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Tassa di successione immobili: aliquota, franchigia e scadenze

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La tassa di successione è un aspetto fondamentale da considerare quando si eredita un immobile, ed è importante conoscere come funziona per evitare sorprese. Cosa sapere, in breve:

  • Il calcolo dell’imposta di successione si basa sulla differenza tra l’eredità totale e debiti e obblighi finanziari che il de cuius aveva al momento della sua morte;
  • Nella successione ereditaria di immobili bisogna pagare anche l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale;
  • Per capire quanto si paga bisogna tenere in considerazione le aliquote, diverse in base al grado di parentela tra il de cuius e l’erede. 
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Indice

Cos’è l’imposta di successione e quando presentare la dichiarazione di successione

La tassa di successione è un’imposta che si paga quando una persona eredita beni, come case, soldi, aziende, gioielli o altri beni, da un parente che è deceduto. 

In pratica, quando qualcuno muore e lascia dei beni ai propri familiari, questi ultimi devono pagare una percentuale sul valore di quello che ereditano, a meno che non ci siano delle esenzioni o agevolazioni specifiche. 

Quando nel patrimonio del deceduto sono presenti beni immobili, l’erede deve provvedere anche alla presentazione della dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione è il documento che va presentato all’Agenzia delle Entrate e che serve a dichiarare i beni che si sono ricevuti in eredità, come immobili, soldi o altri oggetti di valore. 

💡 Questo documento è necessario per calcolare correttamente la tassa di successione e per trasferire la proprietà dei beni ereditati, ad esempio, per intestarsi la casa che si è ricevuta in eredità. 

La dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dal decesso del contribuente, scegliendo una di queste opzioni: 

  • Tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate;
  • Tramite un intermediario abilitato (commercialista o CAF);
  • Presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate

Tassa di successione: quanto si paga

Il calcolo dell’imposta di successione parte dal valore complessivo dell’eredità, chiamato asse ereditario, che comprende tutti i beni del defunto: immobili, conti bancari, investimenti e altri averi. 

Da questa somma si sottraggono eventuali passività, come debiti, mutui o spese mediche pagate dagli eredi negli ultimi mesi di vita del defunto. 

Il risultato è la base imponibile, ossia il patrimonio su cui si applicheranno le aliquote. 

Se tra i beni ereditati ci sono immobili, il loro valore viene calcolato a partire dalla rendita catastale, aumentata del 5% e moltiplicata per un coefficiente specifico, che cambia a seconda della categoria catastale dell’immobile (ad esempio, 110 per la prima casa).

Franchigie e aliquote dell’imposta di successione

Le aliquote sono le percentuali che si applicano al valore ereditato per calcolare l’importo dell’imposta da pagare. Come già accennato, variano in base al grado di parentela con il defunto: più il legame è stretto, più l’aliquota è bassa. 

Le franchigie, invece, sono soglie di esenzione, cioè un importo entro il quale non si paga nulla. Quindi, solo la parte del patrimonio che supera la franchigia viene tassata secondo l’aliquota prevista. 

Ad esempio, figli e coniugi hanno una franchigia più alta rispetto ai parenti lontani o a chi non ha legami familiari. Per maggiore chiarezza, vediamo le aliquote e le franchigie applicate in base al grado di parentela:

GRADO DI PARENTELAALIQUOTAFRANCHIGIA
Coniuge e parenti in linea retta (genitori, figli, nipoti)4%1 milione di euro
Fratelli e sorelle6%100.000 euro
Altri parenti fino al quarto grado (cugini, generi, suoceri, cognati)6%NO
Soggetti diversi da quelli elencati (inclusi conviventi non coniugati né uniti con un unione civile)8%NO

❗ Attenzione: se il beneficiario del trasferimento è una persona con disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge n. 104 del 1992, e indipendentemente dal grado di parentela con il defunto, l’imposta viene calcolata solo sul valore che supera la franchigia di 1.500.000 euro. 

Tasse di successione immobili: quali e quante si pagano

Quando si eredita un immobile, oltre alla tassa di successione, è necessario pagare l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale

La prima serve per la trascrizione dell’immobile presso l’Agenzia delle Entrate ed è calcolata applicando l’aliquota del 2% al valore catastale dell’immobile. La seconda, invece, si calcola con un’aliquota dell’1% sullo stesso valore. 

Va detto, però, che se l’immobile ereditato rientra nei requisiti per l’agevolazione prima casa, queste imposte non sono proporzionali ma si pagano in misura fissa: 200 euro ciascuna. 

Per beneficiare di questa agevolazione è necessario rispettare alcuni requisiti: 

  • La casa non deve essere di lusso (non deve, cioè, rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9);
  • L’erede non deve possedere altri immobili abitativi nello stesso Comune o acquistati con la stessa agevolazione;
  • L’erede deve trasferire la propria residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi dalla successione.

Tempi di pagamento della tassa di successione

Il pagamento dell’imposta di successione deve essere effettuato entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione. Se non si rispetta questa scadenza, come specifica anche l’Agenzia delle Entrate, si rischiano sanzioni e l’applicazione di interessi di mora. 

Per importi superiori a 1.000 euro, è anche possibile richiedere il pagamento a rate.

In questo caso, almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro i primi 60 giorni, mentre il resto può essere saldato in 8 rate trimestrali, o in 12 rate per importi superiori a 20.000 euro. 

Su ogni rata vengono calcolati interessi a partire dal giorno successivo al versamento iniziale e le scadenze sono fissate per l’ultimo giorno di ciascun trimestre. 

Per importi inferiori a 1.000 euro, invece, il pagamento deve essere effettuato in un’unica soluzione. Va detto, comunque, che il sistema prevede una certa flessibilità per piccoli errori, come ritardi di pochi giorni o versamenti incompleti entro specifici limiti.

💡 Quando compili la dichiarazione di successione, ricorda di indicare l’IBAN sul quale verranno addebitate le somme dovute e assicurati che la tua banca rientri tra quelle convenzionate con l’Agenzia delle Entrate. In alternativa, puoi utilizzare conti o carte Poste Italiane. 

Come gestire le utenze di una casa ereditata

Hai ottenuto un immobile in eredità, ma come gestire ora le utenze

La prima cosa da fare è verificare quali utenze sono attive, come luce, gas, acqua o internet. Le forniture e le bollette non possono rimanere intestate a una persona deceduta, perciò dovrai richiedere una voltura qualora volessi mantenerle attive (in pratica, dovrai effettuare il passaggio dell’intestazione al tuo nome senza interrompere i servizi).

In alternativa, se le utenze non servono immediatamente, puoi richiederne la cessazione per evitare costi inutili. In caso di utenze chiuse, per riattivarle sarà necessario un subentro.

Hai bisogno di aiuto per queste operazioni? Noi di Switcho ti aiutiamo a gestire le utenze della tua nuova casa in pochi e semplici clic, senza stress e direttamente online (occupandoci gratuitamente di tutta la burocrazia 😉

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Fonti

Intermediari – Dichiarazione di successione – Come pagare le imposte | Agenzia delle Entrate
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/dichiarazioni/dichiarazione-di-successione/imposte-dichsucc-intermediari

Intermediari – Dichiarazione di successione – Come presentare la dichiarazione | Agenzia delle Entrate
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/dichiarazioni/dichiarazione-di-successione/come-quando-dichsucc-intermediari
Marco Tricarico

Marco Tricarico

CEO e co-fondatore di Switcho, appassionato di startup e mondo digitale ed esperto di finanza aziendale e consulenza strategica, nel 2019 Marco ha deciso di lanciare un servizio innovativo che offrisse una soluzione di risparmio pratica e realmente imparziale sulle bollette di famiglie e aziende. Dalla nascita di Switcho, Marco partecipa a svariati eventi e rilascia interviste sui temi delle spese domestiche e del settore energetico, parlando delle ultime tendenze nei costi di gas ed elettricità e delle migliori opportunità per tutelarsi dai rincari. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 22 Novembre 2024
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