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Nucleare sostenibile in Italia, disegno di legge in arrivo

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Aggiornato il 17 Ottobre 2024

Con un’audizione alle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, presenta il piano del governo per il nucleare sostenibile in Italia. Cosa sapere, in breve: 

  • Per l’abilitazione della produzione da fonte nucleare in Italia è necessario lavorare a un disegno di legge che, secondo l’iter presentato dal Ministro, verrà sottoposto al Parlamento nei primi mesi del 2025;
  • L’introduzione del nucleare nel mix energetico italiano è una scelta guidata dal modello di scenario per tutte le fonti (rinnovabili e non rinnovabili) del PNIEC;
  • Il Ministro ribadisce che non si sta valutando il ricorso a centrali nucleari di grandi dimensioni: l’interesse del governo è incentrato su piccoli reattori e microreattori. 
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Indice

Torna il nucleare in Italia? I chiarimenti del Ministro dell’Ambiente

Dopo l’ultimo referendum nel 2011, oggi si torna a parlare di nucleare in Italia. Lo ha fatto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin in commissione alla Camera. 

La scelta di inserire una quota di nucleare nel mix energetico italiano non è politica, ci tiene a specificare il Ministro. Il processo di considerazione dell’energia nucleare nel PNIEC – cioè il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e per il Clima – è stato condotto attraverso un’analisi tecnica, ed è dunque il risultato di un modello di scenario utilizzato per valutare diverse fonti di energia (rinnovabili e non rinnovabili).

💡 Si stima che la quota di energia nucleare possa oscillare tra l’11% e il 22% del fabbisogno energetico totale previsto per il 2050.

Inoltre, secondo gli scenari presentati nel PNIEC, questa fonte di approvvigionamento energetico – definita stabile, sicura e decarbonizzata – appare anche più economica rispetto ad altre fonti di energia programmabile.

Elaborazione del Piano Nazionale per il nucleare sostenibile

Il percorso, comunque, non sarà immediato. Il Ministro ha, infatti, illustrato i passi che il governo sta compiendo per riorganizzare la legislazione sul nucleare.

È necessario, infatti, lavorare all’elaborazione di un Piano Nazionale per il nucleare sostenibile, sostenuto da dati e valutazioni tecniche – non politiche – da parte della Piattaforma Nazionale per un nucleare sostenibile (PNNS) i cui risultati potrebbero arrivare entro fine ottobre.

👉 La PNNS è un’iniziativa volta a promuovere un approccio sostenibile e sicuro all’energia nucleare nel contesto della transizione energetica che ha l’obiettivo di analizzare e discutere il potenziale ruolo dell’energia nucleare nel mix energetico italiano.

Il Ministro ha incaricato Giovanni Guzzetta, professore di Diritto Pubblico all’Università Tor Vergata di Roma, di coordinare un gruppo di esperti con il compito di definire proposte legislative e azioni da intraprendere. Entro la fine del 2024, il gruppo presenterà una bozza di legge delega. Disegno di legge che verrà poi esaminato dal Parlamento nei primi mesi del 2025.

L’Italia punta sui piccoli impianti modulari

Un ritorno al nucleare, sì, ma non come può presentarsi nell’immaginario collettivo. Un punto, questo, su cui il Ministro dell’Ambiente Pichetto si sofferma: 

“Non stiamo valutando il ritorno in Italia alle centrali di grandi dimensioni della prima o seconda generazione, ma abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle nuove opportunità offerte dai piccoli impianti modulari che presentano livelli di sicurezza molto superiori alla grande maggioranza degli impianti attuali.”

In sostanza, il governo sembra concentrarsi sull’eventuale utilizzo di: 

  • Small Modular Reactors (SMR), cioè piccoli reattori nucleari che presentano livelli di sicurezza superiori rispetto agli impianti nucleari più grandi, dal momento che possono operare in modo più sicuro e, in alcuni casi, non richiedono interventi umani in caso di malfunzionamenti;
  • Reattori di VI generazione (anche detti AMR, cioè Advanced Modular Reactors), inclusi microreattori, suggerendo un interesse nell’esplorare le tecnologie nucleari più moderne e promettenti.

L’obiettivo: non escludere il nucleare a priori

Il Ministro afferma che il nuovo nucleare è riconosciuto a livello europeo e mondiale come una delle fonti di energia più sicure e sostenibili. 

L’intento del governo è quello di non escludere a priori l’energia nucleare come fonte di approvvigionamento, ma anzi mantenere aperte tutte le opzioni energetiche per garantire un futuro energetico sostenibile e diversificato.

Pichetto aggiunge, infatti: “Non vogliamo che l’Italia rimanga di nuovo indietro”. Insomma, il governo è consapevole della necessità di modernizzare e innovare il settore energetico italiano per non perdere terreno rispetto ad altri paesi.

Il punto sul Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi

Quando si parla di ritorno del nucleare in Italia, una delle preoccupazioni più grandi da parte dei cittadini riguarda la gestione dei rifiuti radioattivi, un tema di fondamentale importanza per la sicurezza e la salute pubblica. 

In questo contesto, il governo italiano sta avanzando nel processo di realizzazione del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, perché come sottolinea anche il Ministro Pichetto:

“La gestione sicura dei rifiuti radioattivi è un obbligo che l’Italia ha non soltanto nei confronti dell’Unione europea, ma soprattutto nei confronti dei propri cittadini di oggi e delle generazioni future.” 

Attualmente, sono state individuate 51 aree che soddisfano i criteri di idoneità per la costruzione del deposito, ma è fondamentale completare la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per confermare definitivamente queste località. 

Solo dopo l’approvazione finale della CNAI sarà possibile raccogliere manifestazioni di interesse da parte delle Regioni e degli Enti locali. Il percorso prevede indagini tecniche approfondite e la valutazione di impatto ambientale (VIA), con l’obiettivo di ottenere l’autorizzazione per il deposito entro il 2029 e la messa in esercizio entro il 2039. 

Nel frattempo, il governo sta considerando anche soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti, che potrebbero includere l’ammodernamento delle strutture esistenti e l’ampliamento delle capacità di stoccaggio in località già idonee. 

Con la visione di un futuro energetico più sostenibile per l’Italia, quindi, il governo sta affrontando anche le responsabilità e le sfide legate ai rifiuti radioattivi.

Fonti

Nucleare sostenibile: Pichetto, non restare indietro, a fine anno una bozza di legge delega | MASE
https://www.mase.gov.it/comunicati/nucleare-sostenibile-pichetto-non-restare-indietro-fine-anno-una-bozza-di-legge-delega
Redi Vyshka

Redi Vyshka

COO e co-fondatore di Switcho, esperto nei campi della consulenza manageriale e della finanza aziendale, Redi ha contribuito nel 2019 alla progettazione e al lancio del primo servizio in Italia che, con pochi clic, consente di analizzare le proprie spese di casa e di trovare le opportunità personalizzate di risparmio, dimenticandosi la burocrazia. Dalla nascita di Switcho, Redi prende parte a numerosi eventi su startup e settore energetico, grazie alla sua competenza pluriennale nel mercato delle forniture di gas e luce e nelle soluzioni per ridurre i costi in bolletta. Leggi tutti i suoi articoli e seguilo su LinkedIn.
Aggiornato il 17 Ottobre 2024
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