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Consumi condizionatore: quanto costa in bolletta e come risparmiare

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Bisogna sempre prestare occhio ai consumi elettrici del condizionatore, in modo da evitare sorprese in bolletta. In questo articolo leggerai tutte le informazioni per capire quanto può consumare il tuo climatizzatore e come risparmiare. Ecco 3 informazioni che non puoi perdere:

  • I climatizzatori di classe energetica A+++ sono quelli che consumano meno energia elettrica.
  • Potenza, esposizione solare e isolamento termico sono fattori che influenzano i consumi.
  • Oltre a controllare i consumi, puoi risparmiare sulla bolletta assicurandoti di avere già la migliore offerta luce e gas grazie a Switcho 😎 In base all’analisi gratuita della bolletta ti indichiamo se esistono offerte migliori della tua, e puoi attivare la tua preferita online, senza burocrazia.
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Indice

Da cosa dipendono i consumi del condizionatore

Quanta energia elettrica può consumare un condizionatore? Difficile rispondere a questa domanda in modo univoco, se non prendiamo in considerazione alcuni parametri:

  1. Classe energetica: questa può dipendere dal tipo di apparecchio ma anche dal singolo modello, ed è fondamentale per determinare i consumi.
  2. Potenza: espressa in BTU, la potenza necessaria per raffreddare o riscaldare l’ambiente nell’arco di un’ora è sicuramente un parametro per calcolare i consumi.
  3. Tipologia di condizionatore: esistono i condizionatori con pompa di calore e non. Generalmente, i condizionatori a pompa di calore consumano il 40% in meno rispetto a quelli privi di questa tecnologia.

Vediamo insieme in che modo questi parametri definiscono i consumi.

Tabella dei consumi del condizionatore: la classe energetica

Innanzitutto, possiamo definire i consumi di un condizionatore in base alla sua classe energetica.

Le classi energetiche dei condizionatori hanno un’anomalia rispetto agli altri elettrodomestici: nel 2021 la Commissione Europea ha infatti eliminato le classi contrassegnate dal segno +, ma questa decisione non ha coinvolto i condizionatori.

Le classi energetiche dei condizionatori vanno da G ad A+++. Più alta è la classe energetica, maggiore sarà l’efficienza del condizionatore, ovvero la capacità di ottenere la temperatura desiderata consumando meno energia possibile.

Va da sé che le classi energetiche più elevate, da A ad A+++, avranno un’efficienza maggiore e consumi inferiori rispetto a quelle più basse.

Ma quindi, quanto consuma il condizionatore in base alla classe energetica? 

Possiamo fare una stima sommaria, ricordandoci però che ci sono altri fattori nell’influenzare i consumi. 

Trovi nella tabella qui sotto anche le stime dei costi in bolletta, considerando il prezzo medio di 0,16 €/kWh per la materia prima energia 👇

CLASSE ENERGETICACONSUMO ANNUOCOSTO IN BOLLETTA
A+++150 kWh24 €
A++180 kWh28,80 €
C260 kWh41,60 €
G430 Kwh68,80 €

Come leggere l’etichetta del condizionatore per i consumi

Al fine di scoprire più informazioni possibili sui consumi del condizionatore, vediamo insieme come leggere l’etichetta che indica la classe energetica.

Etichetta Condizionatore Consumi
  1. La sezione più in alto dell’etichetta riporta il nome dell’apparecchio, del marchio costruttore o del modello
  2. Appena sotto questi, troverai dei pittogrammi a forma di ventola che indicano se il dispositivo funge per il riscaldamento o il raffreddamento. Se c’è una ventola blu e una rossa significa che il climatizzatore può sia riscaldare che raffrescare (come in questo caso); se invece trovi una ventola di un solo colore, significa che il tuo condizionatore può solo riscaldare o raffreddare.
  3. In entrambe le sezioni verticali, qui troviamo la scala delle classi energetiche. Ogni classe è rappresentata non solo da una lettera, ma anche da un colore e una freccia di lunghezza differente. La A+++ ha una freccia verde e corta, e quindi sta a indicare i consumi più bassi di energia. Man mano che si scende di classe, la freccia si fa più lunga, a rappresentare i maggiori consumi.
  4. A destra, è indicata l’effettiva classe energetica dell’apparecchio. Nel caso del riscaldamento può essere indicata più di una classe di appartenenza, una per ogni zona climatica.
  5. Sotto la scala delle classi energetiche troviamo 3 importanti informazioni sui potenziali consumi, anche queste articolate per zone climatiche: la capacità nominale, cioè la potenza media del condizionatore; il coefficiente di efficienza stagionale, chiamato SEER per l’aria fredda e SCOP per l’aria calda; il consumo energetico annuo.
  6. In questa parte troviamo 2 pittogrammi che rappresentano il rumore (espresso in decibel) emesso dalle parti interna ed esterna.
  7. Sotto questi parametri abbiamo una cartina stilizzata delle 3 zone climatiche: per le zone più miti (di colore arancione) la classe energetica e lo SCOP saranno maggiori rispetto alle altre.

❗Questa specifica etichetta rappresenta un condizionatore con le pompe di calore split sia per il riscaldamento che per il raffreddamento. Le etichette dei condizionatori monoblocco e quelli utili solo al riscaldamento o al raffrescamento avranno alcuni elementi in meno.

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Consumi in base alla potenza: cosa sono i BTU?

La potenza del condizionatore, altro importante parametro per la stima dei consumi, è definita in BTU (British Thermal Unit).

Un BTU è l’unità di misura della capacità di un condizionatore di rinfrescare o riscaldare un ambiente. Più sono i BTU, maggiore sarà la sua potenza e così anche la capacità di coprire uno spazio più ampio.

La formula per calcolare i BTU necessari a raffreddare o riscaldare un dato ambiente è la seguente:

BTU = mc*K (K=100)

Dove mc sono i metri cubi dell’ambiente, e li otteniamo moltiplicando la superficie della stanza per l’altezza. Quindi, se abbiamo una stanza di 20 mq e di 2,70 m di altezza, avremo bisogno di un condizionatore da 5.400 BTU. 

Ecco qui una tabella indicativa sulla quantità di BTU necessaria alla metratura dell’ambiente:

POTENZA (IN BTU)METRATURA AMBIENTE
6000 BTU22 mq
9000 BTU33 mq
12000 BTU45 mq
18000 BTU66 mq
24000 BTU85 mq

Ma non è tutto, perché è necessario prendere in considerazione questi fattori nella scelta della potenza del condizionatore:

  • Esposizione solare
  • Grado di isolamento termico del locale
  • Il numero e la dimensione delle finestre
  • Numero di abitanti (oltre al nucleo di 4 persone, si calcolano 600 BTU aggiuntivi per ogni individuo)

In ogni caso, è sempre consigliabile arrotondare per eccesso i BTU calcolati, così da evitare che la potenza del condizionatore sia insufficiente a raffreddare o riscaldare l’ambiente. 

Qual è il consumo di un condizionatore da 12.000 BTU?

Un condizionatore da 12.000 BTU è quello necessario per riscaldare ambienti di circa 45 mq, quindi adatto per 2 stanze, per monolocali o bilocali. Quale consumo dobbiamo aspettarci da un climatizzatore di questa potenza?

Un condizionatore da 12.000 BTU consuma circa 1 kW in un’ora.

Questa cifra, naturalmente, va adattata anche ai parametri citati in precedenza.

Altri fattori che condizionano i consumi domestici

Dopo aver controllato la classe energetica e i BTU del tuo condizionatore, come avrai già potuto notare ci sono altri fattori che possono condizionare i consumi domestici:

  • Esposizione solare: soprattutto per quanto riguarda il raffreddamento, una casa esposta a sud potrebbe influenzare negativamente i consumi. Il condizionatore spenderebbe così più tempo ed elettricità per raffreddare l’ambiente.
  • Isolamento termico della casa: un ambiente le cui pareti non sono correttamente isolate non raggiunge la temperatura desiderata in fretta, per cui è necessaria più energia.
  • Finestre e infissi: la superficie delle finestre e soprattutto la presenza di spifferi impediscono il corretto funzionamento del condizionatore.
  • Il tempo di utilizzo: se è acceso per molte ore, i consumi si moltiplicano. Un condizionatore acceso per 24 ore avrà un consumo di energia molto maggiore rispetto a quello accesso per 1-2 ore.

Consumi del condizionatore: come spendere meno watt?

Per impiegare sempre meno energia per il climatizzatore, ecco a te alcune accortezze da applicare nell’utilizzo quotidiano dell’apparecchio.

Meno consumi con la tecnologia inverter

Se il tuo condizionatore consuma troppa energia, forse è il momento di valutare un condizionatore nuovo. 

La migliore scelta ricade su un climatizzatore a pompa di calore dotato di tecnologia inverter. Questo presenta una centralina elettronica che modula la potenza con cui lavora il compressore della pompa di calore, evitando così picchi di energia all’accensione.

La centralina del climatizzatore inverter calcola la potenza utile per raggiungere la temperatura impostata. Man mano che questa viene raggiunta, la potenza diminuisce e si calibra di conseguenza. 

L’energia impiegata quindi non ha dei momenti di picco energetico e dei momenti off, ma varia in base alla temperatura dell’ambiente. In questo modo diminuiscono anche i consumi elettrici.

Meno consumi con il deumidificatore

Selezionare l’impostazione deumidificatore (rappresentato dal simbolo del condizionatore a goccia💧o dalla dicitura DRY) è un trucco per risparmiare sui consumi.

Questa modalità ha la specifica funzione di rimuovere l’umidità senza raffreddare l’aria (come invece avviene nell’impostazione COOL): molto spesso ciò di cui abbiamo bisogno non è un clima più freddo, ma un ambiente con meno umidità. 

Impostare l’azione DRY per deumidificare la stanza può portare a un risparmio di energia fino al 13%, proprio perché evita l’impiego ulteriore di corrente per raffreddare l’ambiente.

Impostare correttamente la temperatura

Selezionare una temperatura molto più fredda o molto più calda rispetto a quella di partenza richiede un grande dispendio di energia. Una buona abitudine, se vuoi rinfrescare la tua stanza, è di scegliere una temperatura inferiore di 6-8°C rispetto a quella presente, e non di più. 

Durante l’inverno, invece, la temperatura ideale per avere il giusto riscaldamento senza un esagerato dispendio energetico è di circa 20-22°C.

Pianificare le accensioni

Impostare correttamente il timer del condizionatore evita di tenerlo acceso per troppo tempo rispetto all’intervallo utile. Programmare l’accensione con un po’ di anticipo, per esempio, può evitare di far accendere il condizionatore alla massima potenza quando effettivamente si ha necessità di una temperatura diversa.

Manutenzione e pulizia del condizionatore

La manutenzione ordinaria e non del condizionatore è fondamentale per farlo funzionare in modo ottimale, evitando così grandi sforzi energetici.

Ecco le azioni che puoi svolgere regolarmente per avere un climatizzatore sempre a massima efficienza 👇

  • Pulizia dei filtri: i filtri del condizionatore interno devono essere puliti periodicamente.
  • Pulizia della parte esterna: la parte esterna della pompa di calore può accumulare sporcizia, per cui va pulita almeno una volta l’anno.
  • Manutenzione periodica completa: quest’azione può essere compiuta grazie a tecnici specializzati, in modo da controllare ogni parte dell’unità esterna e di quella interna.

Attenzione alle finestre

Oltre a lavori di isolamento termico della casa, che richiedono comunque un grande investimento, si può contribuire a migliorare questo aspetto anche con le finestre

Per esempio puoi fare attenzione agli spifferi degli infissi o puoi usare delle tende filtranti durante i mesi estivi: in questo modo si riduce il calore introdotto dalla luce del sole.

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Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 18 Aprile 2024
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