Europei felici delle rinnovabili, ma chiedono sostegno per bollette all’UE

I cittadini europei concordano con le politiche energetiche dell’UE per la transizione verde, ma chiedono anche maggiore impegno per abbassare le bollette. È quanto emerge dall’indagine Eurobarometro, i cui risultati chiave rivelano che i cittadini europei: 

• Sostengono le politiche UE e gli investimenti per le energie rinnovabili;
• Pensano che sia utile perseguire gli obiettivi di neutralità climatica e che, una volta raggiunta, a guadagnarne non sarà solo l’ambiente, ma anche l’economia;
• Chiedono all’Unione Europea di aiutare i consumatori a ottenere prezzi dell’energia più accessibili. 

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Indice

• Indagine Eurobarometro e rinnovabili: cosa ne pensano gli europei
• L’importanza del raggiungimento della neutralità climatica
• Prezzi energetici come priorità: i cittadini europei chiedono bollette meno care

Indagine Eurobarometro e rinnovabili: cosa ne pensano gli europei

I risultati dell’indagine Eurobarometro ci permettono di avere un’idea di cosa pensino i cittadini europei sulle politiche energetiche UE e, di conseguenza, anche il loro punto di vista sugli investimenti nelle energie rinnovabili. 

Quando gli europei sono stati interrogati su dove pensano che l’Unione Europea dia il maggior valore aggiunto ai singoli Stati, le risposte più comuni hanno riguardato: 

• Sostegno agli investimenti nelle energie rinnovabili (35%);
• Innovazione tecnologica (27%);
• Necessità di mantenere i prezzi dell’energia più accessibili possibile (25%). 

Da notare che il sostegno alle energie rinnovabili è emerso come una delle due priorità principali in tutti i paesi membri dell’UE.

L’importanza del raggiungimento della neutralità climatica

La stragrande maggioranza degli europei, più di otto su dieci (81%), è convinta che puntare alla neutralità climatica sia fondamentale per combattere i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente.

Quasi lo stesso numero di persone (79%) crede che raggiungere la neutralità climatica non solo aiuterà l’ambiente, ma stimolerà anche l’economia, creando nuovi posti di lavoro e attirando investimenti nel settore dell’energia pulita. In più, molti pensano che questo spingerà cittadini, comunità e aziende a fare la loro parte nella transizione verso un’energia più sostenibile.

Il 21% degli intervistati vede come una priorità gli obiettivi di neutralità climatica e gli sforzi internazionali contro il cambiamento climatico. 

Prezzi energetici come priorità: i cittadini europei chiedono bollette meno care

Nonostante l’aumento della produzione da fonti rinnovabili, le bollette in Europa sono ancora care. Ed è proprio per questo motivo che, secondo l’indagine, il 30% degli intervistati a cui è stato chiesto di scegliere tra 13 possibili questioni energetiche su cui l’UE dovrebbe concentrarsi, ha indicato i prezzi energetici come priorità. 

Le percezioni cambiano molto da paese a paese. Per esempio, in Grecia e Lituania, oltre la metà degli intervistati (rispettivamente il 51% e il 50%) pensa che la priorità sia rendere l’energia più economica, mentre in paesi come la Svezia (22%) e la Polonia (27%) questa opinione è decisamente meno diffusa. 

Quando si parla, invece, di investire in tecnologie energetiche all’avanguardia, sono gli intervistati di Spagna, Italia, Paesi Bassi e Svezia a essere i più favorevoli (38-39%). Al contrario, questo tema sembra suscitare meno interesse in Lettonia (19%) e Ungheria (21%).

Anche la questione della dipendenza energetica è sentita: oltre tre quarti degli intervistati (76%) ritiene che ridurre le emissioni possa anche ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di energia. Infine, il 69% è ottimista che questo percorso possa portare anche a un taglio delle bollette, sia per le famiglie che per le imprese.

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