In caso di vendita, potrebbe essere utile ottenere l’atto di provenienza dell’immobile. Cosa sapere, in breve:
Cos’è? | È il documento che attesta da dove deriva la proprietà di un immobile (es. compravendita, donazione, successione). |
Quando serve? | Serve a dimostrare la legittima proprietà di un immobile, ad esempio in caso di vendita o richiesta del mutuo. |
Come richiederlo? | Si può richiedere al notaio che ha redatto l’atto oppure alla Conservatoria dei Pubblici Registri Immobiliari. |
Casa nuova, nuove utenze? Noi di Switcho ci occupiamo al posto tuo della gestione delle utenze luce e gas, per voltura, subentro e nuova attivazione, gestendo tutta la burocrazia al posto tuo. Il nostro servizio è 100% digitale e gratuito 😇
Indice
- Atto di provenienza dell’immobile: cos’è e a cosa serve
- Diverse tipologie di atto di provenienza dell’immobile
- Come e dove richiedere l’atto di provenienza dell’immobile
- Atto di provenienza dell’immobile: costo e tempistiche
- Quali informazioni sono presenti nell’atto di provenienza
Atto di provenienza dell’immobile: cos’è e a cosa serve
In caso di vendita di un immobile o se stai richiedendo un mutuo, dovrai procurarti l’atto di provenienza dell’immobile. Ma di cosa si tratta?
L’atto di provenienza di un immobile è un documento che certifica ufficialmente come il proprietario ha acquisito il bene, attraverso un atto notarile di compravendita, una donazione, una sentenza o una successione ereditaria.
In parole semplici, racchiude la “storia” dell’immobile: racconta da chi è passato, come e quando e contiene informazioni chiave come i dati del proprietario, la modalità di acquisizione, eventuali vincoli o ipoteche e la descrizione catastale dell’immobile.
Avere a disposizione l’atto di provenienza ti permette di garantire trasparenza, sicurezza legale e chiarezza su eventuali diritti di terzi.
Diverse tipologie di atto di provenienza dell’immobile
Quando ti trovi a gestire documenti legati a un immobile — che sia per venderlo, per accendere un mutuo o semplicemente per regolarizzare la tua situazione patrimoniale — è importante capire come la proprietà sia stata trasferita.
Sappi che l’atto di provenienza cambia in base alla modalità con cui hai acquisito l’immobile. Le casistiche più comuni sono la compravendita, la successione e la donazione, ognuna con le sue caratteristiche.
Compravendita
Se hai acquistato l’immobile, il tuo atto di provenienza è un atto di compravendita.
L’atto di compravendita è il documento che certifica in modo formale e legale che la proprietà è passata da un venditore a un acquirente.
Redatto e autenticato da un notaio, contiene l’identità delle parti, la descrizione completa dell’immobile, il prezzo pattuito e le eventuali condizioni dell’accordo.
Una volta firmato, viene inserito nei registri immobiliari: questo passaggio è fondamentale per dare piena validità all’operazione.
Successione
Nel caso in cui tu abbia ereditato l’immobile, la tua provenienza è legata a una successione.
La dichiarazione di successione in questione serve a documentare il trasferimento di proprietà da una persona deceduta ai suoi eredi.
All’interno troverai indicati gli eredi legittimi o testamentari, i beni che sono stati trasmessi e le eventuali quote spettanti a ciascuno.
È uno strumento fondamentale per formalizzare il passaggio di proprietà e poter procedere con eventuali operazioni future, come vendite o divisioni.
Donazione
Se hai ricevuto l’immobile in regalo, l’atto di provenienza sarà un atto di donazione.
Si tratta di un documento che certifica la volontà del donante di trasferire gratuitamente la proprietà a un’altra persona, senza alcun corrispettivo.
Anche in questo caso, l’atto è redatto dal notaio e registrato, e riporta le generalità di chi dona e di chi riceve, la descrizione dell’immobile e le eventuali condizioni legate alla donazione.
Come e dove richiedere l’atto di provenienza dell’immobile
Ma come ottenere l’atto di provenienza di un immobile? Hai diversi metodi a disposizione per recuperare questo documento:
- Dal notaio: se conosci il notaio che ha redatto l’ultimo atto di trasferimento di proprietà (ad esempio l’atto di compravendita, la donazione o la successione), puoi rivolgerti direttamente al suo studio. Il notaio, infatti, è tenuto a conservare una copia dell’atto nei suoi archivi e può rilasciare una copia autentica, su richiesta del proprietario o di un soggetto con titolo per ottenerla. È spesso il metodo più veloce, soprattutto se l’atto è recente;
- Richiesta online tramite la Conservatoria: se non puoi rivolgerti al notaio, puoi ottenere l’atto di provenienza tramite la piattaforma Sister dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla Conservatoria dei Pubblici Registri Immobiliari. Questo servizio è particolarmente utile per i professionisti del settore (come notai o tecnici), ma può essere utilizzato anche da privati;
- Ufficio del Registro Immobiliare: in alternativa, puoi recarti di persona o fare una richiesta scritta (in alcuni casi anche online) all’Ufficio del Registro Immobiliare della zona in cui si trova l’immobile. Qui è possibile consultare i registri e richiedere una copia dell’atto.
Atto di provenienza dell’immobile: costo e tempistiche
Richiedere l’atto di provenienza di un immobile non è complicato, ma è bene sapere fin da subito che tempi e costi possono variare in base a dove fai la richiesta e a quanto è datato l’atto che ti serve.
- Se ti rivolgi al notaio che lo ha redatto, i tempi sono in genere abbastanza rapidi, ma il costo può essere più alto, variabile in base alla complessità dell’atto o al numero di copie richieste.
- Se invece preferisci passare tramite la Conservatoria dei Registri Immobiliari, potresti risparmiare: per una copia semplice o una visura ipotecaria, il costo si aggira solitamente tra i 20 e i 50 euro. Anche qui, però, ci possono essere spese extra se ti serve una copia autentica.
Quanto ai tempi, in media si parla di qualche settimana, ma se l’atto è molto datato o riguarda immobili in più province, la procedura potrebbe richiedere un po’ più di pazienza.
Quali informazioni sono presenti nell’atto di provenienza
L’atto di provenienza dell’immobile non si limita a “raccontare” come hai acquisito la proprietà: contiene dati tecnici e giuridici che possono influire direttamente sulla possibilità di compiere operazioni future sull’immobile. Sapere cosa c’è scritto ti aiuta a prevenire sorprese, blocchi o lungaggini burocratiche.
Un esempio di atto di provenienza di un immobile contiene:
- Dati delle parti: nomi, cognomi, codici fiscali e dati anagrafici di chi ha trasferito la proprietà e di chi l’ha ricevuta;
- Descrizione dettagliata dell’immobile: ubicazione, identificativi catastali, superficie, numero di vani, destinazione d’uso e classe energetica;
- Titolo di provenienza: indica da quale tipo di atto deriva la proprietà (compravendita, donazione, successione ecc.);
- Eventuali gravami: ipoteche, servitù, vincoli o pendenze che limitano l’uso o la disponibilità dell’immobile;
- Dati di registrazione: informazioni sulla data e il numero di registrazione dell’atto presso la Conservatoria;
- Clausole particolari: ad esempio, condizioni sospensive, diritti di prelazione o vincoli d’uso.
Tutti questi elementi ti permettono di avere un quadro chiaro e completo sulla situazione del tuo immobile e ti aiutano a muoverti con sicurezza in caso di vendite, mutui o altri passaggi importanti.
Non sai quale operazione devi svolgere per le utenze di casa nuova? A questo ci pensiamo noi di Switcho: ci occupiamo di voltura, subentro e prima attivazione con le migliori offerte luce e gas per te 😎
Fonti
https://fiscomania.com/atto-di-provenienza-immobile/