pillole:
- È un servizio istituito da ARERA e gestito dall’Acquirente Unico.
- È dedicato anche a forniture non disalimentabili, relative a strutture di servizio pubblico.
- Se hai la fornitura di ultima istanza, puoi interrompere il servizio quando vuoi sottoscrivendo un contratto con un fornitore del mercato libero: scegli l’offerta gas migliore per te con Switcho 🤓
Indice
- Fornitura di ultima istanza: cos’è e cosa fa
- Per chi si attiva la fornitura ultima istanza gas?
- Quando si attiva il servizio ultima istanza
- Fornitura di ultima istanza: chi se ne occupa?
- Tutti costi dei fornitori di ultima istanza
- Fornitore di ultima istanza: come cambiarlo
- Servizio ultima istanza e Servizio di Default: quali differenze?
Fornitura di ultima istanza: cos’è e cosa fa
La fornitura a ultima istanza (FUI) è un servizio che impedisce l’interruzione della fornitura di gas in caso il cliente abbia perso il proprio fornitore contro la propria volontà.
Dunque, di fatto, la FUI permette al cliente di prelevare il gas anche senza un contratto con un fornitore del mercato libero. La FUI, istituita da ARERA, è gestita dall’Acquirente Unico.
❗ Questo servizio è valido solo per la fornitura del gas, ma non per l’energia elettrica. Per la luce, un servizio simile che assicura il servizio anche a chi rimane senza fornitura è il Servizio Salvaguardia, gestito sempre da ARERA e dall’Acquirente Unico.
Per chi si attiva la fornitura di ultima istanza gas?
Non tutti gli utenti del gas tuttavia rientrano tra i casi di fornitura di ultima istanza. Il servizio può essere attivato con:
- Forniture non disalimentabili, ovvero quelle forniture che non possono subire interruzioni, qualsiasi sia la causa. Queste sono relative a strutture che offrono un servizio pubblico, quindi ospedali, case di riposo, scuole e istituti di detenzione.
- Forniture disalimentabili intestate a clienti domestici, a condomini con uso domestico e consumi inferiori a 200.000 Smc all’anno, o a con clienti non domestici e consumi inferiori a 50.000 Smc annui. Questa tipologia di cliente deve però aver subito interruzioni per cause esterne.
Quando si attiva il servizio di ultima istanza
Ma per cosa si intende, di preciso, per “perdita del proprio fornitore contro la propria volontà” e per quali cause avviene? Esistono 2 situazioni tipo: il fallimento della società di vendita e la cessazione amministrativa. Vediamole nel dettaglio ⬇️
Fallimento della società di vendita: cosa succede?
Il primo caso in cui può attivarsi un servizio di ultima istanza è il fallimento della società energetica. Questa, tuttavia, non avviene all’improvviso: l’Autorità infatti ha stabilito un iter da seguire per la società in fallimento, in modo gestire al meglio le forniture servite. Vediamolo insieme:
- La società che fornisce energia dichiara fallimento.
- La fornitura non viene interrotta, ma rimane attiva, e nell’arco di 24 ore passa a ultima istanza.
- Durante queste 24 ore, il passaggio viene comunicato all’utente da parte dell’Acquirente Unico o dal distributore locale.
Che cos’è la cessazione amministrativa
La seconda circostanza in cui si attiva il servizio di ultima istanza è quello della cessazione amministrativa.
Con la cessazione amministrativa si intende il caso in cui il fornitore, ai sensi dell’art. 16 Deliberazione 29 luglio 2004, n. 138/04, avvia un iter di scioglimento del contratto con il cliente. Questo spesso avviene a causa della morosità dell’utente, cioè quando ha a carico pagamenti insoluti.
❗Quando la causa della cessazione amministrativa è la morosità del cliente la FUI può essere attivata solo per le forniture disalimentabili. Le forniture disalimentabili, invece, non avranno diritto al servizio.
Fornitura di ultima istanza: chi se ne occupa?
Come abbiamo anticipato, sono diversi i soggetti che intervengono per garantire il servizio di ultima istanza. Vediamo chi sono:
- L’Acquirente Unico: La società statale che fa parte del Gestore dei Servizi Energetici si occupa, per conto dell’Autorità, di selezionare i fornitori da assegnare su base territoriale. Viene indetto un concorso e successivamente è pubblicata una graduatoria, valida per circa 2 anni.
- Il distributore locale: Questo si occupa dell’attivazione effettiva della nuova fornitura, e varia di zona in zona. Il suo operato non concerne la vendita dell’energia, ma solo la sua distribuzione per l’ultimo tratto di rete e l’attivazione del contatore.
- Il fornitore assegnato: Una volta vinta l’asta per un dato territorio, la società assegnata si occupa della vendita dell’energia al cliente, andando a sostituire il fornitore precedente.
Le società vincitrici dell’asta per la fornitura dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2025 sono Hera Comm ed Enel. Ecco come sono distribuite sul suolo italiano:
AREA DI PRELIEVO | FORNITORI ASSEGNATI |
---|---|
Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria | Hera Comm |
Lombardia | Hera Comm |
Trentino Alto-Adige e Veneto | Hera Comm |
Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna | Hera Comm |
Toscana, Umbria e Marche | Hera Comm |
Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia | Hera Comm |
Lazio | Hera Comm |
Campania | Hera Comm |
Sicilia e Calabria | Enel Energia |
Tutti costi dei fornitori di ultima istanza
Veniamo ai prezzi della fornitura di ultima istanza. Le condizioni economiche di questo tipo di servizio sono state definite da ARERA separando i clienti domestici gas e i condomini dai clienti gas per altri usi.
I clienti domestici gas e i condomini dovranno sostenere i seguenti costi:
- Per i primi 3 mesi di servizio avranno le condizioni economiche definite da ARERA.
- Dopo 3 mesi, le condizioni economiche di ARERA vengono aumentate in base al cosiddetto parametro β. Questo viene deciso dal fornitore durante il concorso per una determinata area.
Per i clienti non domestici, invece:
- Durante i primi 3 mesi è applicato il 70% del parametro β.
- Passati i 3 mesi, viene applicato il 100% del parametro β.
In questa tabella sono riportati i valori del parametro β in base alla regione e il fornitore assegnato, espressi in centesimi di euro (c€) per ogni metro cubo (Smc) 👇
AREA DI PRELIEVO | FORNITORI ASSEGNATI | PARAMETRO β IN c€/Smc |
---|---|---|
Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria | Hera Comm | 23,57 |
Lombardia | Hera Comm | 22,87 |
Trentino Alto-Adige e Veneto | Hera Comm | 13,77 |
Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna | Hera Comm | 14,67 |
Toscana, Umbria e Marche | Hera Comm | 26,67 |
Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia | Hera Comm | 19,67 |
Lazio | Hera Comm | 32,77 |
Campania | Hera Comm | 47,47 |
Sicilia e Calabria | Enel Energia | 21,18 |
❗ Se il cliente servito da ultima istanza non paga almeno una fattura ricevuta, la società energetica può sospendere la fornitura.
Fornitore di ultima istanza: come cambiarlo
Se ti è capitato di essere servito in ultima istanza ma vuoi concludere contratto, sappi che si può fare.
Il cliente di ultima istanza (se non è moroso) ha il diritto di concludere il servizio con il fornitore assegnato in qualsiasi momento, e può farlo semplicemente sottoscrivendo un contratto del mercato libero con un altro fornitore.
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Servizio ultima istanza e Servizio di Default: quali differenze?
Abbiamo visto che la FUI è dedicata a clienti che rimangono senza fornitore a cause esterne. Ma cosa succede se un cliente non paga le bollette? In questo caso, dopo vari solleciti e la comunicazione di messa in mora, il fornitore ha diritto a procedere con l’interruzione del servizio.
Tuttavia questo processo potrebbe rivelarsi tutt’altro che semplice: a volte infatti non è possibile, da parte del distributore locale, interrompere la fornitura materialmente. Un caso tipico è quello in cui il contatore è situato in una proprietà privata.
A quel punto, il fornitore interrompe il contratto, ma è ancora possibile prelevare gas: in questo caso si tratta non di un servizio di ultima istanza, ma di un servizio di default (FDD).
Il servizio di default (FDD) è un servizio di fornitura dei clienti disalimentabili che rimangono senza contratto per cause a loro imputabili. È temporaneo, e cioè dura massimo 6 mesi o fino a quando non viene sottoscritto un nuovo contratto.
Come per la FUI, il servizio è regolamentato da ARERA e i fornitori sono assegnati territorialmente tramite gara.
💡 Come uscire dal FDD? In questo caso bisogna pagare le morosità pregresse. Dopodiché, il cliente può passare a un altro fornitore o richiedere l’interruzione della fornitura.
In tabella sono riassunte le principali differenze tra FUI e FDD:
FORNITURA DI ULTIMA ISTANZA | SERVIZIO DI DEFAULT |
---|---|
Per clienti senza fornitore per cause esterne | Per clienti senza fornitore per cause a loro imputabili |
Durata indeterminata | Durata massima di 6 mesi |
Servizio interrompibile in qualsiasi momento | Servizio interrompibile pagando le morosità pregresse |
Fonti
https://www.acquirenteunico.it/sites/default/files/documenti/Graduatoria_FUI_2023-25.pdf
FUI GAS | Acquirente Unico
https://www.acquirenteunico.it/canali/fui-gas