L’assemblea annuale Unem (Unione energie per la mobilità) ha permesso di fare il punto sul mercato e sui prezzi energetici. Cosa sapere, in breve:
- La fattura energetica italiana registra nel 2023 una riduzione di oltre 47 miliardi rispetto al 2022;
- I costi sostenuti per il gas sono diminuiti del 54%, mentre quelli per l’elettricità hanno registrato un calo del 51%;
- Il buon mix energetico e la riduzione della spesa energetica potranno avere risvolti positivi sulle nostre bollette anche durante il 2024.
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Indice
- Assemblea annuale Unem: il punto sul mercato e sui prezzi dell’energia
- Diminuisce la fattura energetica: i fattori che hanno inciso
- Si riduce anche la spesa petrolifera: 4,5 miliardi in meno rispetto al 2022
- Le previsioni sulla spesa energetica e l’impatto sulle bollette
Assemblea annuale Unem: il punto sul mercato e sui prezzi dell’energia
Come ogni anno, l’assemblea Unem, Unione energie per la mobilità, ha fornito una panoramica sul mercato energetico italiano. Durante l’assemblea è stato Gianni Murano, presidente dell’Unem, a delineare la situazione attuale e le previsioni per il futuro, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, e del Ministro delle Imprese, Adolfo Urso.
La Relazione annuale 2024 fa il punto, tra le altre cose, sulla spesa energetica italiana: i costi sono diminuiti e il trend ribassista sarebbe confermato anche nel 2024, con evidenti vantaggi anche per i consumatori.
Diminuisce la fattura energetica: i fattori che hanno inciso
Il dato più interessante portato dall’Unem è la diminuzione della spesa energetica nel nostro Paese.
La relazione, in particolare, parla di una spesa che, nel 2023, scende a 66,5 miliardi di euro, con una riduzione, rispetto all’anno precedente, di 47,8 miliardi.
Ad avere un forte impatto è stata la diminuzione dei costi sostenuti per il gas che, da 62 miliardi di euro, passano a 28,3 miliardi di euro nel 2023. Segno di una diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili e della promozione di una maggiore diversificazione delle fonti energetiche.
I consumi di gas hanno registrato un crollo di oltre il 10%: nel 2023 il settore termoelettrico ha perso oltre 5 miliardi di metri cubi, il settore civile è sceso di 1,2 miliardi di metri cubi e il settore industriale ha subito un calo, consumando 0,5 miliardi di metri cubi di gas in meno, che corrisponde a una diminuzione del 3,5%.
Guardando ai dati, dunque, la spesa energetica si abbassa del:
- 54%, per gli approvvigionamenti netti dall’estero di gas;
- 51%, per le importazioni elettriche.
Diversi sono i fattori che hanno inciso sulla riduzione della spesa complessiva per l’energia. Tra questi, i minori consumi di energia, dettati dalle condizioni climatiche favorevoli, a cui si aggiungono il contesto macroeconomico in rallentamento e le quotazioni in calo.
Si riduce anche la spesa petrolifera: 4,5 miliardi in meno rispetto al 2022
Anche la spesa petrolifera registra un calo, anche grazie alla riduzione delle quotazioni del petrolio.
La fattura petrolifera ammonta a 28,1 miliardi di euro. Parliamo di circa 4,5 miliardi in meno rispetto al 2022.
Il petrolio torna a essere la prima fonte di energia in Italia dopo più di 7 anni di prevalenza del gas, rappresentando il 37% del mix energetico complessivo.
Durante il 2024, l’uso di prodotti petroliferi come benzina, diesel, GPL e carburante per aerei è aumentato grazie alla ripresa dei viaggi su strada e in aereo.
Murano ha anche sottolineato l’importanza di adottare soluzioni sostenibili per una transizione green efficace. La crescita dei consumi di benzina, chiarisce il presidente Unem, evidenzia “una progressiva ripresa del trasporto privato che si accompagna a una consolidata penetrazione della motorizzazione ibrida, prevalentemente a benzina, e che oggi rappresenta circa il 4% del parco circolante e il 39% del nuovo immatricolato”.
Le previsioni sulla spesa energetica e l’impatto sulle bollette
Le previsioni per il 2024 sulla spesa energetica evidenziano una tendenza ribassista.
Si stima che i costi di approvvigionamento energetico in Italia si attesteranno attorno ai 56 miliardi di euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda il futuro, l’assemblea annuale Unem ha ribadito la necessità di proseguire sulla strada della transizione green che, secondo il Ministro Pichetto Fratin, richiede “un approccio realistico” e, secondo Murano, “una pluralità di soluzioni per raggiungere l’obiettivo del net zero”.
La riduzione della spesa, assieme anche al buon mix energetico, potrebbe permettere al nostro Paese di destinare risorse ad altre aree fondamentali per lo sviluppo economico e la sostenibilità, con investimenti in tecnologie rinnovabili e infrastrutture sostenibili.
Non solo, perché potrebbe avere risvolti positivi anche sulle nostre bollette, già alleggerite dalla diminuzione dei costi per il gas naturale e per l’elettricità.
Le bollette, dunque, potrebbero pesare meno tanto alle famiglie quanto alle imprese italiane. Nel frattempo, il modo migliore per risparmiare sui costi è assicurarsi di sottoscrivere l’offerta più in linea con le proprie specifiche esigenze. Noi di Switcho ti aiutiamo a individuarla: grazie al nostro servizio 100% digitale e gratuito puoi sottoscriverla direttamente online e senza doverti occupare della burocrazia legata al cambio.
Fonti
https://www.unem.it/wp-content/uploads/2024/07/UNEM_24_relazione_annuale_low_n-5.pdf